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Elly
Arbusto



Myself


669 Messaggi

Inserito il - 29 dicembre 2005 : 11:16:32  Mostra Profilo Invia a Elly un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Son giunti degli auguri di Natale in ufficio davvero poetici ed ho pensato quindi di riportarli...


ù

*

**

***

****

La mia nascita è quando dico un tu.

Andando verso un tu, ho pensato gli universi.

La casa è un mezzo ad ospitare.
Amo gli oggetti perché posso offrirli.
Prima che tu sorridi, ti ho sorriso.

Ringraziando di tutti, mi avvicino infinitamente.

Non intuisco dintorno similitudini pari a quando penso alle persone.
Quando apro in buona fede l’animo, il mio volto mi diviene accettabile.
Dò familiarità alla vita, se teme di essere sgradita ospite.
A un attimo che mi umilio, succede l’eterno.
La mente, visti i limiti della vita, si stupisce della mia costanza da innamorato.
Non posso essere che con un infinito compenso a tutti.

*******

Frasi tratte da Colloquio corale, 1955

ALDO CAPITINI (1924-1997)


LUV! LUV! LUV!
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trilly
Laurelin




nell'isola che non c'è !


3022 Messaggi

Inserito il - 30 dicembre 2005 : 09:08:32  Mostra Profilo Invia a trilly un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
L'amore

Allora Almitra disse: parlaci dell'Amore.

E lui sollevò la stessa e scrutò il popolo e su di esso calò una grande quiete. E con voce ferma disse:

Quando l' amore vi chiama, seguitelo.
Anche se le sue vie sono dure e scoscese.
e quando le sue ali vi avvolgeranno, affidatevi a lui.
Anche se la sua lama, nascosta tra le piume vi può ferire.
E quando vi parla, abbiate fede in lui,
Anche se la sua voce può distruggere i vostri sogni come il vento del nord devasta il giardino.

Poiché l'amore come vi incorona così vi crocefigge. E come vi fa fiorire così vi reciderà.
Come sale alla vostra sommità e accarezza i più teneri rami che fremono al sole,
Così scenderà alle vostre radici e le scuoterà fin dove si avvinghiano alla terra.
Come covoni di grano vi accoglie in sé.
Vi batte finché non sarete spogli.
Vi staccia per liberarvi dai gusci.
Vi macina per farvi neve.
Vi lavora come pasta fin quando non siate cedevoli.
E vi affida alla sua sacra fiamma perché siate il pane sacro della mensa di Dio.

Tutto questo compie in voi l'amore, affinché possiate conoscere i segreti del vostro cuore e in questa conoscenza farvi frammento del cuore della vita.
Ma se per paura cercherete nell'amore unicamente la pace e il piacere,
Allora meglio sarà per voi coprire la vostra nudità e uscire dall'aia dell'amore,
Nel mondo senza stagioni, dove riderete ma non tutto il vostro riso e piangerete, ma non tutte le vostre lacrime.

L'amore non da nulla fuorché sé stesso e non attinge che da se stesso.
L'amore non possiede né vorrebbe essere posseduto;
Poiché l'amore basta all'amore.

Quando amate non dovreste dire:" Ho Dio nel cuore ", ma piuttosto, " Io sono nel cuore di Dio ".
E non crediate di guidare l'amore, perché se vi ritiene degni è lui che vi guida.

L'amore non vuole che compiersi.
Ma se amate e se è inevitabile che abbiate desideri, i vostri desideri hanno da essere questi:
Dissolversi e imitare lo scorrere del ruscello che canta la sua melodia nella notte.
Conoscere la pena di troppa tenerezza.
Essere trafitti dalla vostra stessa comprensione d'amore,
E sanguinare condiscendenti e gioiosi.
Destarsi all'alba con cuore alato e rendere grazie per un altro giorno d'amore;
Riposare nell'ora del meriggio e meditare sull'estasi d'amore;
Grati, rincasare la sera;
E addormentarsi con una preghiera in cuore per l'amato e un canto di lode sulle labbra.

(K. Gibran) [:115]

Trilly

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~
...Verba volant, scripta manent...
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Silma
Ent




Abruzzo


2934 Messaggi

Inserito il - 14 luglio 2006 : 15:11:38  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Silma Invia a Silma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
MARZO 1821 (Alessandro Manzoni)

ALLA ILLUSTRE MEMORIA
DI
TEODORO KOERNER
POETA E SOLDATO
DELLA INDIPENDENZA GERMANICA
MORTO SUL CAMPO DI LIPSIA
IL GIORNO XVIII D’OTTOBRE MDCCCXIII
NOME CARO A TUTTI I POPOLI
CHE COMBATTONO PER DIFENDERE
O PER RICONQUISTARE
UNA PATRIA

Soffermati sull’arida sponda
vòlti i guardi al varcato Ticino,
tutti assorti nel novo destino,
certi in cor dell’antica virtù,
han giurato: Non fia che quest’onda
scorra più tra due rive straniere;
non fia loco ove sorgan barriere
tra l’Italia e l’Italia, mai più!
L’han giurato: altri forti a quel giuro
rispondean da fraterne contrade,
affilando nell’ombra le spade
che or levate scintillano al sol.
Già le destre hanno strette le destre;
già le sacre parole son porte:
o compagni sul letto di morte,
o fratelli su libero suol.
Chi potrà della gemina Dora,
della Bormida al Tanaro sposa,
del Ticino e dell’Orba selvosa
scerner l’onde confuse nel Po;
chi stornargli del rapido Mella
e dell’Oglio le miste correnti,
chi ritogliergli i mille torrenti
che la foce dell’Adda versò,
quello ancora una gente risorta
potrà scindere in volghi spregiati,
e a ritroso degli anni e dei fati,
risospingerla ai prischi dolor;
una gente che libera tutta
o fia serva tra l’Alpe ed il mare;
una d’arme, di lingua, d’altare,
di memorie, di sangue e di cor.
Con quel volto sfidato e dimesso,
con quel guardo atterrato ed incerto
con che stassi un mendico sofferto
per mercede nel suolo stranier,
star doveva in sua terra il Lombardo;
l’altrui voglia era legge per lui;
il suo fato, un segreto d’altrui;
la sua parte servire e tacer.
O stranieri, nel proprio retaggio
torna Italia e il suo suolo riprende;
o stranieri, strappate le tende
da una terra che madre non v’è.
Non vedete che tutta si scote,
dal Cenisio alla balza di Scilla?
non sentite che tutta vacilla
sotto il peso de’ barbari piè?
O stranieri! sui vostri stendardi
sta l’obbrobrio d’un giuro tradito;
un giudizio da voi proferito
v’accompagna all’iniqua tenzon;
voi che a stormo gridaste in quei giorni:
Dio rigetta la forza straniera;
ogni gente sia libera, e pèra
della spada l’iniqua ragion.
Se la terra ove oppressi gemeste
preme i corpi de’ vostri oppressori,
se la faccia d’estranei signori
tanto amara vi parve in quei dì;
chi v’ha detto che sterile, eterno
saria il lutto dell’itale genti?
chi v’ha detto che ai nostri lamenti
saria sordo quel Dio che v’udì?
Si, quel Dio che nell’onda vermiglia
chiuse il rio che inseguiva Israele,
quel che in pugno alla maschia Giaele
pose il maglio ed il colpo guidò;
quel che è Padre di tutte le genti,
che non disse al Germano giammai:
Va’, raccogli ove arato non hai;
spiega l’ugne; l’Italia ti do.
Cara Italia! Dovunque il dolente
grido uscì del tuo lungo servaggio;
dover ancor dell’umano lignaggio
ogni speme deserta non è;
dove già libertade è fiorita,
dove ancor nel segreto matura,
dove ha lacrime un’alta sventura,
non c’è cor che non batta per te.
Quante volte sull’Alpe spiasti
l’apparir d’un amico stendardo!
quante volte intendesti lo sguardo
ne’ deserti del duplice mar!
ecco alfin dal tuo seno sboccati,
stretti intorno a’ tuoi santi colori,
forti, armati de’ propri dolori,
i tuoi figli son sorti a pugnar.
Oggi, o forti, sui volti baleni
il furor delle menti segrete:
per l’Italia si pugna, vincete!
Il suo fato sui brandi vi sta.
O risorta per voi la vedremo
al convito de’ popoli assisa,
o più serva, più vil, più derisa
sotto l’orrida verga starà.
Oh giornate del nostro riscatto!
Oh dolente per sempre colui
che da lunge, dal labbro d’altrui,
come un uomo straniero, le udrà!
Che a’ suoi figli narrandole un giorno,
dovrà dir sospirando : “io non c’era”;
che la santa pittrice bandiera
salutata quel dì non avrà.

Si parlava di patrottismo, d'ideali...Questa è poesia ancora viva, che forse abbiamo tutti studiata a scuola, ma ho idea che si capisca sul serio solo dopo.




umilmente vostra
Silma

<<la vide fra le sue braccia splendere e brillare,
fanciulla elfica ed immortale>>
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trilly
Laurelin




nell'isola che non c'è !


3022 Messaggi

Inserito il - 26 luglio 2006 : 10:35:11  Mostra Profilo Invia a trilly un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Il quaderno nero dell'amore
di M. Manzini

L’amore è una cazzata.
Parliamoci chiaramente: nessuno ti dice mai la verità.
Da bambina ti raccontano le favole per farti credere che qualsiasi cosa ti succederà nella vita tutto comunque finirà bene.
Cazzate.
Poi sarà la volta di quando straccerai le palle all’inverosimile ai tuoi per avere Ken-fidanzato-con-i-capelli-sintetici-neri-e-non-biondi-colorati-su-plastica. E lo devi avere assolutamente perché Barbie, nella sua mega casa di quattro piani con terrazzo, si sente sola e triste e ha bisogno di un fidanzato che le bussi alla porta con in mano un mazzo di rose rosse di plastica. E dopo cinque minuti li hai già spogliati e li metti a letto uno sopra l’altro. E la tua manina inizia a sbattere Ken sopra Barbie, anche se lo sbatti un po’ troppo violentemente a dire la verità, ma ancora non hai ben capito cosa facevano mamma e papà quella sera che ansimavano sul letto con la porta mezza aperta.
Quando sarai un po’ più grande ti racconteranno che i giornaletti porno nascosti nella soffitta di tuo zio sono lì per caso e servono a incartare vetri troppo fragili. Ma ormai sarà tardi e tu ti chiederai cosa ci faceva quella donna con le tette grosse, due dita di una mano infilate in bocca e le cosce spalancate con due dita dell’altra mano in quel punto pieno di peli. Peli che tu non hai ancora. Cosa ci fanno quelle due dita tra le gambe?
E poi sarà sempre più tardi e una notte ti verrà in mente quel tuo compagno di banco, quello che fa sempre casino, e nel letto inizierai a strusciarti senza capire bene, andrai avanti e indietro, a pancia in giù, con quel punto in mezzo alle cosce dove non ci sono ancora i peli spinto contro il materassoe sentirai una sensazione strana che inizierà a invaderti dal basso ventre e di là prenderà possesso della tua mente, qualcosa di così piacevole che rimarrai a strofinarti per un bel po’.
Ma non capirai un bel niente. Solo che quel bel niente lo rifarai per diverse notti. E continuerai a non capire un cazzo per un bel po’ di tempo dopo quegli strofinamenti notturni.
E ancora nessuno ti racconterà la verità.
Perché la verità se la tengono ben stretti.
Finalmente arriverai a spalmarti il fondotinta sulle occhiaie e spennellarti il fard senza doverti nascondere in bagno per ore rubando i cosmetici a tua madre per poi doverti lavare via dalla faccia il faticoso lavoro perché lei non se ne accorga. E tutta fiera del tuo lavoro uscirai con Pino il figlio dell’amica di papà, e ti sentirai euforica, per la prima volta, e fondamentalmente saprai già che è più per il tuo gran lavoro sul viso e per il jeans nuovo che per Pino, ma non te ne renderai conto.
T’innamorerai, bacerai con la lingua, ti farai toccare il seno sopra il maglione, poi ti farai toccare sotto il maglione, esiterai sulla lampo dei jeans, poi la farai abbassare, le mani sfioreranno le mutandine e ti fermerai, ricomincerai e lascerai che le dita scendano in fondo, sospirerai, ti lascerai togliere i vestiti, accarezzerai la pelle nuda di qualcun altro. Un giorno le gambe si apriranno, qualcuno t’infilerà qualcosa di duro e caldo dentro, e ti farà male, un altro corpo abiterà il tuo, e scoprirai il sesso, finalmente.
Il sesso non è una cazzata.
Ti disinnamorerai, oppure qualcun altro si disinnamorerà di te, lo lascerai, altri ti lasceranno, piangerai, riderai, sarà tutto un gran casino come la giostra del calcinculo che gira troppo veloce e dopo un po’ ti verrà il vomito, e continuerai così per un bel po’ di giri, così tanto che alla fine avrai perso il conto e non saprai neanche quanto tempo sei stata su.
Andando avanti così supererai la soglia di quella che loro chiamano adolescenza e l’avrai passata senza accorgertene, ma loro continueranno a cucirtela addosso anche quando ti ribellerai urlando che sei diventata grande.
Un bel giorno te ne andrai, avrai un lavoro, degli amici, degli amanti, e reciderai quel cordone ombelicale che i tuoi genitori ti hanno tessuto intorno come una fitta ragnatela.
E scoprirai che nella vita tutti raccontano balle.
Che ti hanno sempre raccontato balle.
E che sempre ne racconteranno.
E che la vita è solo questo: una gigantesca balla.
Quando arriverai a questa conclusione probabilmente avrai ancora un lavoro, alcuni amici ti avranno tradito, alcuni amanti ti avranno spezzato il cuore e i tuoi genitori saranno sempre i tuoi genitori. Ecco, i tuoi genitori saranno sempre uguali, questo non cambierà mai, sempre pronti a romperti i coglioni e a raccontarti favole sul vissero felici e contenti. Sarai single e il tuo letto sarà sempre di più il tuo letto e sempre meno quello di qualcun altro.
Se invece ti dice bene, un giorno qualsiasi in un mese purchessia di un anno qualunque, per uno strano scherzo del destino sarai una paraculo incredibile e un uomo non particolarmente bello ma affascinante, intelligente, ma che fa ridere solo te, che fondamentalmente non sopporta i tuoi amici ma li subisce perché sono i tuoi amici, essenzialmente buono ma acido con il resto del mondo, ti scoperà come mai nessun uomo aveva fatto prima. Passerai più tempo a letto che in giro per negozi, s’innamorerà di te e ti tratterà come una regina.
E allora il principe azzurro esisterà per davvero.
E sarà venuto col suo cavallo bianco, che nel frattempo s’è trasformato in cabrio, solo per te.
Allora ricomincerai a credere che Dio esiste e quando passerai davanti a una chiesa non le lancerai più un’occhiata sommaria, e rimpatrierai a casa dai tuoi per il pranzo della domenica, e poi le domeniche diventeranno lunedì, e poi martedì e alla fine non saprai più che giorno della settimana è, e inizierai a pentirti di aver dubitato di tua madre e delle leggende su Cenerentola mentre lei ti ripete «Io te l’avevo detto».
E l’amore non sarà più una cazzata.
Un bel giorno ti rigirerai nel letto e ti prenderà un colpo scoprendo accanto a te uno sconosciuto che dorme sbavando sul tuo cuscino. E allora ti alzerai furtivamente e qualcuno ti afferrerà le ginocchia senza preavviso gridando «Mamma» e lì capirai che qualcosa non dev’essere andato come avevi previsto.
Ti ritroverai senza lavoro, perché il lavoro lo avevi lasciato quando Giacomino non andava ancora all’asilo, l’uomo affascinante avrà barattato tutto il suo fascino per cinque chili in più sul girovita, intelligente lo sarà ancora, solo che non te lo ricorderai più, proverai a cercare in agenda il nome di un tuo amico per raccontargli che le cose non vanno proprio come immaginavi ma un’agenda non ce l’avrai più e neppure il nome del tuo amico scritto sopra. E in quanto al sesso, be’, non sai nemmeno se la fugace scopata mensile con mano davanti alla bocca per non svegliare Giacomino questo mese non l’hai segnata sul calendario oppure non c’è proprio stata.
Manderai affanculo tua madre, tuo padre, Cenerentola e pure la carrozza.
Divorzierai, cercherai un posto di lavoro, il tuo avvocato avrà preso il posto di Dio da quando l’assegno mensile del coglione inizierà ad arrivare regolarmente, la macchina diventerà il tuo polmone d’acciaio mentre vai a prendere Giacomino a scuola, porti Giacomino all’allenamento di calcetto, ritorni a prendere Giacomino da nuoto, scarrozzi Giacomino fuori città per una gita, accompagni Giacomino alla lezione di piano.
Ma probabilmente tra un impegno e l’altro avrai di nuovo degli amici, e ritornerai a fare sesso.
E capirai di non avere mai capito un cazzo.
Né sull’amore.
Né sul sesso.
Nell’onestà della tua solitudine saprai definitivamente di averla presa in culo. Sempre.
E dopo tutto questo ti rimarranno solo due cose da fare: ridere.
E scrivere.

--------------------------

Vero !!!

Trilly [img]http://www.vocinelweb.it/faccine/icone/pag2/98.gif[/img]

_______________

L'amore che economizza
non è mai vero amore...
(H. De Balzac)




Modificato da - trilly in data 26 luglio 2006 10:36:04
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Silma
Ent




Abruzzo


2934 Messaggi

Inserito il - 05 settembre 2007 : 22:37:17  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Silma Invia a Silma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Eccola, dunque...mh...mai pensatone un granché in effetti[:-p] Nata da un incubo, a quel che rammento...
Ho la sensazione di avervela già postata, probabilmente in occasione di una giornata della memoria, ma non la ritrovo, perciò replico

Olocausto

Sedia vuota
urla nel vento
ferita a morte;
letto vuoto
adesso cenere
ricopre i campi;
luce spenta
ricorda la vita
rapita via;
gioco abbandonato
è innocenza violata
che vola nell'aria.
Lontano, sferraglia un treno.

umilmente vostra
Silma

<<la vide fra le sue braccia splendere e brillare,
fanciulla elfica ed immortale>>
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AmonSûl
Sveltamente




Nowhere Land


4501 Messaggi

Inserito il - 05 settembre 2007 : 23:33:40  Mostra Profilo  Invia a AmonSûl un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di AmonSûl Invia a AmonSûl un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Mi sembra di ricordarmela pure io...

Dà una sensazione strana...
emozionante prima di tutto...

CollevEnt [:381]
_________
"Tutto ciò che accade, tu lo scrivi", disse.
"Tutto ciò che io scrivo accade", fu la risposta. [:115]
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Pipino Tuc
Germoglio



La Contea


271 Messaggi

Inserito il - 06 settembre 2007 : 11:52:45  Mostra Profilo Invia a Pipino Tuc un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Silma ha scritto:Eccola, dunque...mh...mai pensatone un granché in effetti. Nata da un incubo, a quel che rammento...


[:211][:211][:211][:.(] ... è bellissima, silma ... [:.(][:211][:211][:211]


Pipino Tuc [:-p]

"...Io parto, e se non vogliono che m'incatenino!
Vi deve pur essere qualcuno provvisto d'intelligenza nella comitiva!" interloquì Pipino.
"Allora non verrai certo scelto, Peregrino Tuc!" disse Gandalf...
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Luthien82
Entino




Da chissà dove


1713 Messaggi

Inserito il - 06 settembre 2007 : 18:08:12  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Luthien82 Invia a Luthien82 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
[:321][:321][:321] Complimenti bimba, complimenti davvero!

Anche la creatura più piccola muta le sorti del mondo.
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mallorysnow
Fuscello




430 Messaggi

Inserito il - 07 settembre 2007 : 17:28:15  Mostra Profilo Invia a mallorysnow un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Silma.. per essere bella è bella.. brava.
sono contenta che ti abbiano "premiata" con la pubblicazione che meritavi..
mi ricordo che anche io quando ho visto stampata la mia poesia su "Parole in corsa" e premiata tra i primi 30 su 2000..non ci potevo quasi credere..

e poi è incredibile..quante assonanze..
lo stesso amore per il teatro..lo stesso amore x la poesia..
non è che sono la terza gemella??? [:o)]
(magari..se non altro per l'età ^____^)

a parte gli scherzi.. trascriverò qualcosa anch'io..bisogna rimpinguarlo sto spazio..neh? [^]

mallory
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Silma
Ent




Abruzzo


2934 Messaggi

Inserito il - 07 settembre 2007 : 22:38:59  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Silma Invia a Silma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
mallorysnow ha scritto:

e poi è incredibile..quante assonanze..
lo stesso amore per il teatro..lo stesso amore x la poesia..
non è che sono la terza gemella??? [:o)]
(magari..se non altro per l'età ^____^)

mallory


mal, io una ricerchina la farei, stai a vedere che pe qualche lontano fratello di una zia di una bisnipote di cugini di secondo grado siamo imparentate![:-p]

umilmente vostra
Silma

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fanciulla elfica ed immortale>>
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AmonSûl
Sveltamente




Nowhere Land


4501 Messaggi

Inserito il - 12 febbraio 2008 : 13:53:27  Mostra Profilo  Invia a AmonSûl un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di AmonSûl Invia a AmonSûl un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Sono giorni un po' tristi dalle mie parti. Diverse persone hanno lasciato un grande vuoto con la loro partenza...
Ma amo molto un brano dell'inglese John Donne, una meditazione abbastanza nota.

[...]
All mankind is of one author and is one volume; when one man dies, one chapter is not torn out of the book, but translated into a better language.
[...]
No man is an island, entire of itself; every man is a piece of the continent, a part of the main. If a clod be washed away by the sea, Europe is the less, as well as if promontory were, as well as if a manor of thy friend's or of thine own were. Any man's death diminishes me, because I am involved in mankind; and therefore never send to know for whom the bell tolls; it tolls for thee.




Tutti come capitoli di un libro che non veniamo strappati dalla morte, ma tradotti in una lingua migliore... e tutti legati, inseparabili, coinvolti gli uni nelle vite degli altri.

CollevEnt [:381]
_________
"Tutto ciò che accade, tu lo scrivi", disse.
"Tutto ciò che io scrivo accade", fu la risposta. [:115]
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Silma
Ent




Abruzzo


2934 Messaggi

Inserito il - 12 febbraio 2008 : 22:07:56  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Silma Invia a Silma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Splendido brano...




umilmente vostra
Silma

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Narya
Entino




Neverland


1871 Messaggi

Inserito il - 13 febbraio 2008 : 23:01:44  Mostra Profilo Invia a Narya un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Beh, visto che domani è S. Valentino vi dedico le parole del Bardo (quello vero, l'unico con la B maiuscola [:^])

SONNET 107
Not mine own fears, nor the prophetic soul
Of the wide world dreaming on things to come,
Can yet the lease of my true love control,
Supposed as forfeit to a confined doom.
The mortal moon hath her eclipse endured
And the sad augurs mock their own presage;
Incertainties now crown themselves assured
And peace proclaims olives of endless age.
Now with the drops of this most balmy time
My love looks fresh, and death to me subscribes,
Since, spite of him, I'll live in this poor rhyme,
While he insults o'er dull and speechless tribes:
And thou in this shalt find thy monument,
When tyrants' crests and tombs of brass are spent.




Narya [:421]

**********************************
If you believed they put a man on the moon, man on the moon.
If you believe there's nothing up my sleeve, then nothing is cool.

**********************************

Modificato da - Narya in data 13 febbraio 2008 23:03:08
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Silma
Ent




Abruzzo


2934 Messaggi

Inserito il - 19 febbraio 2008 : 11:47:49  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Silma Invia a Silma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Bene, è da quando l'ho studiata per un esame che volevo mettervela, perché la trovo semplicemente splendida. Cercavo una traduzione e finalmente ne ho trovata una che mi piace un po' più delle altre, con il suo mantenere il ritmo originario pur prendendosi qualche inevitabile licenza, anche se non mi soddisfa del tutto, sarà che son pignola quando si tratta di traduzioni di poesie che amo particolarmente! Quando vi postai "Il Corvo" di Poe accadde la stessa cosa, ed allora lo tradussi io stessa; ma questa volta non mi azzardo, il francese quattrocentesco è pane troppo duro per i miei denti [:-p]

Ballade des Pendus

Freres humains qui après nous vivez,
n'ayez les cuers contre nous endurciz,
car, se pitié de nous pouvres avez,
Dieu en aura plus tost de vous merciz.
Vous nous voyez cy attachez cinq, six:
quant de la chair, que trop avons nourrie,
elle est pieça devorée et pourrie,
et nous, les os, devenons cendre et pouldre.
De nostre mal personne ne s'en rie:
mais priez Dieu que tous nous vueille absouldre!

Se freres vous clamons, pas n'en devez
avoir disdain, quoy que fusmes occiz
par justice. Toutesfois, vous savez
que tous hommes n'ont pas le sens rassiz;
excusez nous, puis que sommes transsis,
envers le filz de la Vierge Marie,
que sa grace ne soit pour nous tarie,
nous preservant de l'infernale fouldre.
Nous sommes mors, ame ne nous harie;
mais priez Dieu que tous nuos vueille absouldre!

La pluye nous a debuez et lavez,
et le soleil dessechez et noirciz:
pies, corbeaulx nous ont les yeulx cavez
et arraché la barbe et les sourciz.
Jamais nul temps nous ne sommes assis;
puis ça, puis la, comme le vent varie,
a son plaisir sans cesser nous charie,
plus becquetez d'oiseaulx que dez a couldre.
Ne soyez donc de nostre confrarie;
mais priez Dieu que tous nous vueille absouldre!

Prince Jhesus, qui sur tous a maistrie,
garde qu'Enfer n'ait de nous seigneurie:
a luy n'ayons que faire ne que souldre.
Hommes, icy n'a point de mocquerie;
mais priez Dieu que tous nous vueille absouldre!


La ballata degli impiccati

Fratelli ancora vivi, o umana gente,
non siate contro noi duri e spietati!
Più presto troverete Iddio clemente,
pietà portando a questi disgraziati...
Cinque, sei, ci vedete qui impiccati:
già in polvere si va, stecchito ossame,
ché i corpi, cui saziammo cento brame,
da un pezzo sono putridi e distrutti...
Non irridete questa sorte infame,
ma Dio pregate - che ci assolva tutti!

E non vi sdegni il nome di fratelli,
anche se noi morimmo giustiziati:
spesso difetta il senno nei cervelli,
voi lo sapete, e avvengono i peccati...
poiché la morte adesso ci ha ghiacciati,
fate che Cristo scusi i nostri torti,
che avaro non ci sia dei suoi conforti
e nel fuoco infernale non ci butti!
Nessuno ci molesti: siamo morti.
Ma Dio pregate - che ci assolva tutti!

Ci lisciò la pioggia e ci ha lavati,
e neri e secchi diventammo al sole:
le gazze e i corvi gli occhi hanno strappati
e barbe e ciglia... Macabre carriole,
il vento ci sballotta come vuole,
di qua, di là, mai fermi - e le beccate
in ditali le salme hanno mutate...
e sempre avanti e indietro, come i flutti...
Di questa compagnia, dunque, non siate,
ma Dio pregate - che ci assolva tutti!

Principe da cui siamo governati,
Satana non ci tenga incatenati:
più nulla noi facciamo che gli frutti...
uomini, basta con gli scherni usati,
ma Dio pregate - che ci assolva tutti!



(Pinuccia Cardullo e Devon Scott)

Ho messo tra parentesi i nomi dei traduttori che se ne sono occupati. Categoria bistrattata quella di chi opera questo che più che mestiere, se affrontato seriamente è una vera arte, almeno si dia la meritata visibilità [:-p]

umilmente vostra
Silma

<<la vide fra le sue braccia splendere e brillare,
fanciulla elfica ed immortale>>
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Silma ha scritto:

Bene, è da quando l'ho studiata per un esame che volevo mettervela, perché la trovo semplicemente splendida. Cercavo una traduzione e finalmente ne ho trovata una che mi piace un po' più delle altre, con il suo mantenere il ritmo originario pur prendendosi qualche inevitabile licenza, anche se non mi soddisfa del tutto, sarà che son pignola quando si tratta di traduzioni di poesie che amo particolarmente! Quando vi postai "Il Corvo" di Poe accadde la stessa cosa, ed allora lo tradussi io stessa; ma questa volta non mi azzardo, il francese quattrocentesco è pane troppo duro per i miei denti [:-p]

Ballade des Pendus

Freres humains qui après nous vivez,
n'ayez les cuers contre nous endurciz,
car, se pitié de nous pouvres avez,
Dieu en aura plus tost de vous merciz.
Vous nous voyez cy attachez cinq, six:
quant de la chair, que trop avons nourrie,
elle est pieça devorée et pourrie,
et nous, les os, devenons cendre et pouldre.
De nostre mal personne ne s'en rie:
mais priez Dieu que tous nous vueille absouldre!

Se freres vous clamons, pas n'en devez
avoir disdain, quoy que fusmes occiz
par justice. Toutesfois, vous savez
que tous hommes n'ont pas le sens rassiz;
excusez nous, puis que sommes transsis,
envers le filz de la Vierge Marie,
que sa grace ne soit pour nous tarie,
nous preservant de l'infernale fouldre.
Nous sommes mors, ame ne nous harie;
mais priez Dieu que tous nuos vueille absouldre!

La pluye nous a debuez et lavez,
et le soleil dessechez et noirciz:
pies, corbeaulx nous ont les yeulx cavez
et arraché la barbe et les sourciz.
Jamais nul temps nous ne sommes assis;
puis ça, puis la, comme le vent varie,
a son plaisir sans cesser nous charie,
plus becquetez d'oiseaulx que dez a couldre.
Ne soyez donc de nostre confrarie;
mais priez Dieu que tous nous vueille absouldre!

Prince Jhesus, qui sur tous a maistrie,
garde qu'Enfer n'ait de nous seigneurie:
a luy n'ayons que faire ne que souldre.
Hommes, icy n'a point de mocquerie;
mais priez Dieu que tous nous vueille absouldre!


La ballata degli impiccati

Fratelli ancora vivi, o umana gente,
non siate contro noi duri e spietati!
Più presto troverete Iddio clemente,
pietà portando a questi disgraziati...
Cinque, sei, ci vedete qui impiccati:
già in polvere si va, stecchito ossame,
ché i corpi, cui saziammo cento brame,
da un pezzo sono putridi e distrutti...
Non irridete questa sorte infame,
ma Dio pregate - che ci assolva tutti!

E non vi sdegni il nome di fratelli,
anche se noi morimmo giustiziati:
spesso difetta il senno nei cervelli,
voi lo sapete, e avvengono i peccati...
poiché la morte adesso ci ha ghiacciati,
fate che Cristo scusi i nostri torti,
che avaro non ci sia dei suoi conforti
e nel fuoco infernale non ci butti!
Nessuno ci molesti: siamo morti.
Ma Dio pregate - che ci assolva tutti!

Ci lisciò la pioggia e ci ha lavati,
e neri e secchi diventammo al sole:
le gazze e i corvi gli occhi hanno strappati
e barbe e ciglia... Macabre carriole,
il vento ci sballotta come vuole,
di qua, di là, mai fermi - e le beccate
in ditali le salme hanno mutate...
e sempre avanti e indietro, come i flutti...
Di questa compagnia, dunque, non siate,
ma Dio pregate - che ci assolva tutti!

Principe da cui siamo governati,
Satana non ci tenga incatenati:
più nulla noi facciamo che gli frutti...
uomini, basta con gli scherni usati,
ma Dio pregate - che ci assolva tutti!



(Pinuccia Cardullo e Devon Scott)

Ho messo tra parentesi i nomi dei traduttori che se ne sono occupati. Categoria bistrattata quella di chi opera questo che più che mestiere, se affrontato seriamente è una vera arte, almeno si dia la meritata visibilità [:-p]

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Veramente bella e potente. Non mi azzardo neanche a guardare il francese antico, perché non conosco neppure quello moderno ^___^
A leggerla vengono i brividi per ciò che evoca in maniera così vivida.
E brividi ancora maggiori mi sono venuti pensando a "Tutti morimmo a stento" di De André in cui una canzone si chiama proprio "La ballata degli impiccati" in cui forse c'è la stessa Umanità di chi muore, ma molta più rabbia e rancore nei confronti dei vivi.

Rispondo, Silma, alla tua poesia e da quel bellissimo album riporto l'invocazione finale che si rivolge sempre all'umanità degli uomini, con la richiesta di guardare dentro le persone senza giudicare.

RECITATIVO
(Due invocazioni e un atto d'accusa)

"Uomini senza fallo, semidei
che vivete in castelli inargentati
che di gloria toccaste gli apogei
noi che invochiam pietà siamo i drogati.

Dell'inumano varcando il confine
conoscemmo anzitempo la carogna
che ad ogni ambito sogno mette fine:
che la pietà non vi sia di vergogna.

Banchieri, pizzicagnoli, notai,
coi ventri obesi e le mani sudate
coi cuori a forma di salvadanai
noi che invochiam pietà fummo traviate.

Navigammo su fragili vascelli
per affrontar del mondo la burrasca
ed avevamo gli occhi troppo belli:
che la pietà non vi rimanga in tasca.

Giudici eletti, uomini di legge
noi che danziam nei vostri sogni ancora
siamo l'umano desolato gregge
di chi morì con il nodo alla gola.

Quanti innocenti all'orrenda agonia
votaste decidendone la sorte
e quanto giusta pensate che sia
una sentenza che decreta morte?

Uomini cui pietà non convien sempre
male accettando il destino comune,
andate, nelle sere di novembre,
a spiar delle stelle al fioco lume,
la morte e il vento, in mezzo ai camposanti,
muover le tombe e metterle vicine
come fossero tessere giganti
di un domino che non avrà mai fine.

Uomini, poiché all'ultimo minuto
non vi assalga il rimorso ormai tardivo
per non aver pietà giammai avuto
e non diventi rantolo il respiro:
sappiate che la morte vi sorveglia
gioir nei prati o fra i muri di calce,
come crescere il gran guarda il villano
finché non sia maturo per la falce."

CollevEnt [:381]
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"Tutto ciò che accade, tu lo scrivi", disse.
"Tutto ciò che io scrivo accade", fu la risposta. [:115]
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Narya
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Io qnd ascolto il Recitativo ho sempre la pelle d'oca, sempre sempre, nonostante lo ascolti da qnd avevo... beh da qnd ero nel grembo materno [:))]

Narya [:421]

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If you believed they put a man on the moon, man on the moon.
If you believe there's nothing up my sleeve, then nothing is cool.

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Silma
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Eh si Amon, il grandissimo ha preso spunto da Villon...ed egregiamente come sempre

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"ed avevamo gli occhi troppo belli"

E' bellissima e terribile questa motivazione... La penso sempre detta da una prostituta ("fummo traviate" da persone senza scrupoli, col cuore a forma di salvadanaio) ed unisce la somma bellezza e valore con la somma maledizione...

Ne hanno per tutti, per chi non ha pietà, per chi ha decretato la morte per impiccagione, per chi dalla vita ha ricevuto tutto... si richiede, si consiglia la pietà come unica possibilità di salvezza... pietà che è il filo conduttore di questa invocazione e dell'intero album...

e che brividi quando interviene il coro di voci bianche "C'era un re che aveva due castelli, uno d'argento uno d'oro, ma per lui non il cuore di un amico, mai un amore, né felicità..."

CollevEnt [:381]
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Inserito il - 24 aprile 2008 : 21:12:24  Mostra Profilo  Invia a AmonSûl un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di AmonSûl Invia a AmonSûl un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Non mi menate...


Madonna - Easy ride

questa canzone è stata usata come colonna sonora di una bellissima traversata camminando sul filo... nella cerimonia di chiusura a Torino per le paralimpiadi invernali (mi pare)

me ne sono subito innamorato.
leggendo il testo è abbastanza semplice, ma molto efficace...
ecco un pezzo di traduzione (chi volesse proseguire si faccia pure avanti! Il testo è qui:
http://angolotesti.leonardo.it/M/testi_canzoni_madonna_1724/testo_canzone_easy_ride_45530.html
E la musica qui:
http://it.youtube.com/watch?v=eSbNqBpIGZU&feature=related



"Desidero avere una buona vita
ma non voglio una passeggiata
Ciò che voglio è impegnarmi per essa
sentire il sangue e il sudore sulle mie dita
Questo è quello che voglio per me...

Voglio conoscere ogni cosa...
forse un giorno ci riuscirò.
Ciò che voglio è trovare il mio posto
respirare l'aria e sentire il sole sulla mia faccia di bambino
Questo è quello che voglio...

Giro in tondo come in un cerchio,
posso vedere un'immagine più chiara
quando tocco il suolo, torno al punto di partenza
al mio posto e sono a casa...
sono a casa..."


Io la trovo stupenda...

Buona serata!

CollevEnt [:381]
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Inserito il - 26 aprile 2008 : 18:07:55  Mostra Profilo Invia a Narya un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ho trovato questo breve brano su un sito e mi è sembrato veramente stupendo..

IO SONO LA PORTA DELL'AMORE

""Ti ho detto che non importa quante volte
tu ti sia rifiutato d'entrare nel tempio,
basta che tu bussi e la porta ti sarà aperta. Ho detto:
"Chiedi e ti sarà dato" ma ti rifiuti di credermi;
credi che qualcuno stia contando i tuoi peccati,
i tuoi momenti di confusione e di ostinazione,
ma non è così:tu sei l'unico a contare. Io ti dico, fratello,
"Non contare più e non cercare altre scuse,
smetti di fingere che la porta sia chiusa:io sono qui sulla soglia,
prendi la mia mano, apriremo la porta e l'attraverseremo insieme.
"Io sono la porta dell'amore senza condizioni.
Quando l'avrai attraversata, lo sarai anche tu.""



Narya [:388]

*************************
Dietro boschi di corallo, dietro sospiri di amanti veri,
due rose gemelle non muoiono insieme.

Modificato da - Narya in data 26 aprile 2008 18:09:35
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Inserito il - 27 aprile 2008 : 16:57:09  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Silma Invia a Silma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
splendida....

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Inserito il - 13 maggio 2008 : 12:43:55  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Silma Invia a Silma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ed eccomi qui di nuovo, con una canzone che mi gira in testa da alcuni giorni...il che di per sé è significativo, visto quanto poco ascolto musica che non sia italiana. Riporto in calce una mia traduzione, si badi traduzione solo testuale senza badare all'adattarsi alla musica, per mancanza di tempo


Wind beneath my wings

Oh, oh, oh, oh, oh.
It must have been cold there in my shadow,
to never have sunlight on your face.
You were content to let me shine, that’s your way.
You always walked a step behind.

So I was the one with all the glory,
while you were the one with all the strength.
A beautiful face without a name for so long.
A beautiful smile to hide the pain.

Did you ever know that you’re my hero,
and everything I would like to be?
I can fly higher than a eagle,
‘cause you are the wind beneath my wings.

It might have appeared to go unnoticed,
but I’ve got it all here in my heart.
I want you to know I know the truth, of course I know it.
I would be nothing without you.

Did you ever know that you’re my hero?
You’re everything I wish I could be.
I could fly higher than an eagle,
‘cause you are the wind beneath my wings.

Did I ever tell you you’re my hero?
You’re everything, everything I wish I could be.
Oh, and I, I could fly higher than an eagle,
‘cause you are the wind beneath my wings,
‘cause you are the wind beneath my wings.

Oh, the wind beneath my wings.
You, you, you, you are the wind beneath my wings.
Fly, fly, fly away. You let me fly so high.
O, you, you, you, the wind beneath my wings.
Oh, you, you, you, the wind beneath my wings.

Fly, fly, fly high against the sky,
So high I almost touch the sky.
Thank you, thank you,
thank God for you, the wind beneath my wings.


Vento sotto le mie ali
Oh, oh, oh, oh, oh.
Deve aver fatto freddo lì nella mia ombra,
non avere mai la luce del sole in viso.
Eri contento di lasciare me splendere, è così che fai.
Tu camminavi sempre un passo indietro.

Così ero io quella con tutta la gloria,
mentre tutta la forza l'avevi tu.
Un volto bellissimo così a lungo senza un nome.
un sorriso bellissimo per nascondere il dolore.

Hai mai saputo che sei il mio eroe,
e tutto quel che mi piacerebbe essere?
Posso volare più in alto di un'aquila,
perché tu sei il vento sotto le mie ali.

Può essere sembrato passare inosservato,
ma ho conservato tutto qui nel mio cuore.
Voglio tu sappia che so la verità, certo la so.
Non sarei stata niente senza di te.

Hai mai saputo che sei il mio eroe?
Sei tutto quello che vorrei poter essere.
Oh, e io, io posso volare più in alto di un'aquila,
perché tu sei il vento sotto le mie ali,
perché tu sei il vento sotto le mie ali.

Oh, il vento sotto le mie ali.
Tu, tu, tu, tu sei il vento sotto le mie ali.
Vola, vola, vola via. Mi hai lasciata volare così in alto.
Oh, tu, tu, tu, il vento sotto le mie ali.
Oh, tu, tu, tu, il vento sotto le mie ali.

Vola, vola, vola alto contro il cielo,
così in alto quasi tocco il cielo.
Grazie, grazie,
grazie a Dio per te, il vento sotto le mie ali


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Inserito il - 13 maggio 2008 : 14:00:29  Mostra Profilo Invia a Narya un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Che bella..[:153][:153][:153]

Confesso che mi cimento nella nobile arte della scrittura a volte, ultimamente soprattutto, ma non sono mai soddisfatta, non so se riuscirò mai a scrivere cose che esprimano appieno le mie sensazioni... Mi lascio trasportare, senza fare correzioni, forse è per questo... O forse anche perché in realtà non ho mai davvero imparato a scrivere come si deve... Insomma mi sembra sempre che altri riescano a scrivere quello che vorrei aver scritto io.. Ma si capisce quello che intendo quando parlo? Mi sa che sto prendendo troppi antidolorifici x il torcicollo [:137]

Narya [:388]

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Inserito il - 13 maggio 2008 : 21:08:09  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Silma Invia a Silma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Si capisce si capisce prof [:-xx]

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Inserito il - 13 maggio 2008 : 21:46:32  Mostra Profilo  Invia a AmonSûl un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di AmonSûl Invia a AmonSûl un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Quoto appieno la Narya... (o la Neura... [:352])

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Tradotto Da: Vincenzo Daniele & Luciano Boccellino- www.targatona.it | Distribuito Da: Massimo Farieri - www.superdeejay.net | Powered By: Snitz Forums 2000 Version 3.4.03