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Narya
Entino




Neverland


1871 Messaggi

Inserito il - 20 maggio 2008 : 19:45:20  Mostra Profilo Invia a Narya un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Les caresses des yeux

Les caresses des yeux sont les plus adorables;
Elles apportent l'âme aux limites de l'être,
Et livrent des secrets autrement ineffables,
Dans lesquels seul le fond du cœur peut apparaître.

Les baisers les plus purs sont grossiers auprès d'elles;
Leur langage est plus fort que toutes les paroles;
Rien n'exprime que lui les choses immortelles
Qui passent par instants dans nos êtres frivoles.

Lorsque l'âge a vieilli la bouche et le sourire
Dont le pli lentement s'est comblé de tristesses,
Elles gardent encore leur limpide tendresse;

Faites pour consoler, enivrer et séduire,
Elles ont les douceurs, les ardeurs et les charmes!
Et quelle autre caresse a traversé des larmes?

Auteur: Auguste Angellier (1848-1911)

Le carezze degli occhi

Le carezze degli occhi sono le più adorabili ;
Esse portano l’anima ai limiti dell’essere,
E rivelano segreti altrimenti ineffabili,
Nei quali solo il fondo del cuore può apparire.

I baci più puri sono volgari in confronto ad esse;
Il loro linguaggio è più forte di tutte le parole;
Nulla può esprimere come esso le cose immortali
Che passano come istanti nei nostri esseri frivoli.

Quando l’età ha invecchiato la bocca ed il sorriso
La cui piega lentamente si è riempita di tristezza,
Esse mantengono ancora la loro limpida tenerezza;

Fatte per consolare, inebriare e sedurre,
Esse hanno la dolcezza, gli ardori e gli incanti!
E quale altra carezza a attraversato delle lacrime?



Perdonatemi la traduzione frettolosa e poco poetica...



Narya [:388]

*************************
Disse lo stalliere al suo gatto brillo:
"I cavalli bianchi della Luna
Nitriscono e mordono il morso,
Ma il loro padrone è disteso sul dorso,
E fra poco il Sole inizia il suo percorso".
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Narya
Entino




Neverland


1871 Messaggi

Inserito il - 24 maggio 2008 : 20:08:14  Mostra Profilo Invia a Narya un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ok oggi sto un po' così... quindi posto questa splendida canzone dei REM...

Raga non vi faccio la traduzione... mi sembra inutile, le parole sono molto semplici... se proprio la volete però ditemelo e la metto [:)]

EVERYBODY HURTS
When the day is long and the night, the night is yours alone,
when you're sure you've had enough of this life, well hang on.
Don't let yourself go, everybody cries and everybody hurts sometimes.

Sometimes everything is wrong. Now it's time to sing along.
When your day is night alone, (hold on, hold on)
if you feel like letting go, (hold on)
when you think you've had too much of this life, well hang on.

Everybody hurts. Take comfort in your friends.
Everybody hurts. Don't throw your hand. Oh, no. Don't throw your hand.
If you feel like you're alone, no, no, no, you are not alone

If you're on your own in this life, the days and nights are long,
when you think you've had too much of this life to hang on.

Well, everybody hurts sometimes,
everybody cries. And everybody hurts sometimes.
And everybody hurts sometimes. So, hold on, hold on.
Hold on, hold on. Hold on, hold on. Hold on, hold on. (repeat & fade)
(Everybody hurts. You are not alone.)



Narya [:388]

*************************
Disse lo stalliere al suo gatto brillo:
"I cavalli bianchi della Luna
Nitriscono e mordono il morso,
Ma il loro padrone è disteso sul dorso,
E fra poco il Sole inizia il suo percorso".
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Narya
Entino




Neverland


1871 Messaggi

Inserito il - 25 maggio 2008 : 12:47:25  Mostra Profilo Invia a Narya un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Oggi vi dedico questa meraviglia... sempre sulla scia della mia vena emotiva al momento. Sono ancora una volta i REM.

E faccio la bravia: metto anche la traduzione [:)]

YOU ARE THE EVERYTHING
Sometimes I feel like I can't even sing (say, say, the light)
I'm very scared for this world
I'm very scared for me
Eviscerate your memory
Here's a scene
You're in the back seat laying down
The windows wrap around
To the sound of the travel and the engine
All you hear is time stand still in travel
and feel such peace and absolute
The stillness still that doesn't end
But slowly drifts into sleep
The stars are the greatest thing you've ever seen
And they're there for you
For you alone you are the everything

I think about this world a lot and I cry
And I've seen the films and the eyes
But I'm in this kitchen
Everything is beautiful
And she is so beautiful
She is so young and old
I look at her and I see the beauty
Of the light of music
The voices talking somewhere in the house
Late spring and you're drifting off to sleep
With your teeth in your mouth
You are here with me
You are here with me
You have been here and you are everything


TU SEI TUTTO
Qualche volta non riesco nemmeno a cantare (dillo,dillo,la luce)
sono molto spaventato per questo mondo
sono molto spaventato per me
svuota il tuo ricordo
ecco una scena
tu sei distesa sul sedile posteriore
i finestrini attorno ti proteggono
dal rumore del viaggio e del motore
e tutto ciò che senti è il tempo che resta fermo mentre viaggi
e provi un senso di pace e di assoluto
la calma che ancora non finisce
ma lentamente ti trasporta nel sonno
le stelle sono la cosa più favolosa che tu abbia mai visto
e sono lassù per te
soltanto per te, e tu sei tutto

Penso tanto a questo mondo e piango
e ho visto le pellicole e gli occhi
ma sono in questa cucina
ogni cosa è bellissima
e lei è così bella
è così giovane e vecchia
la guardo e vedo la bellezza
della luce della musica
le voci stanno parlando in qualche posto,nella casa
è primavera avanzata e tu ti stai svegliando
con i tuoi denti in bocca
Tu sei qui con me
Tu sei qui con me
Tu sei stata qui, e sei tutto.




Narya [:388]

*************************
Disse lo stalliere al suo gatto brillo:
"I cavalli bianchi della Luna
Nitriscono e mordono il morso,
Ma il loro padrone è disteso sul dorso,
E fra poco il Sole inizia il suo percorso".

Modificato da - Narya in data 25 maggio 2008 18:06:50
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Narya
Entino




Neverland


1871 Messaggi

Inserito il - 01 giugno 2008 : 13:52:00  Mostra Profilo Invia a Narya un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Oggi vi voglio dedicare questo mito cinese: racconta la nascita di Yin e Yang, ovvero della luna e del sole, del buio e della luce, dell'essenza femminile e di quella maschile... A me sembra bellissima... anche se noi donne ne usciamo (anche qui...) come le solite combinaguai, che non sanno resistere alle tentazioni... ma che ci volete fare? Non è colpa nostra... è che ci disegnano così [:))]

Chang E e suo marito Hou Yi, il prodigioso arciere, vivevano durante il regno del leggendario imperatore Yao (2000 a.C. circa).
Hou Yi era un valente membro della Guardia Imperiale che maneggiava un arco magico e scoccava frecce magiche.
Un giorno nel cielo apparvero dieci soli. La gente sulla terra non riusciva più sopportare il caldo e la siccità che ormai continuavano da diversi anni.
L’imperatore decise allora di chiamare Hou Yi ordinandogli di tirare ai soli in soprannumero per eliminarli dal cielo e soccorrere così la popolazione.
Facendo uso della sua abilità, Hou Yi ne abbatté nove lasciandone solo uno.
La sua fama si diffuse, allora, fino giungere alla Regina Madre d’Occidente (Xi Wang Mu) nei lontani Monti Kunlun. Essa lo convocò al suo palazzo per ricompensarlo con la pillola dell’immortalità, ma avvertendolo così: “Non devi mangiare la pillola immediatamente. Prima devi prepararti per 12 mesi con la preghiera e il digiuno”.
Essendo un uomo diligente, egli prese a cuore il consiglio e iniziò i preparativi nascondendo, prima di tutto, a casa sua la pillola.
Sfortunatamente fu chiamato d’improvviso per una missione urgente.
In sua assenza, la moglie Chang E notò una luce fioca e un dolce odore emanare da un angolo della stanza. Una volta presa la pillola nella mano, non riuscì a trattenersi dall’assaggiarla. Nel momento in cui la ingoiò la legge di gravità perse il suo potere su di lei. Poteva volare! Non molto tempo dopo sentì suo marito ritornare e terrorizzata volò fuori della finestra.
Arco e frecce in mano, Hou Yi la inseguì per mezzo cielo, ma un forte vento lo riportò a casa.
Chang E volò dritta sulla Luna, ma quando arrivò ansimava così forte per lo sforzo compiuto che sputò l’involucro della pillola, la quale si tramutò istantaneamente in un coniglio di giada, mentre Chang E divenne un rospo a tre zampe.

Da allora vive sulla Luna respingendo le frecce magiche che il marito le tira.
Hou Yi si costruì un palazzo sul sole ed essi si vedono il quindicesimo giorno di ogni mese.

Chang E e Hou Yi, simboli rispettivamente della luna e del sole, sono divenuti espressione di yin e yang, negativo e positivo, buio e luce, femminile e maschile, ossia della dualità che governa l’universo.


Narya [:308]

***********************************************
Sono sull'orlo di un terribile abisso che si apre nero ai miei piedi, ma non so se alle mie spalle vi è della luce, perchè ancora non posso voltarmi. Attendo un colpo del fato [:118]

Modificato da - Narya in data 01 giugno 2008 18:26:33
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Narya
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Inserito il - 01 giugno 2008 : 14:24:11  Mostra Profilo Invia a Narya un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
E sono talmente brava che vi dedico anche questa stupenda canzone dei Tri Yann, gruppo folk-rock Bretone che io amo molto [sam-smile]


Cheveux d’or

Masque de colère, géant multicolore
Mille cavaliers aux manteaux brodés d'or
Torques d'or, cheveux d'or pour des mains d'acier
Brillent lances, glaives dansent sous leurs mains d'acier

Mille regards de flammes inondaient la clairière
Autour de la pierre, des héros séculaires
Et le sang du serment balayera le temps
Par le feu de leurs yeux renaîtra le temps

Renaîtra le soleil, l'amour et le vent
Refleuriront les pommiers au début de mai
Reviendront l'hirondelle et le sanglier
Le jour vainqueur des ténèbres aura goût de miel
Goût de miel

Survolant le flot, épaulard nous emmène
Vers les îles blanches d'éternelle jeunesse
Par son corps naît l'aurore, la félicité
Cheval d'or, galop d'or vers l'éternité

Renaîtra le soleil, l'amour et le vent
Refleuriront les pommiers au début de mai
Reviendront l'hirondelle et le sanglier
Le jour vainqueur des ténèbres aura goût de miel
Goût de miel


Capelli d'oro

Maschera di collera, gigante multicolore
Mille cavalieri dai mantelli bordati d’oro
Torques* d’oro, capelli d’oro per mani d’acciaio
Brillano lance, spade danzano sotto le loro mani d’acciaio

Mille sguardi infiammati inondano la radura
Attorno alla pietra, degli eroi secolari
E il sangue del giuramento spazzerà via il tempo
Col fuoco dei loro occhi rinascerà il tempo

Rinascerà il sole, l’amore e il vento
Rifioriranno i meli all’inizio di maggio
Ritorneranno la rondine e il cinghiale
Il giorno vincitore delle tenebre avrà il gusto del miele
Gusto del miele

Sorvolando la marea, l’orca ci conduce
Verso le isole bianche d’eterna giovinezza
Dal suo corpo nasce l’aurora, la felicità
Cavallo d’oro, galoppo d’oro verso l’eternità

Rinascerà il sole, l’amore e il vento
Rifioriranno i meli all’inizio di maggio
Ritorneranno la rondine e il cinghiale
Il giorno vincitore delle tenebre avrà il gusto del miele
Il gusto del miele



*questa è ardua, potrebbe essere sia una specie di collana usata dai Galli prima e dai Romani poi, oppure un tipo stoffa che protegge il capo (ad es. sotto l’elmo). Preferisco lasciare la parola originale, piuttosto che tradurla alla bell’e meglio [N.d.T.]

Narya [:308]

***********************************************
Sono sull'orlo di un terribile abisso che si apre nero ai miei piedi, ma non so se alle mie spalle vi è della luce, perchè ancora non posso voltarmi. Attendo un colpo del fato [:118]

Modificato da - Narya in data 01 giugno 2008 18:22:54
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1871 Messaggi

Inserito il - 01 giugno 2008 : 16:07:05  Mostra Profilo Invia a Narya un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Dunque... si dice "non c'è due senza tre", no? [:-p] Allora, pensavo di mettervi una fiaba di Anderesen, "L'usignolo dell'Imperatore", che ultimamente ho nel cuore... ma ho cambiato idea (anche perché è lunghetta e oggi ho già postato abbastanza in questo topic... [:I]), allora ho pensato di mettervene una altrettanto stupenda, ma più corta. Si tratta di una fiaba africana intitolata "Prova d'Amore" [:111][:far-eow][:111]


C’era una volta un re che aveva una figlia ammirata da tutti per la sua bellezza e bontà.
Molti venivano a offrirle gioielli, stoffe preziose, noci di kola, sperando d’averla come sposa. Ma la giovane non sapeva decidersi.
- A chi mi concederai? - chiese a suo padre.
- Non so - disse il padre - Lascio scegliere a te: sono sicuro che tu, giudiziosa come sei, farai la scelta migliore.
- Facciamo così - propose la giovane - Tu fai sapere che sono stata morsa da un serpente velenoso e sono morta. I membri della famiglia reale prenderanno il lutto. Suoneranno i tam-tam dei funerali e cominceranno le danze funebri. Vedremo cosa succederà.

Il re, sorpreso e un po’ controvoglia, accettò.
La triste notizia si diffuse come un fulmine. Nei villaggi fu un gran parlare sommesso, spari di fucile rintronavano in segno di dolore, mentre le donne anziane, alla porta della stanza mortuaria, sgranavano le loro tristi melopee. Ed ecco arrivare anche i pretendenti della principessa. Si presentarono al re e pretesero la restituzione dei beni donati.
- Giacché tua figlia è morta, rendimi i miei gioielli, le stoffe preziose, le noci di kola.
Il re accontentò tutti, nauseato da un simile comportamento. Capì allora quanto sua figlia fosse prudente.
Per ultimo si presentò un giovanotto, povero, come appariva dagli abiti dimessi che indossava.

Con le lacrime agli occhi egli disse:
- O re, ho sentito la dolorosa notizia e non so come rassegnarmi. Porto queste stoffe per colei che tanto amavo segretamente. Non mi ritenevo degno di lei. Desidero che anche nella tomba lei sia sempre la più bella di tutte. Metti accanto a lei anche queste noci di kola perché le diano forza nel grande viaggio.

Il re fu commosso fino al profondo del cuore. Si presentò alla folla, fece tacere ogni clamore e annunciò a gran voce:
- Vi do una grande notizia: mia figlia non è morta. Ha voluto mettere alla prova l’amore dei suoi pretendenti. Ora so chi ama davvero e profondamente mia figlia. E’ questo giovane! E’ povero ma sincero.
Dopo qualche tempo si celebrarono le nozze con la più bella festa mai vista a memoria d’uomo.
I vecchi pretendenti non c’erano e non si fecero più vedere.


Narya [:308]

***************************************
Sono sull'orlo di un terribile abisso che si apre nero ai miei piedi, ma non so se alle mie spalle vi è della luce, perchè ancora non posso voltarmi. Attendo un colpo del fato [:118]

Modificato da - Narya in data 01 giugno 2008 16:22:40
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Narya
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Neverland


1871 Messaggi

Inserito il - 02 giugno 2008 : 14:17:21  Mostra Profilo Invia a Narya un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Oggi vi faccio la romanticona và... godetevi questa [:)]

Scarborough Fair

Are you going to Scarborough Fair?
Parsley, sage, rosemary & thyme
Remember me to one who lives there
She once was a true love of mine

Tell her to make me a cambric shirt
Parsley, sage, rosemary & thyme
Without no seams nor needlework
Then she'll be a true love of mine

Tell her to find me an acre of land
Parsley, sage, rosemary & thyme
Between the salt water and the sea strand
Then she'll be a true love of mine

Tell her to reap it in a sickle of leather
Parsley, sage, rosemary & thyme
And to gather it all in a bunch of heather
Then she'll be a true love of mine

Are you going to Scarborough Fair?
Parsley, sage, rosemary & thyme
Remember me to one who lives there
She once was a true love of mine


La fiera di Scarborough

Stai andando alla Fiera di Scarborough?
prezzemolo, salvia, rosmarino e timo
ricordami alle persone che vivono là
lei un tempo era un vero amore per me

Dille di cucirmi una camicia di lino
prezzemolo, salvia, rosmarino e timo
senza giunture e senza usare l'ago per cucire
e lei sarà un vero amore per me

Dille di cercarmi un acro di terra
prezzemolo, salvia, rosmarino e timo
tra l’acqua salata del mare e la sponda
e lei sarà un vero amore per me.

Dille di mettere il raccolto in un sacchetto di pelle
prezzemolo, salvia, rosmarino e timo
e di legarlo tutto assieme in un mazzetto di erica
e lei sarà un vero amore per me.

Stai andando alla Fiera di Scarborough?
prezzemolo, salvia, rosmarino e timo
ricordami alle persone che vivono là
lei un tempo era un vero amore per me.



Le erbe menzionate "Sono altrettanti simboli delle virtù che il cantore chiede alla sua amata, sono simboli un po' come oggi potrebbero le rose rosse (passione) o il giglio bianco (purezza) e così via. Il prezzemolo era allora più che un condimento un'erba officinale, indicata per favorire la digestione e cacciare il cattivo umore. Simboleggia quindi la possibilità di allontanare i dispiaceri e l'amarezza dalla vita. Anche la salvia era un'erba officinale, indicata come rinvigorente. Simboleggia quindi la forza. Molti sono i simboli associati al rosmarino: simboleggia il ricordo e la capacità di non dimenticare perché, secondo credenze risalenti alla antica Roma, era sufficiente un ramoscello sotto al cuscino la notte per rafforzare la memoria. Simboleggia la fedeltà, perché sin dai tempi della antica Grecia era usanza adornare con ramoscelli di rosmarino l'acconciatura delle spose. Infine la pianta del rosmarino è forte e resistente, sebbene cresca lentamente e all'inizio con difficoltà, e quindi simboleggia tradizionalmente l'amore femminile. Il timo rappresenta infine il coraggio, probabilmente per presunte proprietà dei decotti derivati da questa pianta, ed era usato per adornare le armi dei cavalieri dell'epoca. Quindi diventa chiaro il significato del celebre verso e inciso: l'amarezza tra loro deve essere scacciata dal prezzemolo, la salvia deve dare loro la forza di sopportare la separazione, il rosmarino deve dare a lei la fedeltà di aspettarlo, e il timo il coraggio di affrontare le prove impossibili per arrivare o tornare da lui."
(Fonte per le notizie su Scarborough, la fiera e le erbe: Bert de Jong, 1999)

Ovviamente questa è la nota versione di Simon & Garfunkel, i quali hanno preso parte di un tipico brano tradizionale e popolare, di autore ignoto, del quale esistono molte trascrizioni, in numerose raccolte di musica popolare.

Narya [:308]

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AmonSûl
Sveltamente




Nowhere Land


4501 Messaggi

Inserito il - 03 giugno 2008 : 10:39:57  Mostra Profilo  Invia a AmonSûl un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di AmonSûl Invia a AmonSûl un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grazie anzitutto per l'ultimo brano, che adoro... stupendillimo.

Per le altre, connessione permettendo, ci vorrà un po' di tempo e pazienza per avere un po' di tempo dedicato solo ad esse e godermele

CollevEnt [:381]
_________
"Tutto ciò che accade, tu lo scrivi", disse.
"Tutto ciò che io scrivo accade", fu la risposta. [:115]
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Narya
Entino




Neverland


1871 Messaggi

Inserito il - 03 giugno 2008 : 13:47:58  Mostra Profilo Invia a Narya un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Prego, figurati, è un piacere condividere le cose che amo con le persone a cui voglio bene [:)]

E siccome mi fa piacere, oggi vi posto quella che secondo me è una delle cose più belle che un uomo possa scrivere alla donna che ama, ovvero A Te di Jovanotti, contenuta nel suo ultimo capolavoro (davvero non scherzo, l'ultimo album è una meraviglia... piuttosto qui sono io che devo ringraziare te Amon: è stato un regalo di compleanno veramente azzeccatissimo!) e dedicata alla moglie: caspita, se un uomo mi dedicasse una cosa simile credo che potrei scoppiare d'amore! [:153] C'è dentro tutto: passione, romanticismo, gratitudine, fierezza ed orgoglio, comprensione, ammirazione... insomma Amore, quello vero, per la persona con cui si è scelto di percorrere l'arduo cammino su questa terra e con cui si è creata una nuova vita.


A te

A te che sei l’unica al mondo
L’unica ragione per arrivare fino in fondo
Ad ogni mio respiro
Quando ti guardo
Dopo un giorno pieno di parole
Senza che tu mi dica niente
Tutto si fa chiaro
A te che mi hai trovato
All’ angolo coi pugni chiusi
Con le mie spalle contro il muro
Pronto a difendermi
Con gli occhi bassi
Stavo in fila
Con i disillusi
Tu mi hai raccolto come un gatto
E mi hai portato con te
A te io canto una canzone
Perché non ho altro
Niente di meglio da offrirti
Di tutto quello che ho
Prendi il mio tempo
E la magia
Che con un solo salto
Ci fa volare dentro all’aria
Come bollicine
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che sei il mio grande amore
Ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita
E ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo
Senza misurarlo
A te che sei il mio amore grande
Ed il mio grande amore
A te che io
Ti ho visto piangere nella mia mano
Fragile che potevo ucciderti
Stringendoti un po’
E poi ti ho visto
Con la forza di un aeroplano
Prendere in mano la tua vita
E trascinarla in salvo
A te che mi hai insegnato i sogni
E l’arte dell’avventura
A te che credi nel coraggio
E anche nella paura
A te che sei la miglior cosa
Che mi sia successa
A te che cambi tutti i giorni
E resti sempre la stessa
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei sogni miei
A te che sei
Essenzialmente sei
Sostanza dei sogni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che non ti piaci mai
E sei una meraviglia
Le forze della natura si concentrano in te
Che sei una roccia sei una pianta sei un uragano
Sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano
A te che sei l’unica amica
Che io posso avere
L’unico amore che vorrei
Se io non ti avessi con me
a te che hai reso la mia vita bella da morire, che riesci a render la fatica un immenso piacere,
a te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande,
a te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più,
a te che hai dato senso al tempo senza misurarlo,
a te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore,
a te che sei, semplicemente sei, sostanza dei giorni miei, sostanza dei sogni miei...
e a te che sei, semplicemente sei, compagna dei giorni miei...sostanza dei sogni...



Narya [:308]

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Modificato da - Narya in data 03 giugno 2008 16:21:03
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Silma
Ent




Abruzzo


2934 Messaggi

Inserito il - 04 giugno 2008 : 21:09:29  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Silma Invia a Silma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Oh Narya, con le fiabe qui sopra mi hai fatto tornare un ritonello che non me se ne va più dalla testa...non sapevo se metterla qui o nel post per i ricordi d'infanzia, ma be'...Su, chi non l'ha mai cantata questa all'asilo? è un po' poesia anche questa, no? [:))]

Ho visto un re

Ho visto un re
Che re non è
Dare ragione a un Asso come te
Ho visto un tre
Di picche che
Mangiava fiori, quadri cavalli e re.
E c’era un fante
Bello ed elegante
Con la sua donna faceva due di cuori
Le regalava un mazzolin di fiori
E le diceva “vieni via con me”

Ho visto un re
Di spade blu
Bevevo in coppe vino, caffè e tè
Ho visto sei
Bastoni in più
Menavan botte a tutti e non a me
E c’era un fante
Ricco di denari
Senza cavallo ma era un rubacuori
Ed il suo re che non ha regina
Ha un sette bello che più bello non ce n’è

Ma per fortuna ci sei tu
Che matto come te
Di matti a questo mondo non ce n’è
E per un jolly come te
Tu sei felicità
Amico mio sorridi e vincerò


Ho visto un re
Che re non è… (ecc.)

Ho visto un re
Che re non è
Dare ragione a un Asso come te.
Ho visto un re!


umilmente vostra
Silma

<<la vide fra le sue braccia splendere e brillare,
fanciulla elfica ed immortale>>
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Narya
Entino




Neverland


1871 Messaggi

Inserito il - 04 giugno 2008 : 21:16:33  Mostra Profilo Invia a Narya un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Boh... secondo me va benissimo qui Silma [:)]

Stasera vi dedico questa poesia di Rabindranath Tagore:


Non celare il segreto del tuo cuore

Non celare il segreto del tuo cuore,
amico mio.
Dillo a me, solo a me, in segreto.
Tu che sorridi tanto gentilmente,
sussurralo sommessamente,
il mio cuore l'udrà,
non le mie orecchie.

La notte è fonda,
la casa è silenziosa,
i nidi degli uccelli
son coperti di sonno.

Dimmi tra lacrime esitanti,
tra sorrisi titubanti,
tra dolore e dolce vergogna,
il segreto del tuo cuore!



Narya [:308]

***********************************************
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Narya
Entino




Neverland


1871 Messaggi

Inserito il - 06 giugno 2008 : 00:14:35  Mostra Profilo Invia a Narya un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Dunque... non ho mai considerato più di tanto questa canzone, perché non è di Faber, ma è una traduzione da una canzone di Leonard Cohen. Non che non ami Cohen, non che non mi piacesse la versione di Faber, anzi... ma non era SUA, quindi la notavo meno... non so se mi spiego bene... boh?
Comunque, fatto sta, che improvvisamente ho notato qualcosa di speciale... improvvisamente mi sono innamorata di questa canzone... improvvisamente ho scoperto un mondo in questa canzone... quindi eccola, in tutta la sua meraviglia:

Suzanne

Nel suo posto in riva al fiume
Suzanne ti ha voluto accanto
e ora ascolti andar le barche
ora puoi dormirle al fianco
si lo sai che lei è pazza
ma per questo sei con lei
e ti offre il the e le arance
che ha portato dalla Cina
e proprio mentre stai per dirle
che non hai amore da offrirle
lei è già sulla tua onda
e fa il fiume ti risponda
che da sempre siete amanti.
E tu vuoi viaggiarle insieme
vuoi viaggiarle insieme ciecamente
perchè sai che le hai toccato il corpo
il suo corpo perfetto con la mente.

E Gesù fu un marinaio
finchè camminò sull'acqua
e restò per molto tempo a guardare solitario
dalla sua torre di legno
e poi quando fu sicuro
che soltanto agli annegati
fosse dato di vederlo
disse: Siate marinai finchè il mare vi libererà.
E lui stesso fu spezzato
ma più umano abbandonato
nella nostra mente
lui non naufragò.
E tu vuoi viaggiargli insieme
vuoi viaggiargli insieme ciecamente
forse avrai fiducia in lui
perchè ti ha toccato il corpo con la mente.

E Suzanne ti da la mano,
ti accompagna lungo il fiume,
porta addosso stracci e piume
presi in qualche dormitorio
il sole scende come miele
su di lei donna del porto
che ti indica i colori
fra la spazzatura e i fiori
scopri eroi tra le alghe marce
e bambini nel mattino
che si sporgono all'amore
e così faranno sempre
e Suzanne regge lo specchio.
E tu vuoi viaggiarle insieme
vuoi viaggiarle insieme ciecamente
perchè sai che ti ha toccato il corpo
il tuo corpo perfetto con la mente.



PS: se per caso il caro colle, noto amante nonché espertone ufficiale del forumme di Faber, l'avesse già postata chiedo venia... non ho avuto molto tempo per andare a sfogliare le pagine del topic per verificare... ma data la bellezza del testo, spero vorrà perdonarmi [:)]

Narya [:308]

***********************************************
Sono sull'orlo di un terribile abisso che si apre nero ai miei piedi, ma non so se alle mie spalle vi è della luce, perchè ancora non posso voltarmi. Attendo un colpo del fato [:118]

Modificato da - Narya in data 25 luglio 2008 23:06:03
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Silma
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Inserito il - 07 giugno 2008 : 11:49:49  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Silma Invia a Silma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Non me la levo dalla testa oggi...la traduzione non serve vero?[:-p]


I sit beside the fire and think
of all that I have seen,
of meadow-flowers and butterflies
in summers that have been;

Of yellow leaves and gossamer
in autums that there were,
with morning mist and silver sun
and wind unpon my hair.

I sit beside the fire and think
of how the world will be
when winter comes without a spring
that I shall ever see.

For still there are so many things
that I have never seen:
in every wood in every spring
there is a different green.

I sit beside the fire and think
of people long ago,
and people who will see a world
that I shall never know.

But all the while I sit and think
of times there were before,
I listen for returning feet
and voices at the door.

umilmente vostra
Silma

<<la vide fra le sue braccia splendere e brillare,
fanciulla elfica ed immortale>>
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Narya
Entino




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Inserito il - 08 giugno 2008 : 14:03:06  Mostra Profilo Invia a Narya un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Oggi vi dedico un capitolo (tagliarlo sarebbe un delitto) del Libro per eccellenza, quello che ognuno di noi dovrebbe leggere e rileggere all'infinito, quello in cui è racchiusa l'essenza della vita, il significato della vita... insomma "Il Piccolo Principe" di Saint-Exupéry. [:)]

In quel momento apparve la volpe.
"Buon giorno", disse la volpe.
"Buon giorno", rispose gentilmente il piccolo principe, voltandosi: ma non vide nessuno.
"Sono qui", disse la voce, "sotto al melo…."
"Chi sei?" domandò il piccolo principe, " sei molto carino…"
"Sono la volpe", disse la volpe.
" Vieni a giocare con me", disse la volpe, "non sono addomesticata".
"Ah! scusa ", fece il piccolo principe.
Ma dopo un momento di riflessione soggiunse:
" Che cosa vuol dire addomesticare?"
" Non sei di queste parti, tu", disse la volpe" che cosa cerchi?"
" Cerco gli uomini", disse il piccolo principe.
" Che cosa vuol dire addomesticare?"
" Gli uomini" disse la volpe" hanno dei fucili e cacciano. E' molto noioso!
Allevano anche delle galline. E' il loro solo interesse. Tu cerchi le galline?"
"No", disse il piccolo principe. " Cerco degli amici. Che cosa vuol dire addomesticare?"
" E' una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare dei legami…"
" Creare dei legami?"
" Certo", disse la volpe. " Tu, fino ad ora per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma.se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo."
" Comincio a capire", disse il piccolo principe. " C'è un fiore…. Credo che mi abbia addomesticato…"
"E' possibile", disse la volpe "capita di tutto sulla terra…"
"Oh! Non è sulla terra", disse il piccolo principe.
La volpe sembrò perplessa:
" Su un altro pianeta?"
" Sì"
" Ci sono dei cacciatori su questo pianeta?"
" No"
" Questo mi interessa! E delle galline?"
" No"
" Non c'è niente di perfetto", sospirò la volpe.
Ma la volpe ritornò alla sua idea:
" La mia vita è monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me .Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio per ciò. Ma se tu mi addomestichi la mia vita,
sarà come illuminata. Conoscerò il rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi faranno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in
fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color d'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai
addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano…"
La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe:
" Per favore …..addomesticami", disse.
" Volentieri", rispose il piccolo principe, " ma non ho molto tempo, però.
Ho da scoprire degli amici e da conoscere molte cose".
" Non si conoscono che le cose che si addomesticano", disse la volpe." gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!"
" Che bisogna fare?" domandò il piccolo principe.
" Bisogna essere molto pazienti", rispose la volpe.
" In principio tu ti sederai un po' lontano da me, così, nell'erba. Io ti guarderò con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po' più vicino…."
Il piccolo principe ritornò l'indomani.
" Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora", disse la volpe.
" Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi, alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell'ora aumenterà la mia felicità.
Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore… Ci vogliono i riti".
" Che cos'è un rito?" disse il piccolo principe.
" Anche questa è una cosa da tempo dimenticata", disse la volpe.
" E' quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora dalle altre ore. C'è un rito, per esempio, presso i miei cacciatori. Il giovedì ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedì è un giorno meraviglioso! Io
mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza".
Così il piccolo principe addomesticò la volpe.
E quando l'ora della partenza fu vicina:
"Ah!" disse la volpe, "…Piangerò".
" La colpa è tua", disse il piccolo principe, "Io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi…"
" E' vero", disse la volpe.
" Ma piangerai!" disse il piccolo principe.
" E' certo", disse la volpe.
" Ma allora che ci guadagni?"
" Ci guadagno", disse la volpe, " il colore del grano".
soggiunse:
" Va a rivedere le rose. Capirai che la tua è unica al mondo".
"Quando ritornerai a dirmi addio ti regalerò un segreto".
Il piccolo principe se ne andò a rivedere le rose.
"Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente" , disse.
" Nessuno vi ha addomesticato e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre.
Ma ne ho fatto il mio amico e ne ho fatto per me unica al mondo".
E le rose erano a disagio.
" Voi siete belle, ma siete vuote", disse ancora. " Non si può morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, è più importante di tutte voi, perché è lei
che ho innaffiata. Perché è lei che ho messa sotto la campana di vetro, Perché è lei che ho riparato col paravento. Perché su di lei ho ucciso i bruchi (salvo due o tre per le farfalle). Perché è lei che ho ascoltato
lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perché è la mia rosa" E ritornò dalla volpe.
" Addio", disse.
"Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi".
" L'essenziale è invisibile agli occhi", ripeté il piccolo principe, per ricordarselo.
" E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante".
"E' il tempo che ho perduto per la mia rosa…" sussurrò il piccolo principe per ricordarselo.
" Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare.
Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa…"
" Io sono responsabile della mia rosa…." Ripetè il piccolo principe per ricordarselo.


Narya [:308]

***********************************************
<<Certamente un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, è più importante di tutte voi...
Perché è la mia rosa.>> [:118]

<<Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi.>>
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AmonSûl
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Inserito il - 09 giugno 2008 : 17:10:21  Mostra Profilo  Invia a AmonSûl un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di AmonSûl Invia a AmonSûl un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Dovevi scriverlo tutto...
Ogni volta che lo leggo lo trovo così semplicemente profondo che mi viene un groppo in gola.

Sono verità che ognuno di noi conosce, ma forse si dimentica...
"Addomesticare vuol dire creare dei legami"
"E amerò il rumore del vento nel grano"


" Per favore... addomesticami"
Quanta gente lo implora, con la voce o con gli occhi... Ed accorgercene dovrebbe essere un bell'allenamento... ma così non è.


Grazie Narya.
E grazie anche a Silma, anche se (data forse la fama del brano) si è dimenticata di specificare in un bel grassetto il titolo e l'autore.



Ricordo quando, un paio di mesi fa, siamo andati al percorso al buio presso l'istituto ciechi di Milano. Nell'ambiente che ricreava una casa c'era una scritta in rilievo sul muro... quelle lettere hanno attirato la mia attenzione cercando di leggere con le dita... le parole erano "L'essenziale è invisibile agli occhi" e quel contesto me le ha rese vere come non mai.


PS Adoro il modo in cui Faber canta "Suzanne"...
PS1 So che sono un rompipalle, ma chi ha riportato il testo che tu hai postato qui sopra, ha dimenticato di accentare "dà" ^____^

CollevEnt [:381]
_________
"Tutto ciò che accade, tu lo scrivi", disse.
"Tutto ciò che io scrivo accade", fu la risposta. [:115]

Modificato da - AmonSûl in data 09 giugno 2008 17:12:54
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Narya
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Inserito il - 09 giugno 2008 : 18:13:43  Mostra Profilo Invia a Narya un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
AmonSûl ha scritto:

Dovevi scriverlo tutto...
Ogni volta che lo leggo lo trovo così semplicemente profondo che mi viene un groppo in gola.


Sai che sono tentata di postare tutto il libro capitolo x capitolo? [:D] ma non lo farò tranqui, al massimo posterò un altro capitolo [;)] vorrei invogliare chi non l'ha letto a farlo o, chi lo ha letto, a rifarlo e rifarlo e rifarlo... sono sicura che ci troverebbe cose nuove ogni volta [:)]

AmonSûl ha scritto:

Grazie Narya.
E grazie anche a Silma, anche se (data forse la fama del brano) si è dimenticata di specificare in un bel grassetto il titolo e l'autore.


Prego [:)]
X il brano di Silma: di solito mi arrabbio un pochino anch'io quando la fanciulla non cita l'autore (ehm... Silma??...[V][:D]), ma stavolta... dai, siamo un forum su Tolkien! Chi non la conosce?? [;)]


AmonSûl ha scritto:

Ricordo quando, un paio di mesi fa, siamo andati al percorso al buio presso l'istituto ciechi di Milano.


Sì, anch'io, perché ti ho telefonato dal treno mentre andavo a Venezia e tu parlavi come un latitante nascosto in un covo [:261]


AmonSûl ha scritto:

PS Adoro il modo in cui Faber canta "Suzanne"...


Anch'io e, non me ne vogliano gli estimatori, mi piace più dell'originale... chiedo venia Mr. Cohen, Lei mi piace molto, adoro la Sua voce, ma... che ci posso fare? [:)]


AmonSûl ha scritto:

PS1 So che sono un rompipalle, ma chi ha riportato il testo che tu hai postato qui sopra, ha dimenticato di accentare "dà" ^____^


Pardon Monsieur Amon, mi avete beccata... non ho avuto la voglia di copiare di mio pugno il testo e ho spudoratamente fatto un "copy & paste" [:I] Però cavolini... mi è sfuggita la cosa nel rileggerlo! Uff [:V] La prossima volta me lo scrivo io! [:^]

Narya [:308]

***********************************************
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Perché è la mia rosa.>> [:118]

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Inserito il - 11 giugno 2008 : 18:36:46  Mostra Profilo Invia a Narya un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ecco, godetevi questa meraviglia di Gibran [:)]


Sul Tempo

E un astronomo disse: Maestro Parlaci del Tempo.
E lui rispose:
Vorreste misurare il tempo, l'incommensurabile e l'immenso.
Vorreste regolare il vostro comportamento e dirigere il corso del vostro spirito secondo le ore e le stagioni.
Del tempo vorreste fare un fiume per sostate presso la sua riva e guardarlo fluire.

Ma l'eterno che è in voi sa che la vita è senza tempo
E sa che l'oggi non è che il ricordo di ieri, e il domani il sogno di oggi.
E ciò che in voi è canto e contemplazione dimora quieto entro i confini di quel primo attimo in cui le stelle furono disseminate nello spazio.
Chi di voi non sente che la sua forza d'amore è sconfinata?
E chi non sente che questo autentico amore, benché sconfinato, è racchiuso nel centro del proprio essere, e non passa da pensiero d'amore a pensiero d'amore, né da atto d'amore ad atto d'amore?
E non è forse il tempo, così come l'amore, indiviso e immoto?

Ma se col pensiero volete misurare il tempo in stagioni, fate che ogni stagione racchiuda tutte le altre,
E che il presente abbracci il passato con il ricordo, e il futuro con l'attesa.



Narya [:308]

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Inserito il - 11 giugno 2008 : 19:03:56  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Silma Invia a Silma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Narya ha scritto:
[
X il brano di Silma: di solito mi arrabbio un pochino anch'io quando la fanciulla non cita l'autore (ehm... Silma??...[V][:D]), ma stavolta... dai, siamo un forum su Tolkien! Chi non la conosce?? [;)]





ehm ehm....ma daaaai mi sembrava pleonastico [:-p]

umilmente vostra
Silma

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Inserito il - 11 giugno 2008 : 20:40:44  Mostra Profilo Invia a Narya un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Lapalissiano stellina [;)]

Comunque... oggi mi sento in palla con Gibran, per cui eccone un'altra...


L'Amore

Allora Almitra disse: parlaci dell'Amore.
E lui sollevò la stessa e scrutò il popolo e su di esso calò una grande quiete. E con voce ferma disse:
Quando l' amore vi chiama, seguitelo.
Anche se le sue vie sono dure e scoscese.
e quando le sue ali vi avvolgeranno, affidatevi a lui.
Anche se la sua lama, nascosta tra le piume vi può ferire.
E quando vi parla, abbiate fede in lui,
Anche se la sua voce può distruggere i vostri sogni come il vento del nord devasta il giardino.

Poiché l'amore come vi incorona così vi crocefigge. E come vi fa fiorire così vi reciderà.
Come sale alla vostra sommità e accarezza i più teneri rami che fremono al sole,
Così scenderà alle vostre radici e le scuoterà fin dove si avvinghiano alla terra.
Come covoni di grano vi accoglie in sé.
Vi batte finché non sarete spogli.
Vi staccia per liberarvi dai gusci.
Vi macina per farvi neve.
Vi lavora come pasta fin quando non siate cedevoli.
E vi affida alla sua sacra fiamma perché siate il pane sacro della mensa di Dio.

Tutto questo compie in voi l'amore, affinché possiate conoscere i segreti del vostro cuore e in questa conoscenza farvi frammento del cuore della vita.
Ma se per paura cercherete nell'amore unicamente la pace e il piacere,
Allora meglio sarà per voi coprire la vostra nudità e uscire dall'aia dell'amore,
Nel mondo senza stagioni, dove riderete ma non tutto il vostro riso e piangerete, ma non tutte le vostre lacrime.

L'amore non da nulla fuorché sé stesso e non attinge che da se stesso.
L'amore non possiede né vorrebbe essere posseduto;
Poiché l'amore basta all'amore.

Quando amate non dovreste dire:" Ho Dio nel cuore ", ma piuttosto, " Io sono nel cuore di Dio ".
E non crediate di guidare l'amore, perché se vi ritiene degni è lui che vi guida.

L'amore non vuole che compiersi.
Ma se amate e se è inevitabile che abbiate desideri, i vostri desideri hanno da essere questi:
Dissolversi e imitare lo scorrere del ruscello che canta la sua melodia nella notte.
Conoscere la pena di troppa tenerezza.
Essere trafitti dalla vostra stessa comprensione d'amore,
E sanguinare condiscendenti e gioiosi.
Destarsi all'alba con cuore alato e rendere grazie per un altro giorno d'amore;
Riposare nell'ora del meriggio e meditare sull'estasi d'amore;
Grati, rincasare la sera;
E addormentarsi con una preghiera in cuore per l'amato e un canto di lode sulle labbra.



Narya [:308]

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Inserito il - 12 giugno 2008 : 22:47:43  Mostra Profilo Invia a Narya un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Stasera vi auguro la buonanotte con questa massima di Hermann Hesse...


L'amore non deve implorare e neppure pretendere.
L'amore deve avere la forza di diventare certezza dentro di sé.
Allora non è più trascinato, ma trascina





Narya [:308]

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Inserito il - 18 giugno 2008 : 13:16:03  Mostra Profilo Invia a Narya un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Pausa pranzo tra gli esami orali... vengo a postare la meravigliosa poesia di Eugenio Montale uscita alla maturità come traccia per il tema... pensare che anch'io (facendo un elaborato sulla poesia "petrosa" a partire da Dante Alighieri) parlai di Montale, il mio poeta preferito dai tempi del liceo (dove ho scoperto anche l'amore per il suo erede Giorgio Caproni), nel tema di maturità... quanti ricordi...


Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un'acqua limpida

Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un'acqua limpida
scorta per avventura tra le pietraie d'un greto,
esiguo specchio in cui guardi un'ellera e i suoi corimbi;
e su tutto l'abbraccio di un bianco cielo quieto.

Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano,
se dal tuo volto si esprime libera un'anima ingenua,
vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua
e recano il loro soffrire con sé come un talismano.

Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie
sommerge i crucci estrosi in un'ondata di calma,
e che il tuo aspetto s'insinua nella memoria grigia
schietto come la cima di una giovane palma...



PS: ma che ministero di m.... come possiamo pretendere che i nostri ragazzi studino quando dal ministero stesso scrivono castronerie sulle tracce dell'esame di stato? [?] [:V]

Narya [:308]

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Modificato da - Narya in data 18 giugno 2008 21:28:58
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Inserito il - 19 giugno 2008 : 14:58:52  Mostra Profilo Invia a Narya un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Oggi voglio dedicarvi questa bellissima ballata del Duecento, l'autore è anonimo... ma essendo in volgare sembra di sentir parlare Brancaleone [:))]
Metto anche il significato in italiano.


For de la bella bella cayba

For de la bella bella cayba
fuge lo lixignolo.
Plange lo fantino
però che non trova
lu so hoxilino
ne la gaiba nova,
e diçe cum dolo:
«Chi gl'avrì l'usolo?»;
e dice cum dolo:
«Chi gl'avrì l'usolo?»

E in un buscheto
se mise ad andare,
sentì l'oxeleto
sì dolçe cantare:
«Oi bel lixignolo,
torna nel meo broylo;
oi bel lixignolo,
torna nel meo broylo».


Fuori dalla bella gabbia

Fuori dalla bella gabbia
fugge l'usignolo.
Piange il bambino
perché non trova
il suo uccellino
nella gabbia nuova,
e dice con dolore:
<<Chi gli aprì la porticina?>>
e dice con dolore:
<<Chi gli aprì la porticina?>>

E in un boschetto
si mise ad andare,
sentì l'uccelletto
cantar così dolce:
<<Oh bell'usignolo,
torna nel mio giardino;
oh bell'usignolo
torna nel mio giardino>>



Narya [:308]

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AmonSûl
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Inserito il - 19 giugno 2008 : 16:34:07  Mostra Profilo  Invia a AmonSûl un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di AmonSûl Invia a AmonSûl un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ecco da dove arriva "l'uselìn della comare"...

(scusate se sono prosaico in questo topic...)

ti ho già ringraziato per "Suzanne" dell'altra pagina? Che bella...

CollevEnt [:381]
_________
"Tutto ciò che accade, tu lo scrivi", disse.
"Tutto ciò che io scrivo accade", fu la risposta. [:115]
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Narya
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Inserito il - 20 giugno 2008 : 01:06:09  Mostra Profilo Invia a Narya un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
AmonSûl ha scritto:

Ecco da dove arriva "l'uselìn della comare"...


[:261][:261][:261]

Comunque mi hai già ringraziata x Suzanne... ma accetto ben volentieri le ripetizioni... repetita juvant [;)] E poi non devi ringraziare me... ma Faber... e non solo... [:)]

Io per cercare di consolare un po' il tuo stato d'animo lavorativo invece ho deciso di regalarti questa chicca... tu vedi di non finire come la protagonista, mi raccomando [;)]
Bada che su internet le parole non ci sono, quindi me le sono trascritte io sentendo la canzone... che brava che sono eh? [:))]
Si tratta di una canzone tratta dall'ultimo lavoro di Marco Paolini, fatto (come tutti i suoi ultimi lavori) in collaborazione coi Mercanti di Liquore. E posso aggiungere che ho avuto l'onore di veder quest'ennesimo capolavoro del "Nicola" dal vivo... [:393]


Miserabile Amica

Tu mi chiedi che cosa sei diventata,
Tu che passi le giornate chiusa nel tuo ufficio.
Tu che sei sempre l’ultima ad andartene,
E poi saluti la signora delle pulizie.
Tu mi chiedi che cosa sei diventata,
Che arrivi a casa e poi mangi una pizza surgelata,
E poi ascolti le chiamate sulla segreteria,
Quindi richiami chi non sa più dov’è che sei.

Ti dico io quello che sei diventata:
Miserabile, miserabile, miserabile...

Tu mi chiedi che cosa si diventata,
Tu lì sdraiata sopra il divano e con la tv,
Che fa programmi a cui non sei interessata
E ti addormenti che hai ancora addosso il tuo tailleur.
Tu mi chiedi che cosa sei diventata,
Che son tre anni che le vacanze non le fai più,
Perché c’è sempre un’emergenza da sbrigare
E il tuo capo dice che la devi sbrigare tu.

Ti dico io quello che sei diventata:
miserabile, miserabile, miserabile...

Tu mi chiedi che cosa sei diventata,
Tu che i regali li compri sempre all’Autogrill,
Che mandi i tuoi sms e cerchi di giustificare
Che non hai tempo neanche di andare a un funerale.
Tu mi chiedi che cosa sei diventata,
Che avevi un uomo premuroso e innamorato,
Che se n’è andato quando gli hai detto imbarazzata,
Che tu un bambino non lo avresti voluto mai.

Ti dico io quello che sei diventata,
Ti dico io quello che sei diventata:
Miserabile, miserabile, miserabile...
Miserabile, miserabile, miserabile...
Sei miserabile.



Narya [:308]

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<<Preferirei essere il più misero tra gli uomini e avere con me i miei sogni e il desiderio di volerli soddisfare, piuttosto che essere l'uomo più grande della terra e non avere né sogni né desideri.>> (Kahili Gibran)

<<Non mi chiedo mai perché ho commesso tanti sbagli: il giorno in cui lo comprendessi, troverei l'ardire o le giustificazioni per rifare le stesse cose.>> (George Sand)

<<If the storm doesnt kill me, the government will...>> (R.E.M.)
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Merry
Entino




Pepperland


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Inserito il - 20 giugno 2008 : 17:42:42  Mostra Profilo Invia a Merry un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Molto interessante il commento sulle piante di "Scarborough Fair", un aspetto nuovo che non avevo considerato. La ballata tuttavia fa parte del filone tematico dei "compiti impossibili", e per quanto possa essere positiva la simbologia delle piante, abbiamo comunque a che fare con un/una "ex", che non è più la persona amata che era "un tempo" (come da testo). C'è quindi una lettura opposta a quella di Bert de Jong: impossibili i compiti, perché impossibile il ritorno all'amore. Il poeta assegna i compiti impossibili per dire "è finita".

(Lo so che è una visione pessimista... ma c'è anche questa...)

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"Dietro ogni nuvola c'è
sempre un raggio di sole" (Ollio)

Mitakuye oyasin!
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Tradotto Da: Vincenzo Daniele & Luciano Boccellino- www.targatona.it | Distribuito Da: Massimo Farieri - www.superdeejay.net | Powered By: Snitz Forums 2000 Version 3.4.03