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BiancaDama
Arbusto



515 Messaggi

Inserito il - 28 novembre 2003 : 14:30:53  Mostra Profilo Invia a BiancaDama un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
non lo so se faber credesse in dio, ma... se anche fosse (e secondo me lo è) mai lo avrebbe messo nei suoi pezzi...
Gli artisti sono bugiardi per definizione, è assoluta presunzione cercare di tirare fuori loro stessi da ciò che scrivono...
E allora alla fine questo è un bene neh... A chi importa che credesse o no in dio?
faber critica in modo feroce gli aspetti formali della religiosità, ma questo non ha/ potrebbe non avere nessun rapporto con le sue convinzioni più profonde.
Solo un appunto: barlog, "storia di un impiegato" è l'album politico per eccellenza... e parla di politica, di etica e di morale se vuoi.... ma non di religione, in quel pezzo cristo è un'icona, un simbolo, ma secondo me non c'entra con la fede vera...

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Lex
Germoglio



Borneo


208 Messaggi

Inserito il - 28 novembre 2003 : 14:48:49  Mostra Profilo  Invia a Lex un messaggio ICQ Invia a Lex un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
aspetteremno il nostro piccolo papa... che a Gianni Tassio, il vecchio amico di Fabrizio incontrato in via del Campo, aveva posto esattamente un quesito sulla fede di De André, ricevendo una risposta chiara sulle sue idee... e sulle sue "pose" da meledetto...
anche secondo me - come per BD e Narya [;)] - Faber criticava le convinzioni umane e non Dio...
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BiancaDama
Arbusto



515 Messaggi

Inserito il - 28 novembre 2003 : 21:19:33  Mostra Profilo Invia a BiancaDama un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
umh... barlog...me lo rispieghi il tuo ultimo commento?
Storia di un impiegato non è a tuo parere l'album più politicizzato? D'accordo, accetto la tua opinione, ma non stavamo parlando di questo.
Mi sfugge completamente il senso delle tue successive due righe (da "è strano... radicato")
per quel che riguarda il "ripeto"
- nessuno ha mai voluto dire che de andrè ha cantato dio. Io no di certo, e credo nemmeno narya. Parlava di uomini d'accordo, ma non è di questo che stavamo discutendo.
- il fatto che criticasse proprio gli aspetti più borghesi della religione (della religione ti prego della religione.... nemmeno il più rancoroso ateo potrebbe dire che dio ha degli aspetti borghesi! o meglio.... mi sembra una definizione quanto mai singolare...) non ti sembra un aspetto a sostegno della nostra tesi?
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AmonSûl
Sveltamente




Nowhere Land


4501 Messaggi

Inserito il - 01 dicembre 2003 : 00:35:39  Mostra Profilo  Invia a AmonSûl un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di AmonSûl Invia a AmonSûl un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Faber era un anarchico: non accettava nulla di preconfezionato, metteva tutto in discussione e formava un proprio pensiero, su giusto o sbagliato, bello o brutto, partendo spesso dall’inizio...
Anarchia: esistono molti modi ed esempi di anarchia, in campo politico soprattutto e di pensiero, campo filosofico... parlando specificatamente di “religione” è più difficile... C’è chi è anarchico in senso distruttivo... solo in quel senso... la criticità viene sostituita col rifiuto, l’avere uno sguardo oggettivo sostituito con il dare status di nemico a chi la pensa in modo diverso... Altri cercano di superare pregiudizi e giudizi, vagliando e rivedendo tutto per costruirsi il proprio percorso... e De Andrè è fra questi.
Percorso (parlando ora di religione) che è esclusivamente personale, nel loro caso... diverso da persona a persona... e sembra non ritenere possibile qualcosa di “universale” e quindi di necessariamente “organizzato”. Io ho una convinzione diversa in questo caso, ma mi sembra legittimo questo modo di pensare (e mi piacerebbe che la legittimazione fosse reciproca...) Il mondo è pieno di pseudo-anarchici religiosi... sono quelle persone che “creano” Dio a propria immagine e somiglianza... De Andrè è invece tra coloro che lo “cercano”... Secondo quanto dice (anche) il suo amico, lui crede, ma è indubbio che si sia sempre scagliato non contro il concetto di Dio, ma contro 1) la mediocrità delle persone che credono, la loro superficialità e arroganza... 2) l’ipocrisia di chi (ab)usa Dio per scopi personali, la sua indifferenza ed egoismo verso l’applicazione della sua fede, modi di agire propri della “borghesia”... d'accordo col Trio...
Per lui Cristo era un uomo che si era posto come esempio per gli altri, con il carisma per cambiare il mondo, un grande pensatore con idee rivoluzionarie, un “apritore di menti” (e “spingitore di apritori di menti”) per liberare l’uomo oppresso? Oppure Dio che si fa uomo, praticamente uguale a noi, per fare tutte quelle cose dette prima... e per elevare l’uomo a sé con quella cosa misteriosa e irrazionale che si chiama “grazia”? Solo lui (e Dio, obviously) lo sapeva...

_________
"Viviamo nel paese delle ombre... il sole brilla sempre altrove; oltre una curva della strada, oltre la cima della collina..." (Viaggio in Inghilterra) [:115]
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balrog
Rossosaggio




Ireland


2052 Messaggi

Inserito il - 01 dicembre 2003 : 10:03:33  Mostra Profilo Invia a balrog un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Vedi Amon a mio parere ciò che de Andrè ha cercato è stato l'Uomo e quando ha parlato di dio lo ha fatto come espressione dell'Uomo.
Dio a immagine dell'Uomo non il contrario.
Questo volevo dire con il post rivolto a te.

Per il resto ho risposto a un paio di "uhm" che sembravano o meglio erano dubitativi sulla mia affermazione di "religione immanente" dello stesso.

X BD : stavo solo commentando che in generale si vedano troppo spesso i lati "pubblici" della politica (come ad esempio considerare PIU' politicizzato un brano di STORIA DI UN IMPIEGATO che BOCCA DI ROSA)rispetto a quelli "privati".
E mi sembrava,correggimi se sbaglio,che proprio perchè "politico" questo album non potesse corroborare la mia tesi.
Io affermo invece che l'intera opera (e il pensiero) di De Andrè (e così di QUALSIASI persona del resto)e la sua vita sono un'espressione del suo punto di vista sull'Uomo e sulla società.
(In tal senso riportavo un testo di "politica di tutti i giorni" preso dalla mia memoria a caso).
E questa è politica.
Anche se spesso lo si dimentica.
Anzi come fa comodo a molti critici (dopo la sua morte)dimenticare,vedere cioè il poeta e dimenticare l'uomo come se questo in De Andrè fosse possibile,
Quindi che io prendessi un pezzo PROPRIO da quell'album ha solo valenza casuale e non causale come mi sembrava tu volessi indicare.

Per quel che riguarda "l'oscuro" tuo ultimo paragrafo (di cui non ho capito nulla): io volevo rispondere a Narya che lui vede l'Uomo dietro Dio (proprio l'esatto contrario di un credente)e critica le "contraddizioni umane" nella religione come critica le "contraddizioni umane" nella vita di tutti i giorni.

Se comunque vogliamo aprire un topic di ermeneutica dei testi di De Andrè direi che possiamo agevolmente farlo.

balrog

Modificato da - balrog in data 01 dicembre 2003 10:56:42
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Lex
Germoglio



Borneo


208 Messaggi

Inserito il - 01 dicembre 2003 : 18:12:18  Mostra Profilo  Invia a Lex un messaggio ICQ Invia a Lex un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
ciò che de Andrè ha cercato è stato l'Uomo e quando ha parlato di dio lo ha fatto come espressione dell'Uomo. Dio a immagine dell'Uomo non il contrario.

balrog, sei forse rimasto al Vecchio Testamento, nel quale è detto che Dio fece l'Uomo a sua immagine e somiglianza? nel Nuovo Testamento infatti, come recita anche il Credo, è Dio che si è fatto Uomo...

d'altronde quando ricordi Caravaggio, non sostieni che il pittore cercasse (e trovasse) il divino tra gli uomini più umili? questo infatti non è cercare l'uomo, che evidentemente è già sotto i nostri occhi e può assere abbietto quanto si vuole...

ed a questo proposito: è verissimo che i critici vedono il poeta e dimenticano l'uomo, ma perché stupirsene? è qualcosa che accade comunemente, non solo con De André...
l'arte è dopotutto un'astrazione, un passo dalla contingente esistenza di un uomo all'universalità:
vitae cursus brevis est, gloriae sempiternus.

siamo davvero interessati al fatto che Michelangelo potesse essere un pederasta? o Cellini un assassino? la cosa cambia in qualche misura la percezione che abbiamo dei loro capolavori? tale percezione sarebbe tanto diversa se ignorassimo la biografia dei loro autori? i bronzi di Riace sono meno "espressivi" se non ne conosciamo l'artefice?

Noi recepiamo il messaggio dell'artista dalla sua opera, ma dobbiamo forse trarre un qualche insegnamento pure dal fatto che Fabrizio fosse un inguaribile frequentatore di bagasce?
dobbiamo pensare che gli sfoghi che si concedeva fossero di natura politica? [:p]

Modificato da - Lex in data 01 dicembre 2003 18:21:31
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Rosie
Lebid toerin





2010 Messaggi

Inserito il - 01 dicembre 2003 : 19:48:51  Mostra Profilo Invia a Rosie un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Credo che De Andrè fosse Ateo, ateo convinto, che non credesse all'esistenza di Dio, ma solo dell'uomo, con la fiducia in grandi uomini (vedi:Cristo) c'è divinità in tutto questo... nel bene comune degli uomini elevato dalle bassezze di questi ultimi di tutti i giorni.

Ma non credo che credesse in un Dio... e forse non ci credeva per il motivo più semplice e forse stupido: se un Dio esistesse non permetterebbe alcune cose.

Secondo me, chi dice che credeva in Dio... lo dice perchè gli vuole talmente bene che non può credere altirmenti... cerchiamo sempre di trovare qualcosa in comune tra noi e chi ammiriamo...

Ma rimango dell'idea che De Andrè non credesse in Dio, nel senso più comune del termine. Credesse nell'uomo e nel bene che può fare.

..questo poi.. c'è chi lo chiama Dio, chi no...

Non credo che fosse neanche tanto coinvolto politicamente... De Andrè raccontava quel che vedeva come lo vedeva lui, a volte come narratore, a volte cinicamente, a volte coinvolto, molto, ma spessisismo assente, credo si sentisse cronista del mondo e facesse domande cattive al posto di chi non poteva falre...
Un ribelle anrachico con poca voglia di fare.. forse...[:p][:p][:p] (ed arrivarono un sacco di pietre ed insulti sulla Rosie[B)][B)][B)])
oppure un ricco svogliato con molto tempo libero...

Azzardando su quanto ho detto prima, forse De Andrè cantava per Dio, un Dio a cui lui non credeva, ma per sfizio provava a vedere se gli rispondeva...
[;)] ( a provare non si perde niente...eheheh)

Ultima ipotesi:l'ipotesi del "non importa"
Perchè una volta uscite dalla sua bocca le parole prendono il significato di chi le ascolta...

(lo so è importante anche il sapere l'origine.. ma qualcuno rimarrebbe scontento. Per questo io non vorrei mai conoscere un mio "idolo"... quindi : guai a voi se mi presentate Battiato!!!![:(!][:(!][:(!][:(!])


Nooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo questo è Dio!!!!
Dio crede in De Andrè!
(stavo scrivendo questo post, quando dalla strada arriva da una macchina e si ferma di fornte le porta ed a palla per tutta la via ora si sente "la canzone dell'Amor perduto"... la sentite? La sentite?!
E' un segno!!!!!!! Paaaa paaa papapapaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa)

Rosie[:118]

Modificato da - Rosie in data 01 dicembre 2003 19:53:56
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trilly
Laurelin




nell'isola che non c'è !


3022 Messaggi

Inserito il - 09 dicembre 2003 : 13:41:33  Mostra Profilo Invia a trilly un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
CI IMPEGNAMO

Ci impegnamo
noi e non gli altri
unicamente noi e non gli altri
ne' chi sta in alto ne' chi sta in basso
ne' chi crede ne' chi non crede

Ci impegnamo
senza pretendere che altri s'impegni con noi e per suo conto,
come noi e in altro modo

Ci impegnamo
senza giudicare chi non s'impegna
senza accusare chi non s'impegna
senza condannare chi non s'impegna
senza cercare perche' non s'impegna
senza disimpegnarsi perche' altri non s'impegna
Sappiamo di non poter nulla su alcuno ne' vogliamo forsar la manoad alcuno, devoti come siamo e come intendiamo rimanere al libero
movimenti di ogni spirito piu' che al successo di noi stessi o dei nostri convincimenti.
Il mondo si muove e noi ci muoviamo
si muta se noi ci mutiamo
si fa nuovo se alcuno si fa' nuova creatura
imbarbarisce se scateniamo la belva che e' in ognuno di noi
L'ordine nuovo incomincia se alcuno si sforza di divenire un uomo nuovo.

Ci impegnamo
perche'...
Noi sappiamo di preciso perche' c'impegnamo: ma non lo vogliamo sapere, almeno in questo primo momento, secondo un procedimento ragionato.

Ci impegnamo
perche' non potremmo non impegnarci

Ci impegnamo
per trovare un senso alla vita, a questa vita, alla nostra vita,
una ragione che non sia una delle tante ragioni che ben conosciamo
un utile che non sia una delle solite trappole generosamente offerte
ai giovani dalla gente pratica.

Si vive una volta sola e non vogliamo essere "giocati" in nome di nessun piccolo interesse
non ci interessa la carriera
non ci interessa il denaro
non ci interessa il successo ne' di noi stessi ne' delle nostre idee
non ci interessa passare alla storia. Abbiamo il cuore giovane e ci fa' paura il freddo della carta e dei marmi
non ci interessa ne' l'essere eroi ne' l'essere traditori, davanti agli uomini se ci costasse la fedelta' a noi stessi

Ci interessa
di perderci per qualche cosa o per qualcuno che rimarra' anche dopo che noi saremo passati e che costituisce la ragione del nostro ritrovarci

Ci interessa
di portare un destino eterno nel tempo
di sentirci responsabili di tutto e di tutti
di avviarci sia pure attraverso lunghi erramenti, verso l'amore, che ha diffuso un sorriso di poesia sovra ogni creatura

Ci impegnamo
non per riordinare il mondo
non per rifarlo
ma per amarlo

per amare
anche quello che non possiamo accettare
anche quello che non e' amabile
anche quello, che pare rifiutarsi all'amore
poiche' dietro ogni volto e sotto ogni cuore c'e', insieme a una grande sete d'amore, il volto e il cuore dell'Amore

Ci impegnamo
perche' noi crediamo all'Amore
la sola certezza che non teme confronti
la sola che basta per impegnarci perdutamente

(Primo Mazzolari)



Trilly


*<>*<>*<>*<>*<>*<>*<>*<>*<>*<>*<>*

Quando non hai voglia di parlare
certe volte capita
non ti va di fare domande
perche' conosci le risposte...
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AmonSûl
Sveltamente




Nowhere Land


4501 Messaggi

Inserito il - 10 dicembre 2003 : 00:23:09  Mostra Profilo  Invia a AmonSûl un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di AmonSûl Invia a AmonSûl un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Cacchio, Trilly (per ora mi viene in mente solo questo...)
penso che me la stamperò e la userò come memorandum... ^^

_________
"Viviamo nel paese delle ombre... il sole brilla sempre altrove; oltre una curva della strada, oltre la cima della collina..." (Viaggio in Inghilterra) [:115]
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Lex
Germoglio



Borneo


208 Messaggi

Inserito il - 01 gennaio 2004 : 16:43:47  Mostra Profilo  Invia a Lex un messaggio ICQ Invia a Lex un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

In quella parte del libro de la mia memoria, dinanzi a la quale poco si potrebbe leggere, si trova una rubrica la quale dice:
Incipit vita nova.

(Dante Alighieri)

SCIO ME NIHIL SCIRE
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Merry
Entino




Pepperland


1762 Messaggi

Inserito il - 02 gennaio 2004 : 18:06:05  Mostra Profilo Invia a Merry un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ho letto l'interessante discussione sulla "cristianità" di Fabrizio de André.
Io al massimo gli riconosco un po' di agnosticismo, il suo Gesù uomo tra gli uomini è evidente nella sua opera. Trovo che piaccia a molti cristiani perché riesce a ricordarci che gli insegnamenti rivoluzionari di Cristo sono per l'uomo su questa terra, qui ed ora, più che in vista di un premio od un castigo all'altro mondo.
"Laudate Hominem, così finisce "La Buona novella":
"No, non devo pensarti figlio di Dio
Ma figlio dell' uomo, fratello anche mio."

SI CHIAMAVA GESU' (Fabrizio de André)

Venuto da molto lontano
A convertire bestie e gente
Non si può dire non sia servito a niente
Perché prese la terra per mano
Vestito di sabbia e di bianco
Alcuni lo dissero santo
Per altri ebbe meno virtù
Si faceva chiamare Gesù.

Non intendo cantare la gloria
Né invocare la grazia o il perdono
Di chi penso non fu altri che un uomo
Come Dio passato alla storia
Ma inumano è pur sempre l'amore
Di chi rantola senza rancore
Perdonando con l'ultima voce
Chi lo uccide fra le braccia di una croce.

E per quelli che l'ebbero odiato
Nel Getzemani pianse l'addio
Come per chi l'adorò come Dio
Che gli disse sia sempre lodato
Per chi gli portò in dono alla fine
Una lacrima o una treccia di spine
Accettando ad estremo saluto
La preghiera e l'insulto e lo sputo.

E morì come tutti si muore
Come tutti cambiando colore
Non si può dire che sia servito a molto
Perché il male dalla terra non fu tolto.
Ebbe forse un po' troppe virtù
Ebbe un volto ed un nome: Gesù
Di Maria dicono fosse il figlio
Sulla croce sbiancò come un giglio.

***************************************

Grande Trilly, hai riportato a galla dalle nebbie della mia memoria la storia del gigante egoista. Bellissimo anche il brano di Primo Mazzolari. [:)]

Mitakuye oyasin!
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trilly
Laurelin




nell'isola che non c'è !


3022 Messaggi

Inserito il - 20 gennaio 2004 : 08:54:07  Mostra Profilo Invia a trilly un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
" La guardava di nuovo nel più franco incantamento.
Lei gli sorrise. Lui le prese le mani bianche fra le sue, le massaggio' un momento, completamente irretito di ardore, di desiderio e di inciampi, poi le riadagio' sul tavolo e disse: stia in pace! perche' non lo e? Si guardi è tutta un irraggiare di felicita'.

Rideva, con tutta la sua natura impertinente. Ma lei non voleva essere presa in giro, voleva che lui la amasse. E, pazza come era in quel momento, impacciata in quell'anima da sartucola che le era venuta insieme a quell'uomo, non poteva impedirsi dall'udire: stia tranquilla, io l'amo e la coccolo teneramente e la proteggo. Lei non voleva udire nient'altro. Perchè dunque lui non lo diceva?

Non lo diceva perchè non lo pensava. E se lei avesse saputo che non lo pensava, allora avrebbe domandato: Perchè non lo pensa? Perche' era questo che voleva: che lui la amasse, la coccolasse teneramente e la proteggesse. Tutta quell'adorazione che è l'amore reclamato dalle donne, lei la desiderava detta e pensata.

Voleva essere amata, e che cio' fosse affermato, ripetuto, con le parole che le erano gradite, e senza nulla domandare. Se le fosse stato dato di sentire quelle parole, allora sarebbe stata capace di ridirle dopo di lui, di entrare nell'eco dell'amore condiviso. Lei era capace di ripeterle, non di dirle per prima, perche' sperava ancora di sentirle. Insomma, quell'esigenza ardita e confusa dava la misura del suo sentimento e la prova che lui era così, stravagante, fiera, cavalleresco e romantico....."


(La conversazione amorosa di Alice Ferney, scrittrice francese)

Trilly


*<>*<>*<>*<>*<>*<>*<>*<>*<>*<>*<>*

E' vero solo cio' che si vede, quel che dicono non e' certo.
Chi alle dicerie presta fede mai del mondo sara' esperto

Modificato da - trilly in data 20 gennaio 2004 08:56:01
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Tathar
Ghianda




22 Messaggi

Inserito il - 20 gennaio 2004 : 13:26:35  Mostra Profilo Invia a Tathar un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
When You are Old

WHEN you are old and gray and full of sleep
And nodding by the fire, take down this book,
And slowly read, and dream of the soft look
Your eyes had once, and of their shadows deep;

How many loved your moments of glad grace,
And loved your beauty with love false or true;
But one man loved the pilgrim soul in you,
And loved the sorrows of your changing face.

And bending down beside the glowing bars,
Murmur, a little sadly, how love fled
And paced upon the mountains overhead,
And hid his face amid a crowd of stars.

(William Butler Yeats)


... ieri sera stavo camminando in paese, presa dai miei pensieri e preoccupazioni, e ad un certo punto ho visto una coppia che avanzava spingendo un passeggino: senza pensarci ho dato un'occhiata distratta al pargolo, e ho notato con sorpresa che la bimba stava guardando con quello che sembrava enorme interesse in alto.
Automaticamente ho alzato gli occhi a seguire il suo sguardo: stelle, stelle, stelle. Si vedevano come capita solo di rado, soprattutto qui in pianura.
Ecco cosa stava scrutando la piccolina. Molto più furba di me, evidentemente, che vagavo da un'ora guardando i miei piedi.



*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*

"Utùlie'n aure! Aiya Eldalie ar Atanàri, utùlie'n aure! Il giorno è venuto! Mirate, popolo degli Eldar e Padri degli Uomini, il giorno è venuto!"
"Auta i lòme! La notte sta per finire!"

"Una perfecta excusa para sentirnos alegres
Es saber que nuestro esfuerzo todavia es necesario
Que somos el fuego de una rica memoria
Que somos el agua de un rio incontenible
Que somos la promesa de una manana posible
Que somos la promesa de una manana posible"
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Elly
Arbusto



Myself


669 Messaggi

Inserito il - 22 gennaio 2004 : 22:36:04  Mostra Profilo Invia a Elly un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Sono andata alla ricerca di poesie stasera....

mi ha molto colpita questa....

Pista silenziosa

Sola nell’aria, pista silenziosa
suono della pioggia che viene giù a torrenti,
solo il suono della pioggia e polvere dappertutto
il forestiero è dolce e guarda
l’estraneo incalza oltre ogni latrina,
si ha timore del sogno e ogni parziale sogno
affonda nel vuoto del faticoso tempo,
e affonda furiosamente il tempo
nel sonno poter chiedere una sosta,
nella notte immaginare, chiedere sosta,
pioverà, tutti bagnati andremo come adesso
con questo odore di ferro e di acqua che entra nelle ossa
dappertutto preme l’onda in quello stato di trance
come sulla veranda la visione,
e non si spegne il corpo
come non dovesse mai spegnersi.
– È una bella serata gremita di uccelli
passeggio, c’è il mare, non ho nostalgia.
Solo aria, solo una bestia che tace, pioverà
senza attesa, tutti vivi come adesso.

( Giovanna Sicari )

Modificato da - Elly in data 22 gennaio 2004 22:36:46
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Elly
Arbusto



Myself


669 Messaggi

Inserito il - 23 gennaio 2004 : 08:12:06  Mostra Profilo Invia a Elly un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Per fare il ritratto di un uccello

Anzitutto dipingere una gabbia

con la porticina aperta

dipingere quindi

qualcosa di grazioso

qualcosa di semplice

qualcosa di bello

qualcosa di utile

per l'uccello

appoggiare poi il quadro ad un albero

in un giardino

in un bosco

o in una foresta

nascondersi dietro l'albero

silenziosi

immobili....

A volte l'uccello arriva presto

ma può anche impiegare degli anni

prima di decidersi

Non scoraggiarsi

attendere

attendere e se è il caso per anni

la rapidità o la lentezza dell'arrivo

non ha nessun rapporto

con la riuscita del quadro

Quando l'uccello arriva

se arriva

osservare il più profondo silenzio

aspettare che l'uccello entri nella gabbia

e quando è entrato

chiudere dolcemente la porta col pennello

poi

cancellare una dopo l'altra tutte le sbarre

avendo cura di non toccare nessuna piuma dell'uccello

Fare quindi il ritratto dell'albero

scegliendo il ramo più bello

per l'uccello

dipingere anche il verde fogliame e la frescura del vento

il pulviscolo del sole

e il fruscio delle bestie dell'erba nella calura estiva

e poi aspettare che l'uccello si decida a cantare

Se l'uccello non canta

è cattivo segno

segno che il quadro è sbagliato

ma se canta è buon segno

segno che voi potete firmare

Allora strappate con tanta dolcezza

una piuma all'uccello

e il vostro nome scrivete in un angolo del quadro.



Jaques Prevert
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Elly
Arbusto



Myself


669 Messaggi

Inserito il - 23 gennaio 2004 : 23:34:58  Mostra Profilo Invia a Elly un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
volevo inserirla in commenti poetici....non è una poesia...
eppure...lo è [;)]



Voltato l'angolo forse ancor si trova
Un ignoto portale o una strada nuova;
Spesso ho tirato oltre , ma chissà,
Finalmente il giorno giungerà,
E sarò condotto dalla fortuna
A est del Sole, a Ovest della Luna.




Modificato da - Elly in data 23 gennaio 2004 23:35:46
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balrog
Rossosaggio




Ireland


2052 Messaggi

Inserito il - 29 gennaio 2004 : 08:36:09  Mostra Profilo Invia a balrog un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Buongiorno amici miei,
ieri notte leggevo il finale del RING,come al solito con un velo di tristezza e posandolo ho sfiorato con le dita un altro libro tanto amato che si trova lì accanto.
Ho usato il "metodo Elly" (per chi non lo conoscesse aprire a caso e leggere)ed ecco cosa ne è scaturito.
Credo che (forse da presuntuoso) siano le parole di Frodo all'addio dai Porti Grigi.
O così voglio credere.



Fuori per campi e boschi
E oltre le mura ho viaggiato;
Salito su monti e colline
Ho guardato il mondo,sono sceso;
Per la via grande son tornato a casa,
Ed ecco,ho terminato.

Le foglie sono tutte morte a terra,
Ma la quercia le sue trattiene
Per ammucchiarle una ad una
E lasciarle graffiare e strisciare
Fuori sulla neve,
Quando le altre staranno a riposare.

Confuse e immobili le foglie morte,
Non più sbattute qua e là;
L'ultimo astro solitario è scomparso;
Appassiscono i fiori,
Ancora cerca e si tormenta il cuore
Ma i passi domandano "dove?"

Ah,quando mai al cuore dell'uomo
Fu meno che un tradimento
Lasciarsi alla deriva delle cose,
Cedere con grazia alla ragione,
E piegarsi e accettare la fine
D'un amore o d'una stagione?


Balrog




Modificato da - balrog in data 29 gennaio 2004 08:40:15
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trilly
Laurelin




nell'isola che non c'è !


3022 Messaggi

Inserito il - 04 febbraio 2004 : 16:41:25  Mostra Profilo Invia a trilly un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
[:57]

Incontro

Ah, quando sei lontano e nessuno
piu' nomina il tuo nome
quando ovunque mi rechi sento
cupo e gelido un vuoto

comincio a credere che tu sia solo un sogno
nato dalle brame della mia mente
e a questo sogno ho dato vita e nome
e in ultimo il tuo aspetto

ma quando poi ti vedo e posso
sentire ancora le tue forti parole
e posarti ancora il capo sulla spalla
ascoltare ancora il suono della tua voce

allora so che il resto e' solo notte,
malvagi sogni che presto scordero'
so che tu mi porti nella luce
e che in te dimorano la vita e il giorno


(K. Blixen)

Trilly


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E' vero solo cio' che si vede, quel che dicono non e' certo.
Chi alle dicerie presta fede mai del mondo sara' esperto
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Merry
Entino




Pepperland


1762 Messaggi

Inserito il - 05 febbraio 2004 : 16:37:17  Mostra Profilo Invia a Merry un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Cara Trilly, ogni promessa è debito!
Ecco quindi, dalla grandissima raccolta di F. J. Child, la ballata n° 113, che narra di creature di terra, di mare e di un essere di entrambi i mondi: la Grande Foca dell'isola Sule Skerry.

THE GREAT SILKIE OF SULE SKERRY

An eartly nourris sits and sings
And aye she sings, Ba, lily wean!
Little ken I thy bairnis father,
Far less the land that he staps in.

Then ane arose at her bed-fit,
An a grumly guest I'm sure was he:
"Here am I, thy bairnis father,
Although that I be not comelie.

I am a man, upon the lan,
An I am a silkie in the sea;
And when I'm far and far frae lan,
My dwelling is in Sule Skerrie."

"It was na weel", quo the maiden fair,
"It was na weel, indeed," quo she,
"That the Great Silkie from Sule Skerrie
Suld hae come and aught a bairn to me."

Now he has taen a purse of goud,
And he has pat it upo her knee,
Sayin, Gie to me my little young son,
An tak thee up thy nouris - fee.

An it sall come to pass on a simmer's day,
When the sin shines het on evera stane,
That I will tak my little young son,
An teach him for to swim the faem.

An thu sall marry a proud gunner,
An a proud gunner I'm sure he'll be,
An the very first schot that ere he schoots,
He'll schoot baith my young son and me.



Raccontino e semitraduzione
Una balia di terra siede cullando il suo bimbo, e canta: "Sù, buono, piccino! Sai, non so molto di tuo padre, egli vive in terre lontane..."
Si erge innanzi a lei un uomo possente dall'aria feroce: "Eccomi, sono il padre del tuo bimbo, anche se non certo attraente.
Sono uomo sulla terra e foca in mezzo al mare, e quando sto lontano da terra, la mia dimora è Sule Skerry.".
Disse la donna: "Non è stato un bene che la Grande Foca di Sule Skerry abbia avuto da me un figlio.".
Egli prese un sacchetto d'oro e glielo pose in grembo, dicendo: "Dammi mio figlio, e prendi il tuo compenso da balia.
Verrà un giorno d'estate, quando il sole spacca le pietre: porterò mio figlio in mezzo al mare per insegnargli a nuotare.
E tu sposerai un valoroso marinaio, un prode cannoniere, ed il primo colpo da lui sparato, mi ucciderà insieme a mio figlio.".

Struggente, vero?
Accarezzo il sogno di farla ascoltare un giorno a Luthien, per fargliela cantare. [:D]

"...ed ora apprendiamo che Re Dain è caduto, combattendo nella Valle..." (Gandalf)
Metamorfosi da un'adunanza.

Mitakuye oyasin!

Modificato da - Merry in data 05 febbraio 2004 16:55:39
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trilly
Laurelin




nell'isola che non c'è !


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Inserito il - 27 febbraio 2004 : 14:06:28  Mostra Profilo Invia a trilly un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
L'IMPRONTA

E tu ?
Entrando in casa di ogni sorta
nelle grigie
e nelle azzurre,
salendo per ripide scale,
in stanze inondate di luce,
porgendo l'orecchio agli accordi dei tasti
e rispondendo a tono alle domande,
dimmi
che impronta vi lasci ?

Un'impronta di quelle
che vengono deterse dal parquet,
di quelle che si guardano di sbieco,
oppure
una solida impronta invisibile
che rimane nel cuore per molti anni ?

(L. Martynov)

Trilly


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"Hana wa sakuraji,
hito wa bushi "
tra i fiori il ciliegio
tra gli uomini il Guerriero

Un brindisi al Samurai che e' in me ....

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trilly
Laurelin




nell'isola che non c'è !


3022 Messaggi

Inserito il - 04 marzo 2004 : 14:02:54  Mostra Profilo Invia a trilly un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
[:92][:61]

LA PRIMAVERA NON C'E' PIU'

Molto tempo prima
che ci gettassimo su petrolio, ferro e ammoniaca
c'era ogni anno
il tempo degli alberi che verdeggiavano irresistibili e violenti.

Noi tutti ricordiamo
i giorni piu' lunghi
il cielo piu' chiaro
l'aria mutata
della primavera destinata a venire

Ora leggiamo nei libri
di questa celebrata stagione
e pure da molto tempo
non sono piu' stati scorti sulle nostre citta'
i famosi stormi degli uccelli.

La gente ancora seduta nei treni e' la prima
a sorprendere la primavera
le pianure la mostrano
nell'antica chiarezza.
Certo negli alti spazi
sembrano passare tempeste
esse toccano soltanto
le nostre antenne


(Bertolt Brecht)

Trilly


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"Hana wa sakuraji,
hito wa bushi "
tra i fiori il ciliegio
tra gli uomini il Guerriero

Un brindisi al Samurai che e' in me ....

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balrog
Rossosaggio




Ireland


2052 Messaggi

Inserito il - 22 marzo 2004 : 12:06:23  Mostra Profilo Invia a balrog un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
In lode del mio eroe preferito e della sua e mia Rossana.

CIRANO


Venite pure avanti, voi con il naso corto, signori imbellettati, io più non vi sopporto,
infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio perchè con questa spada vi uccido quando voglio.

Venite pure avanti poeti sgangherati, inutili cantanti di giorni sciagurati,
buffoni che campate di versi senza forza avrete soldi e gloria, ma non avete scorza;
godetevi il successo, godete finchè dura, che il pubblico è ammaestrato e non vi fa paura
e andate chissà dove per non pagar le tasse col ghigno e l' ignoranza dei primi della classe.
Io sono solo un povero cadetto di Guascogna, però non la sopporto la gente che non sogna.
Gli orpelli? L'arrivismo? All' amo non abbocco e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!

Facciamola finita, venite tutti avanti nuovi protagonisti, politici rampanti,
venite portaborse, ruffiani e mezze calze, feroci conduttori di trasmissioni false
che avete spesso fatto del qualunquismo un arte, coraggio liberisti, buttate giù le carte
tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese in questo benedetto, assurdo bel paese.
Non me ne frega niente se anch' io sono sbagliato, spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato;
coi furbi e i prepotenti da sempre mi balocco e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!

Ma quando sono solo con questo naso al piede
che almeno di mezz' ora da sempre mi precede
si spegne la mia rabbia e ricordo con dolore
che a me è quasi proibito il sogno di un amore;
non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute,
per colpa o per destino le donne le ho perdute
e quando sento il peso d' essere sempre solo
mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo,
ma dentro di me sento che il grande amore esiste,
amo senza peccato, amo, ma sono triste
perchè Rossana è bella, siamo così diversi,
a parlarle non riesco: le parlerò coi versi, le parlerò coi versi...

Venite gente vuota, facciamola finita, voi preti che vendete a tutti un' altra vita;
se c'è, come voi dite, un Dio nell' infinito, guardatevi nel cuore, l' avete già tradito
e voi materialisti, col vostro chiodo fisso, che Dio è morto e l' uomo è solo in questo abisso,
le verità cercate per terra, da maiali, tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali;
tornate a casa nani, levatevi davanti, per la mia rabbia enorme mi servono giganti.
Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!

Io tocco i miei nemici col naso e con la spada,
ma in questa vita oggi non trovo più la strada.
Non voglio rassegnarmi ad essere cattivo,
tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo:
dev' esserci, lo sento, in terra o in cielo un posto
dove non soffriremo e tutto sarà giusto.
Non ridere, ti prego, di queste mie parole,
io sono solo un' ombra e tu, Rossana, il sole,
ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora
ed io non mi nascondo sotto la tua dimora
perchè oramai lo sento, non ho sofferto invano,
se mi ami come sono, per sempre tuo, per sempre tuo, per sempre tuo...Cirano.

bal

Modificato da - balrog in data 22 marzo 2004 12:10:40
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mallorysnow
Fuscello




430 Messaggi

Inserito il - 22 marzo 2004 : 16:59:42  Mostra Profilo Invia a mallorysnow un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Che bello Balrog... meraviglia

mallory
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Merry
Entino




Pepperland


1762 Messaggi

Inserito il - 26 marzo 2004 : 15:19:27  Mostra Profilo Invia a Merry un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Da "Minstresly, Ancient and Modern" di Motherwell, 1827
Un ragazzino sveglio contro un molesto falso cavaliere, che altri non è che il diavolo!
Ho messo il ritornello all'inizio, in corsivo, ma si ripete ad ogni battuta.

The Fause Knight upon the Road

"O whare are ye gaun?"
Quo the fause knicht upon the road:
"I'm gaun to the scule"
Quo the wee boy, and still he stude.

"What is that ye' ve upon your back?"
"Atweel it is my bukes"

"What is that ye' ve got in your arm?"
"Atweel it is my peit"

"Wha' s aucht they sheep?"
"They are mine and my mither's"

"How monie o them are mine?"
"A' they that hae blue tails"

"I wiss ye were on yon tree"
"And a gude ladder under me"

"And the ladder for to break"
"And you for to fa down"

"I wiss ye were in yon sie"
"And a gude bottom under me"

"And the bottom for to break"
"And ye to be drowned"

Traduzione
"Dove vai?" Chiese il falso cavaliere sulla strada. "Vado a scuola", rispose il ragazzino, e lì stette.
"Cos' hai alle tue spalle?" - "I miei libri"
"Cos'hai sotto il braccio?" - "Il mio pezzo di legno" (per accendere il fuoco)
"Di chi sono quelle pecore?" - "Sono mie e di mia madre."
"E quante sono mie?" - "Tutte quelle con la coda blu."
"Vorrei che tu fossi in cima all'albero" - "Ed una buona scala sotto di me."
"E si rompa la scala." - "E sii tu a cadere"
"Vorrei che tu fossi in mezzo al mare" - "Ed un buon fondo (di barca) sotto di me."
"E si rompa il fondo" - "E sii tu ad affogare."

"...ed ora apprendiamo che Re Dain è caduto, combattendo nella Valle..." (Gandalf)
Metamorfosi da un'adunanza.

Mitakuye oyasin!

Modificato da - Merry in data 26 marzo 2004 15:21:17
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Mitsui
Germoglio



Nepal


169 Messaggi

Inserito il - 26 marzo 2004 : 23:13:43  Mostra Profilo  Invia a Mitsui un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Mitsui Invia a Mitsui un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Non c'entra nulla con quello che è stato detto prima... Ma è bello che questo topic sia un puot pourri di emozioni... Se vi sembra troppo lunga... dateci un occhio, non consideratela banale...

A Change Of Seasons

[I. The Crimson Sunrise]

[Instrumental]

[II. Innocence]

I remember a time
My frail, virgin mind
Watched the crimson sunrise
Imagined what it might find
Life was filled with wonder
I felt the warm wind blow
I must explore the boundaries
Transcend the depth of winter's snow

Innocence caressing me
I never felt so young before
There was so much life in me
Still I longed to search for more

But those days are gone now
Changed like a leaf on a tree
Blown away forever
Into the cool autumn breeze
The snow has now fallen
And my sun's not so bright
I struggle to hold on
With the last of my might

In my den of inequity
Viciousness and subtlety
Struggle to ease the pain
Struggle to find the same

Ignorance surrounding me
I've never been so filled with fear
All my life's been drained from me
The end is drawing near...

[III. Carpe Diem]

"Carpe diem
Seize the day"

I'll always remember
The chill of November
The news of the fall
The sounds in the hall
The clock on the wall
Ticking away
"Seize the Day"
I heard him say
Life will not always be this way
Look around
Hear the sounds
Cherish your life
While you're still around

("Gather ye rosebuds while ye may)
(Old Time is still a-flying;)
(And this same flower that smiles today)
(Tomorrow will be dying")

We can learn
From the past
But those days
Are gone
We can hope
For the future
But there might not be one

The words stuck in my mind
Alive from what I've learned
I have to seize the day
To home I returned

Preparing for her flight
I held with all my might
Fearing my deepest fright
She walked into the night
She turned for one last look
She looked me in the eye
I said, "I Love You...
Good-bye"

("It's the most awful thing you'll ever hear")
("If you're lying to me...")
("Oh, you dearly love her")
("...just have to leave...)
(All our lives")
("Seize the day!")
("Something happened")
("Gather ye rosebuds while ye may")
("She was killed")

[IV. The Darkest Of Winters]

[Instrumental]

[V. Another World]

So far or so it seems
All is lost
With nothing fulfilled
Off the pages and the
T.V. screen
Another world
Where nothing's true

Tripping through
The life fantastic
Lose a step
And never get up
Left alone
With a cold blank stare
I feel like giving up

I was blinded by a paradise
Utopia high in the sky
A dream that only drowned me
Deep in sorrow, wondering why

Oh come let us adore him
Abuse and then ignore him
No matter what
Don't let him be
Let's feed upon his misery
Then string him up for all the world to see

I'm sick of all
Your hypocrites
Holding me at bay
And I don't need
Your sympathy
To get me through the day

SEASONS CHANGE, SO CAN I
Hold on Boy
No time to cry
Untie these strings
I'm climbing down
I won't let them push me away

Oh come let us adore him
Abuse and then ignore him
No matter what
Don't let him be
Let's feed upon
His misery
Now it's time for them
To deal with me

[VI. The Inevitable Summer]

[Instrumental]

[VII. The Crimson Sunset]

I'm much wiser now
A lifetime of memories
Run though my head
They taught me how
For better or worse
Alive or dead
I realize
There's no turning back
Life goes on
The offbeaten track

I sit down with my son
Set to see the Crimson Sunset
(Gather ye rosebuds while ye may)
Many years have come and gone
I've lived my life, but now must move on
(Gather ye rosebuds while ye may)
He's my only one
Now that my time has come
Now that my life is done
We look into the sun
"Seize the day
And don't you cry
Now it's time
To say good-bye
Even though
I'll be gone
I will live on
Live on"

(Credo questo sarà il mio ultimo post... In fondo, il Forum è solo un'entità astratta. Le persone che lo formano sono vere... Rimangono, e vivono... Fanno parte di noi. Ma in fondo, il Forum non è mai stato vivo. Me ne vado da qui.. Ma credo rimarrò in zona... Un saluto affettuoso a tutti...)

[img]http://www.alaskahedgehogs.com/hedgie.jpg[/img]

Do, or do not. There is not try.

"L'unica alternativa all'intelligenza è il silenzio"
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Tradotto Da: Vincenzo Daniele & Luciano Boccellino- www.targatona.it | Distribuito Da: Massimo Farieri - www.superdeejay.net | Powered By: Snitz Forums 2000 Version 3.4.03