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Autore Discussione
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trilly
Laurelin




nell'isola che non c'è !


3022 Messaggi

Inserito il - 21 ottobre 2004 : 13:08:37  Mostra Profilo Invia a trilly un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
x Gandy.... tranquy avevo capito [:D][:D]

x Balrog
cibo-gola-sesso [:o)]= beni primari
ora capisco perche' i cuochi ed i gourmet sono nei sondaggi quelli piu' "ricercati"
[:)]


Trilly

* ^ * ^ * ^ * ^ *
Carpe diem quam minimum credula postero.
Cogli il giorno e nel domani credi il meno possibile
Orazio
______________________
quando il Bal scrive la firma tutto in maiuscolo...
mi devo preoccupare !!
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balrog
Rossosaggio




Ireland


2052 Messaggi

Inserito il - 21 ottobre 2004 : 14:28:22  Mostra Profilo Invia a balrog un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
II PARTE

Tutto sta nel considerare QUANTO questo costo incida sfavorevolmente (o favorevolmente)sulla "vita e/o morte" di un prodotto.

Vendere la toma piemontese a 100 euro al Kilo alla fine ne determina inevitabilmente la morte.

La frase più usata nel forum del Gambero è oggi come oggi "la qualità costa".
Ed è a mio parere corretto.
ma non al limite di inficiare la vita stessa del prodotto perchè in tal caso la qualità uccide se stessa.


Un altro aspetto della questione è che spesso i gourmet sono visti come degli "eccentrici spendaccioni" facenti parte di un elite.
E vero che una parte di essi "desiderano" far parte di una elite (o credono di farne parte),una specie di "noi pochi,noi felici pochi,noi manipolo di fratelli" ma questo come ho fatto notare nel forum del Gambero è un modo per far morire proprio ciò che desiderano tenere in vita.
Non è chiudendo le porte che si salvaguarda un bene ma rendendolo fruibile per il maggior numero possibile di persone.

Qui non si tratta ,come ha scritto qualcuno nell'altro forum,di far bere Chateau petrus (vino da 1000 euro a bottiglia) a tutti ma di insegnare a bere "meglio" ,cioè insegnare a bere bottiglie da 15 euro invece del tavernello a 1 euro...

Lo steccato del "noi bravi e buoni custodi" e loro "cattivi e brutti barbari" deve essere superato per il bene di ambedue le parti (devo dire di più per i gourmet che hanno molto di più da perdere).

E questo vale anche per la ristorazione.

Se i ristoranti dove si amngia bene chiudono per mancanza di coperti non è un bene per alcuno.

Il concetto poi espresso da Gandalf sul fatto che la cucina della nonna sia in qualche modo "meglio" di una cucina di chef professionista non ha in se alcuna ragion d'essere.

Mia madre non aveva una "cultura gastronomica e men che meno mia nonna.
Non sapeva cosa fosse un Bagosss e non si sognava nemmeno di considerare la possibilità di abbinare che so il miele con il formaggio o una composta di pomodoro .
Cucinava andando al mercato scegliendo "un " formaggio che piaceva alla famiglia o che lei conosceva come territoriale.
Oltre ciò non andava o solo pochi andavano.
Certo che anche questo è cultura gastronomica e io non lo nego certo.
Ma non per questo ampliare ,come è successo in Italia,i propri orizzonti ad altri modi di cucinare,con ingredienti diversi,con tecniche diverse,è solo un miglioramento e non un fatto deleterio.

(Tanto per fare un esempio lo chef Nadia santini del ristorante IL PESCATORE a canneto sull'Oglio,uno dei più grandi cuochi italiani in assoluto,afferma di cucinare con le ricette imparate dalla madre e rivisitate).

(per esempio può aiutare un gruppo di ignari forumisti di avvelenarsi con un 2vecchia cantina" alias un bottiglione di 5 litri di Chianti (sic !!!) a quanto ?? ...5 euro ???...forse meno...)

Es. Un contadino può fare un vino buono con le conoscenze che ha...ma a maggior ragione può fare un vino MIGLIORE con l'aiuto di un enologo (magari studiando lui stesso).

Tutto sta che la cultura gastronomica (così come QUALSIASI TIPO di cultura) la si fa per gradi e lentamente e costa tempo ,soldi e fatica.

Capisco perfettamente altresi il concetto portato avanti da Trilly quando dice che uno che "non ne ha" non può farsi tale cultura e questo è profondamente ingiusto come è ingiusta questo tipo di società.
In questo come in campi molto più importanti.

E' ingiusto che le persone non possano andare a un'opera lirica perchè costa una cifra spropositata e via discorrendo.

Bisogna fare in modo che questa sperequazione sia se non eliminata lalmeno attenuatea e i mezzi ci sono se si vuole davvero farlo.

Questa è la vera sfida in fin dei conti.


Balrog


P.S.Che questo sia un problema molto reale lo dimostra il fatto che la Guid gastronomica del Gambero rosso ha inserito con risalto i posti ove si può mangiare "bene" al di sotto dei 30 euro.


P.P.S. Ad Amon rispondo solo con le parole da lui stesso usate quando lo ho portato a fare un piccolo asaggio di "buona" cucina da un cuoco che tutti voi avete conosciuto in un giorno di settembre venendo a trovarmi a Bologna per un concerto di Lolli:
"E' una delle cose più buone che io abbia mai mangiato".
Disse.


Modificato da - balrog in data 21 ottobre 2004 14:36:45
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Merry
Entino




Pepperland


1762 Messaggi

Inserito il - 21 ottobre 2004 : 15:19:40  Mostra Profilo Invia a Merry un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Il voler far parte di una élite economica e culturale è sbagliato per tutto ciò che è bello e buono, e dovrebbe essere patrimonio di tutti.

Per quanto riguarda la cucina, io credo di capire ciò che dice Gandalf, che non mi sembra andare in direzione contraria al Balrog.
Mia nonna sapeva fare i malloreddus ed i dolcetti sardi a mano, aveva una grande pazienza, le venne insegnato dalla bisnonna, e la cosa andava avanti da chissà quante generazioni. Era una brava cuoca, ma non una cuoca professionista.
Quando si mangiava da lei si poteva benissimo risparmiare sul negozio di prodotti tipici. Diciamo pure che faceva cultura e non lo sapeva, molto probabilmente "Il Gambero Rosso" lo ha sentito solo in riferimento alla favola di Pinocchio.

Chiunque e dovunque si sia trovato a mangiare "tipico" con esperienze simili ha assaporato la cultura della cucina, e questo non c'è barba di espertone con "titolo davvero impressionante" da rivista patinata che lo può negare.

Sono stati Alex the Ruler e sua sorella ad arricchire la nostra cultura sulla pasticceria partenopea. Balrog, porta avanti la tua battaglia per noialtri profani, ché mi sa che c'è gente che s'ingrassa non di cibo, pardon di cucina, ma di tanta, tanta aria, fritta e non. [:)]

"...ed ora apprendiamo che Re Dain è caduto, combattendo nella Valle..." (Gandalf)
Metamorfosi da un'adunanza.

Mitakuye oyasin!
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Rosie
Lebid toerin





2010 Messaggi

Inserito il - 21 ottobre 2004 : 16:01:40  Mostra Profilo Invia a Rosie un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Beh, ormai tutto ciò che può essere pagato, si fa pagare caro... ed aggiungo che se viene pagato, allora ci sono i soldi per pagarlo.
Se ci sono ristoranti da 100 euri a cranio c'è anche chi se li può pagare, ed indubbiamente avrà una qualità diversa (senz'altro non credo migliore) di un altro posto... ad esempio, a casa mia sono certa che di qualità e pulizia, siamo lì, certo, i piatti me li lavo da sola e non vedrò il vesuvio di sfondo.. questo per giustificare i 100 eurini gettati al vento...
Che poi, sono più gettati al vento quelli o 100 euri di braccialettino con i strasse? Questione di gusti.

Il salone del gusto per tutti c'è, ed è di estate in ogni sagra del paese...[;)] siamo sommersi da feste paesane, ed il motivo senz'altro c'è...

Quando non ci sarano più i soldini per pagare, allora scenderanno anche i prezzi...

Non sono prorpiamente d'accordo col Balrog, anche se difendo la cucina di qualità, nel senso di cucina buona... voglio dire, una cucina di qualità deve avere al primo posto il cibo di qualità, e non deve esser propriamente "raro";
Ritengo "polenta e soppressa" uno dei migliori ed inarrivabili piatti di questa terra![:p][:p]
(se poi ci mettiano un rosso fermo bello carico...[:o)])

P.s. Balrog, lo fa per educazione, lo disse anche del mio cavolo cotto...[;)][:o)]

"Ma è nel carattere della mia gente di meno di quel che pensiamo, temiamo di dire troppo. Quando uno scherzo è fuori posto ci defrauda della parole giuste..."
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balrog
Rossosaggio




Ireland


2052 Messaggi

Inserito il - 21 ottobre 2004 : 16:48:13  Mostra Profilo Invia a balrog un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Non lo ha detto nessuno infatti...come ho avuto modo di dire sopra è una questione personale e quindi opinabile.

E meno corretta e forse più pretenziosa la tua seguente affermazione :

"E bada che la cultura culinaria si basa sull'esperienza, per gran parte, e su pochi concetti fondamentali. Il resto sono fronzoli, abbinamenti azzardati, esperimenti di cui sinceramente io posso fare a meno soprattutto se ciò comporta un aumento di prezzo sconsiderato"

hai tu la capacità tecnica di parlare di cucina con uno chef professionista di alto livello, di definirne le qualità intrinseche nonchè la carriera e quant'altro DIMOSTRARGLI che quello che lui fa sia inferiore o per qualche verso non qualitativamente all'altezza di una "buona" cucina ??

Se si mi complimento con te, io ne bazzico da trent'anni e ho parlato e sono andato nelle cucine di molti ma non sono in grado.

Alla fine mi limito ad andare dove penso che il rapporto qualità/prezzo o come si dice oggi sensazione/prezzo sia per me acettabile.

Se l'affermazione è solo una presa di posizione di principio mi limito a prenderne atto come appunto un tuo pensiero non suffragato che da proprie sensazioni.
Permettimi solo di dire che detta così non ha molto peso in senso più generale.

Vorrei infine porre l'accenno su un lato non ancora discusso.
I ristoranti di medio/alto livello fanno della ricerca di prodotti di qualità una bandiera e quindi concorrono a salvaguardare (ovviamente con i soldi dei clienti) la tipicità di prodotti che altrimenti sarebbero andati inesorabilmente persi.

balrog

P.S.Ad esempio sai cosa sia la "cucina molecolare" e quali conoscenze essa comporti?...io ho visto come viene utilizzato uno dei separatori per questo tipo di cucina e ti assicuro che è una cosa veramente complicata.

P.P.S. Non ti dico questo per metterti in difficoltà ma solo per considerare il pericolo di troppa generalizazione.

Come dire: "la so fare anch'io la O di Giotto".


VVVVVVVVVVVVVVVV

X Rosie: urca !!! non avevo capito sul momento la tua ultima frase ma poi...lampo di comprensione !!!
Non lo porto più da nessuna parte !!!

X Rosie: non è questione che "deve" essere rara,è che la qualità oggi è rara e come tu sai bene la soppressa veneta vera è ormai praticamente introvabile e costa cifre da capogiro....
...a proposito!!!....se poi tu avessi un fornitore (e magari a prezzi accessibili) fammelo sapere subito che gli faccio subito un ordine...e sarete tutti invitati !!!!
La soppressa (dopo la manna) è una benedizione divina.

vvvvvvvvvvvvvvvvvvvv

Modificato da - balrog in data 21 ottobre 2004 17:06:53
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trilly
Laurelin




nell'isola che non c'è !


3022 Messaggi

Inserito il - 21 ottobre 2004 : 17:03:26  Mostra Profilo Invia a trilly un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
domani ti rispondo Balrog [:D] questa sera non ci sto con la testa e ho mal di schiena onde per cui... pero' ti posso anticipare che ho visto Vissani (in tv logicamente) fare dei piatti che ....
lasciam perdere...

dico solo che se si ha l'accortezza di acquistare degli alimenti "mirati" e soprattutto di stagione senza andare a prendere le primizie o cose assurde che arrivano dall'estero.

Polenta e spezzatino della mia mamma e poi tramandato a me.... sfido anche Vissani....[:p][:p]

Trilly

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Rosie
Lebid toerin





2010 Messaggi

Inserito il - 21 ottobre 2004 : 18:21:14  Mostra Profilo Invia a Rosie un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
A parte che il MIO cavolo, dell'orto, con aceto di mele del trentino, cotto con la ricetta della Rosie, è senz'altro da definire di alta cucina: ingredienti ricercati, cibo povero...[:D]

Dissento infatti principalemtne su questo...i piatti tradizionali di ogni posto, casualmente sono sempre i piatti della cucina povera, in questo senso, se un ristorante di lusso Torinese mi fa la Pajata, con gli ingredienti tipici del Lazio, dell'allevatore e scuoiatore romano, mi sembra quasi scontato che costi molto... ma il motivo per cui il ristorante romano mi dovrebbe servire una Pajata di 40 euro, mi sfugge totalmente... visto che sui colli te la danno fresca di giornata a 10...

Quando parlo con i clienti non posso consigliare i ristoranti in base al costo del menu, anche se è questo che loro chiedono...[:D] quindi mi invento dei surrogati onomatopeici:
"caratteristico"
"tradizionale"
"elegante"
"ricercato"
"tradizionale-ricercato"

rigorosamente in ordine di costo... tutti mi intendono benissimo...

Credo Bal, che Gandalf intenda quei ristoranti di lusso, che di lusso hanno solo tanta fantasia, che comprendono l'85% dei ristoranti di alto livello.
Ci sono anche quelli che dici tu, quelli veramente di alta qualità, ma cosa si paga in quelli? Solo il cibo? No... la ricerca, le ricette, la pubblicità, l'arredamento, le rarità, gli strumenti, il tempo (che richiedono certe ricette anzichè altre)l'elite (alcuni ristoranti possono permettersi 3 tavoli per sala... non tutti...^^)
In questo senso, se Narya prendesse qualche ricetta particolare e la seguisse con ingredienti freschi, serviti in piatti Ikea cubicolari, nel loro salottino a lume di candela, Gandalf avrebbe lo stesso risultato![;)]
Certo che... questo se Narya non lavorasse ed avesse tempo di imparare a cucinare quel piatto, di andare al mercato all'alba, voglia di seguire la ricetta, comprare i piatti cubicolari (che non userai mai più) e mettersi in ghingheri dopo 8 ore di tour de Force!

Per questo, paghiamo gli altri![:o)][;)][:D]

...infatti qui il problema è quando ti sbattono del baccalà su un piatto anni 60 in una bettola... e ti dicono che è rustico...
mavaaaaaaaaaaa[:o)]

"Ma è nel carattere della mia gente di meno di quel che pensiamo, temiamo di dire troppo. Quando uno scherzo è fuori posto ci defrauda della parole giuste..."

Modificato da - Rosie in data 21 ottobre 2004 18:23:13
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Eärendil
Albero



Polentonia


964 Messaggi

Inserito il - 21 ottobre 2004 : 18:45:34  Mostra Profilo Invia a Eärendil un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Io credo che il grosso problema della ristorazione di medio alto livello (parlo di prezzi)è che di fronte a una piccola percentuale di seri professionisti dove il rapporto qualità/prezzo è più che accettabile e giustificato (per me anche 100 euro può essere giustificato se ciò che avrò di fronte sarà indimenticabile e arricchirà la mia cultura non solo culinaria), esiste una stragrande maggioranza di gestori che pensano solo al profitto e sfruttano fattori estranei alla cucina per alzare i prezzi (vedi posizione del locale, fama, tipo di frequentazione, arredamento, pubblicità etc etc).

Poi c'e' una questione legata a cosa uno si aspetta dall'andare al ristorante: c'e' chi va solo per passare una serata con amici (allora va bene anche la infima pizzeria), chi vuol far colpo sulla tipa (allora vada il ristorante modaiolo dove spendi una barcata di soldi e ti danno la pasta stracotta o il pesce del quaternario- tanto l'importante è il dopo-cena ^^) chi vuole farsi una sana mangiata di cibi gustosi (e qui va bene una di quelle vecchie trattorie casalinghe dove spesso si spende poco) e chi invece pretende qualcosa di più; in genere quest'ultima categoria di persone ha una cultura culinaria sviluppata, un palato in grado di cogliere le "sfumature" di una pietanza, e non solo di riempirsi lo stomaco con qualcosa di saporito.
E' chiaro che per queste persone può essere un vero hobby quello di dedicare una serata a un ristorante che ti offre un tipo di pietanza o di cucina particolare, servita in un ambiente adatto e con i giusti crismi (per non parlare poi dell'universo legato ai vini).
A questo punto l'aspetto economico per queste persone passa in secondo piano, visto che per loro non si tratta più semplicemente di utilizzare il ristorante come "posto per mangiare bene", ma come vero e proprio mezzo per accrescere la propria cultura culinaria e non.
E come si sa spesso per acculturarsi non si bada a spese.

Alla luce di tutto ciò il discorso non può e non deve essere generalizzato e in questo appoggio in toto quanto dice il Balrog sulla questione, ma rispetto anche il punto di vista di Gandalf, essendo molto spesso anch'io invogliato a scegliere trattorie dove si mangia bene e saporito(casalingo), piuttosto che luoghi magari più sofisticati (soprattutto se vado a scatola chiusa).

Ezechiele 25:17..:Il cammino dell'uomo timorato e'minacciato da ogni parte dalle iniquita' degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome ......

Modificato da - Eärendil in data 21 ottobre 2004 18:48:12
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AmonSûl
Sveltamente




Nowhere Land


4501 Messaggi

Inserito il - 21 ottobre 2004 : 18:50:29  Mostra Profilo  Invia a AmonSûl un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di AmonSûl Invia a AmonSûl un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
il rapporto qualità-prezzo è qualcosa di molto soggettivo...
ieri sera in tawerna stavo sorseggiando del buon Sassicaia con un tagliere di salumi (tra cui dell'ottima soppressa veneta ^^) assieme ad un amico... e tutto gratis!!! [:D][:D]
posso capire e giustificare il rapporto qualità-prezzo, non il rapporto rarità-prezzo... che porta sempre ad assurdità...

è giusto educarsi a bere del buon vino, che fa meno male del Tavernello... ma perchè alla Coop lo paghi 8 euro e al ristorante sciccoso 25? Marche diverse? No... spesso è la stessa...
E se fossero marche diverse e solo un sopraffino sommelier ne sentisse la differenza? Ritengo sempre assurdo che quella impercettibile (per me) differenza costi 17 euro in più... Forse perchè non riesco a cogliere le differenze...

ok, il cibo è arte... e come per l'arte il piacere e la bellezza sono qualcosa da ricercare... una somma di molte variabili... l'ambiente, i colori, i profumi, i suoni, la fantasia... ma si rischia di cadere nell'esagerazione, dopo un certo livello...

c'è un solo cuoco al mondo che sa preparare gli involtini di lingua alla marmellata di cozze e fragole... chissà quanto costa andare a mangiarli... [xx(][xx(]

per adesso preferisco gustarmi i cibi cercando di adattarmi ad essi... prima ancora di raffinarli per farli corrispondere alle mie esigenze...
un sublime piatto di uno chef a Bologna, un sapiente mix di cavolo cappuccio e ingredienti segreti possono dare un grande piacere... diversi ma alla pari... per questo sapendo che questo piacere si può ottenere anche senza svenarsi di solito vado a mangiare alla festa degli alpini ^^


---
vorrei però che mi spiegassi, Ear, la composizione di quei 100 euro... il costo della materia prima? Il tempo di preparazione? L'ammortamento del locale? L'elettricità e il gas? Perchè se è tutto come premio per il cuoco allora vorrei sapere chi lo stabilisce...

anche perchè se avessi l'hobby dei cibi ad alto livello come dici tu, dovrei andare sul presto al ristorante... prendere metà porzione ad alto livello... e poi tornare a casa a finire di cenare...[:p]

ma vogliamo parlare anche di quelli che al Nautilus (discoteca vicino alla Malpensa) si portano il bottiglione da due litri e se lo sbevazzano nel parcheggio per non pagare le consumazioni all'interno?
ma anche no, forse il salto è troppo lungo ^____^


V V V
x il mezz'elfo ciucco... ^^
a parte che io (come ho scritto) intendevo la differenza tra un buon vino (docg o quant'altro) comprato al supermercato e un buon vino, dello stesso tipo ma di marca differente preso al ristorante...
per quanto riguarda i cuochi Picasso quanto tu dici mi conferma nel mio convincimento che ci sia troppa sopravvalutazione... tenendo le stesse proporzioni in campo pittorico dovrei dedurne che dovremmo avere in italia anche due o tremila Picasso che incredibilmente restano sconosciuti...
Eppure io posso comprare dei quadri che reputo davvero belli non sempre pagandoli 15 volte un quadro di un pittore locale che lo fa per diletto... ma non entriamo nel discorso che poi anche qui ci sono i critici e gli intenditori e non se ne esce... ^^

_________
ore infinite come costellazioni e onde... spietate come gli occhi della memoria
altra memoria e non basta ancora... cose svanite, facce...
e poi il futuro... [:115]

Modificato da - AmonSûl in data 22 ottobre 2004 09:26:32
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Eärendil
Albero



Polentonia


964 Messaggi

Inserito il - 22 ottobre 2004 : 02:01:41  Mostra Profilo Invia a Eärendil un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
amon, se non riesci a coglierne le differenze la mancanza è solo tua, non puoi lamentarti con i produttori di vino. E' come dire che trovi assurda la differenza di prezzo tra una Ferrari Gto e una Duna (più o meno è la stessa differenza che passa tra il da te citato Sassicaia e il Tavernello.), perchè non te ne intendi di automobili e non ti interessa intendertene.
Il discorso dei prezzi gonfiati dei vini ai ristoranti è diverso, e sono in parte d'accordo con te; a volte trovi i prezzi quadruplicati rispetto al valore commerciale della bottiglia, cosa che ritengo assurda visto che spesso sono vini facilmente trovabili in commercio.

Per quanto riguarda il discorso dei 100 euro, ti sei risposto da solo dicendo che il cibo è un arte; pensi che il valore di un Picasso derivi solo dalla materia prima impiegata(tela pennelli e tempere) ? Non mi pare che il discorso che fai sia molto logico. Su chi stabilisce il valore di un cuoco chiedi al Balrog, che sicuramente ti saprà dare una risposta esauriente.



Ezechiele 25:17..:Il cammino dell'uomo timorato e'minacciato da ogni parte dalle iniquita' degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome ......
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trilly
Laurelin




nell'isola che non c'è !


3022 Messaggi

Inserito il - 22 ottobre 2004 : 10:08:04  Mostra Profilo Invia a trilly un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Questa mattina ho avuto un incontro "molto fortuito"...

Ero in bus seduta accanto a due distinti signori che provenivano dalla Sardegna, si stavano recando al Salone del Gusto e mi hanno chiesto appunto delle informazioni come raggiungerlo.....

Eh eh non mi e' parso vero e tra un'informazione e l'altra ho scoperto che uno era un produttore di pecorino e l'altro un ristoratore... cosi' chiacchierando e' venuto fuori che le difficolta' del settore sono sempre maggiori sia per uno che per l'altro, incide soprattutto la poca disponibilita' "monetaria" ed i costi di trasporto dei prodotti e di gestione.... e fin qui' direte voi hanno scoperto l'acqua calda [;)][;)]

Il produttore di pecorino lamentava il fatto che "nel continente" e' molto difficile "far transitare" il loro prodotto perche' la concorrenza e' spietata, si preferisce prendere del prodotto proveniente da altri paesi extra comunitari, passati per "prodotto nazionale"... perche' costa molto meno, il venditore ci guadagna, il ristoratore pure facendo pagare cifre stratosferiche un prodotto che in realta' "non e' D.O.C.

E questo stato di cose, dicevano, e' molto comune piu' di quanto non si pensi e sono soprattutto i grandi ristoratori e relativi chef quelli che ci marciano su...
Una piccola "goccia" in un mare infinito...
Questo e' chiaro non vuol dire che tutti siano disonesti ma...parafrasando un detto e scusate il termine oserei dire che "nessuno fa la puttana a credito" [;)].



Trilly

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trilly
Laurelin




nell'isola che non c'è !


3022 Messaggi

Inserito il - 22 ottobre 2004 : 12:54:59  Mostra Profilo Invia a trilly un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
... credo una cosa ...
per avere una cultura enogastronomica sicuramente non basta essere frequentatori di ristoranti, credo che bisogna anche in fondo essere persone che amano la cucina intesa come "cucinare" e non solo come assaggiare o mangiare.

Mi spiego: io amo cucinare, mi piace, mi piace scegliere le verdure la frutta e quant'altro e... quando mi sono ritrovata ad andare anche in ristoranti di un certo "tipo", diciamo esageratamente per le mie conoscenze e diciamo anche per le mie tasche, ma mi hanno invitato, ho "cercato anche di capire" come il risultato finale del piatto fosse stato fatto.
Premetto, io non sono assolutamente una gourmet e nemmeno una intenditrice, ma sono i miei anni di letture e di sperimentazioni anche andate a male, mitico agnello carbonizzato infestando tutto di fumo la tromba delle scale [}:)], che mi hanno portato a cio'.

Mi sono ritrovata davanti ad un piatto che non avevo mai mangiato il vitello tonnato destrutturato e la prima cosa che mi e' venuta in mente e' stato chissa' come l'avranno cucinato e piu' che altro, oltre ad ammirare il piatto, era "capire" la preparazione....

Sono pero' anche convinta che purtroppo la ricerca di nuovi accostamenti e nuove elaborazione nella tecnica della preparazione dei cibi, con il passare degli anni provochino la "perdita naturale" dei singoli sapori.
Le nostre nonne e le nostre mamme non avevano certo una cultura alimentare ma hanno cucinato piatti che forse oggi si sono persi perche' magari non troppo raffinati e non troppo ricercati.
Ma se ci fate caso si sono anche persi proprio i "sapori" di quei piatti perche' gli alimenti in se' non sono piu' quelli di una volta, il clima e l'inquinamento ne sono sicuramente una conseguenza.

Non porterei tanto un paragone con i quadri, un quadro ha un valore che dura nel tempo ed e' visibile un piatto no, rimangono solo i ricordi ma il gusto ed il piacere di ammirarlo ogni volta che lo desidero non e' fattibile perche' magari cambia l'elaborazione che il piu' delle volte non e' mai uguale alla precedente alterandone cosi' il ricordo.
Un quadro e' li sempre per essere ammirato e non e' solo alla portata di pochi ma bensi' di molti (ovviamente per quadri parlo di gallerie dove ognuno puo' andarli a vedere).

Infine penso che un ritorno un poco alle origini del buon mangiare con piatti che non siano troppo alterati sia d'obbligo altrimenti diventa, come dice Gandalf, una cucina laboratorio, magari con tanto di provette per analisi ecc. ecc.
Suvvia, un buon minestrone cucinato lentamente e con pazienza scegliendo le verdure al mercato sia centomila volte preferibile ad un piatto da laboratorio ricerche come forse in futuro avremo.


Trilly

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balrog
Rossosaggio




Ireland


2052 Messaggi

Inserito il - 22 ottobre 2004 : 13:00:01  Mostra Profilo Invia a balrog un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Mi trovo in panne.
sapete quando uno ha così tante cose da dire che snon sa come cominciare e si blocca ??
Ecco così.
Ora tento di rispondere a tutti.

Lo ripeto preventivamente (lo ho già detto ma "repetita iuvant"):
stiamo parlando di un argomento assolutamente personale e quindi totalmente opinabile.
Alcune cose non lo sono come la qualità delle materie prime,la conoscenza della materia (es.il saper scegliere tali materie prime),la capacità tecnica (es.conoscenza delle temperature corrette di cottura,tempi delle stesse,capacità di preparazione-es.sfilettamento del pesce- etc.etc.),esperienza di carriera,mezzi tecnici....
Queste non sono cose opinabili ma perfettamente riconocibili e tracciabili.
A tutti questi aspetti va aggiunto il "fattore umano" ,cioè la bravura (vera o presunta) del cuoco,in altre parole "l'arte culinaria" e come essa si sposa con il gusto e l'olfatto del cliente o dell'ospite.
Questo aspetto (che è il più importante sia per il cliente che per il ristoratore) è assolutamente personale e opinabile.

X ROSIE : se intendi come "cibo povero" il costo che questi cibi avevano allora sono d'accordo se per poveri intendi meno "complicati" allora no, non sono d'accordo che i piatti tradizionali fossero necessariamente più semplici sia percotture che per preparazioni a quelli odierni.
La cucina di Escoffier e di Bergese non era meno complicata di quella dei cuochi odierni.
Vorrei fare un piccolo inciso a proposito di "piatti poveri" intesi nel senso del costo.
Ho usato volutamente un verbo al tempo passato perchè oggi ,molto spesso,un piatto che era una volta povero non lo è più per la difficoltà doi reperibilità di materie prime una volta assolutamente comuni (banale esempio ne sia Rosie la ormai introvabile gallina padovana che oggi costa follie e che una volta si comprava in qualsiasi mercato rionale a prezzi irrisori).
Oggigiorno la qualità di molte cose tradizionali è stremamente difficile e costosa ed è tanto più costosa quanto si avvicina agli standard "tradizionali".
Oggi quegli ingredienti che tu chiami "ricercati" sono proprio quelli della "cucina povera".
Come del baccalà con polenta (provate a cercare dello stoccafisso "Ragno",uno dei pochi ad avere cittadinanza di vero baccalà, e SE lo trovate provate a chiederne il prezzo...).

Altro discorso è definire se il prezzo richiesto al ristorante sia corretto per tali cibi...questo lo decide SOLO E UNICAMENTE il cliente.
I ricarichi INGIUSTIFICATI oggi come oggi fanno chiudere il locale e non tanto a lungo termine (come il colloquio raccontato da Trilly racconta).
(es. il malvezzo del "coperto" che è un esempio di gabella insopportabile,come a dire che si paga per sedersi in un ristorante che esiste PROPRIO per far sedere la gente...un po' come se un bar vi facese pagasre un extra perchè fornisce roba da bere)

E' vero Rosie che si paga ogni aspetto del ristorante,dal tovagliato ai bicchieri,dai piatti alle posate,dall'ambiente alle toilette ma questo vale per qualsiasi aspetto di luogo pubblico (ad esempio se vai a teatro paghi non solo l'attore ma l'esistenza stessa e la qualità del servizio,ad esempio l'acustica, che tale teatro fornisce,la Scala docet).
E ti dirò di più.
Oggi il ristorante è visto come una esperienza totalizzante.Onnisensoriale.
Un'esperienza che deve coinvolgere tutti e cinque i sensi e non solo il gusto,quindi vista,odorato,tatto,udito E gusto.
Es. mangiare in un gran casino e frastuono non è il miglior modo di approcciarsi a una tavola e neppure il dover urlare coi propri commensali per farsi udire., così come non è divertente mangiare dandosi di gomito tra commensali o ascoltare il tavolo vicino che parla di un cane incontinente etc.etc.etc.

Per quel che riguarda la preparazione dei piatti,escludendo la capacità personale di preparazione che ovviamente è soggettiva (intendo la capacità maggiore o minore di Narya di preparare un piatto come Pierangelini o la Santini...non ho metri di paragone sulle capacità di cuoca di Narya...li ho però sui due elementi da me citati),a mio parere erri gravemente.
Non si può,qualsiasi chef può confermartelo,preparare gli STESSI piatti cucinando in una cucina "familiare" e in una "professionale"
il cui costo si aggira da un minimo di un miliardo (di vecchie lire) a svariati miliardi ....(evito di enumerarene le ragioni quali fuochi,cappe,separatori,forni etc etc.etc.).
Del resto è facile comprendere come cucinare su un fuoco da campo sia "un po' diverso" dal cucinare a casa propria.
Semplicemente molte delle preparazioni di cui abbisognano piatti di "alta" gastronmia sono infattibili in una cucina normale.
Per non parlare poi della "scelta" degli ingredienti.
Narya andando al mercato potrebbe scegliere,per esempio facendo un piatto di funghi,tra ...diciamo....50 Kg di porcini ( sto largo apposta), un grande chef ha fornitori che possono farlo scegliere tra 500 KG di porcini e questo CONTA E MOLTO nella qualità della riuscita del piatto....etc etc.etc.

Risponderò poi ad Amon, a Trilly e ripsonderò al quesito di Ear appena trovo il tempo.

Qui comunque di "carne al fuoco" ne ho già messa parecchia mi pare.

Balrog






Modificato da - balrog in data 22 ottobre 2004 13:06:01
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Rosie
Lebid toerin





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Inserito il - 22 ottobre 2004 : 13:31:43  Mostra Profilo Invia a Rosie un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
SANGUE, SANGUE, SANGUE!

Salamelle vs Ostriche ^________^

Non capisco perchè vi accanite tutti col mio cavolo capuccio imparato a fare a Parì![8D]

Per i curiosi: quando un somelier assapora un vino e lo giudica (si, lo giudicaaaaa) ha a disposizione un tot di gusti a cui associarlo, per identificarne il sapore ed anche il terreno da cui è stato prodotto, sono solo una decina mi pare, ben delineati...
Chiunque s'inventi "frutti esotici appena colti dal campo dopo una pioggerellina primaverile" ha solo bevuto troppo...^^

Per il discorso Vino, che effettivamennte si potrebbe paragonare alla cucina, siamo molto lontani dal giungere ad un compromesso serio perchè oltre ad una specie di lobby potente all'interno del parlamento (Report docet) per i critici siamo in odore di arte pura, e dove ci può essere collezionismo, i prezzi.. salgono alle stelle, da ricordarsi però che avviene solo per alcuni vini con alcune marche, anche qui, la qualità medio alta è a costi accessibli.




"Ma è nel carattere della mia gente di meno di quel che pensiamo, temiamo di dire troppo. Quando uno scherzo è fuori posto ci defrauda della parole giuste..."
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balrog
Rossosaggio




Ireland


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Inserito il - 22 ottobre 2004 : 16:48:32  Mostra Profilo Invia a balrog un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
...uelà Amon...degustavi GRATIS a Sassicaia e salumi ????......

...e pensi che sia un piatto POVERO ????....

(il Sassicaia viaggia in enoteca a circa 50 euro la bottiglia e al ristorante a 70-80 euro se ti va fatta bene )

...e con soppressa veneta pewr giunta...

(salume che come ho detto non ha più un vero e proprio pezzo perchè viene dato dai pochi che ancora lo producono solo ad amici e anche a prezzi astronomici)

Tu stavi di fronte a un GRANDE PIATTO e il fatto che fosse gratis non ne fa in alcun modo un piatto povero anzi...

ohi se per caso avevi anche culatello di zibello e/o prosciutto di Sauris dimmi come farmi amico il tuo amico che si può permettere di essere tanto munifico e dovizioso


affettuosi sorrisi dal tuo affamato

bal
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Eärendil
Albero



Polentonia


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Inserito il - 22 ottobre 2004 : 17:18:18  Mostra Profilo Invia a Eärendil un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
guarda che amon s'e' immaginato di avere di fronte cotanto vino.. non posso pensare che lui l'abbia bevuto davvero... pensa che spreco sarebbe..[:o)]

Ezechiele 25:17..:Il cammino dell'uomo timorato e'minacciato da ogni parte dalle iniquita' degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome ......
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AmonSûl
Sveltamente




Nowhere Land


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Inserito il - 22 ottobre 2004 : 19:52:14  Mostra Profilo  Invia a AmonSûl un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di AmonSûl Invia a AmonSûl un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
certo che voi leggete solo le righe dispari... [}:)][:D][}:)]

ho detto che ero in Taverna con un mio amico... ^^
e mi ha offerto tutte quelle cose, solo perchè erano virtuali!!! Chissà se lo avrebbe fatto anche dal vivo [:p][:p]

mi viene in mente che domani lavoro...
e come al solito per pranzo ci sono alcuni dei piatti che serviamo... a parte la pasta che fa schifo tipo asilo...
e allora in un quarto d'ora dobbiamo rifocillarci, in un posto non troppo riscaldato (i locali di servizio...) e siccome siamo tutti un po' morti di fame in fondo, assaltiamo le vettovaglie e veniamo via con piatti stracarichi che spesso vengono finiti solo a metà...
e allora anche le cose più buone in questo clima perdono un po' di valore... se in una forchettata ci metti Parma, Sauris, tonnato e gamberetti...
questo è l'altro estremo... l'ambiente ti condiziona e non riconosci neanche la prelibatezza di ciò che stai mangiando...

la morale è che la cosa più di classe in questa epoca è trovare il tempo... il tempo per godersi ciò che si mangia, qualunque cosa esso sia...
e il tempo è solo mio, non lo devo pagare ad altri per averlo... quindi non è una qualità aggiuntiva del ristorante ^^

tu Balr, pensi che vini come il Sassicaia, l'Amarone, certi tipi di Barolo, se non fossero più rari degli altricosterebbero così tanto? Invadete i supermercati di bottiglie di Sassicaia e vedremo quale sarà il suo calo d'immagine e (per i sommelier fighetti) di squisitezza... Ma so che sei d'accordo anche tu...

_________
ore infinite come costellazioni e onde... spietate come gli occhi della memoria
altra memoria e non basta ancora... cose svanite, facce...
e poi il futuro... [:115]
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Merry
Entino




Pepperland


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Inserito il - 23 ottobre 2004 : 16:31:43  Mostra Profilo Invia a Merry un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Perdonatemi se interrompo questo clima gustoso e mangereccio. C'è che ho visto "Report", e ringrazio Narya per avercelo ricordato.

Ho sempre avuto dubbi sulla sperimentazione dei farmaci negli animali, ma il mio stato d'animo è sempre stato quello di chi vorrebbe essere contrario, ma deve rassegnarsi a sopportarla in qualche modo, se non altro per il progresso della scienza medica. Che parolone, eh? "La scienza medica".

Ora ne so qualcosa in più, e so che devo essere contrario a molte cose, perché a quanto pare l'ambiente non va per niente bene... Pare che oggi ci siano sperimentazioni più sicure nei risultati con i campioni di cellule umane, per dirne una.
Oppure: le scimmie sono più vicine all'uomo ma si sperimenta sui topi perché costano meno, con la pretesa di avere ugualmente risultati attendibili. SIC! La Francia è anni luce rispetto a noialtri.
Ah, e se le bestie soffrono e sono sotto stress, l'esperimento risulta falsato.

Mi ha lasciato di sasso quel tizio dell'ISS, di cui non ricordo il nome, che ad una critica sulle gabbie delle scimmie troppo strette ha risposto con un paragone sullo spazio che per legge devono avere i suoi ospiti rumeni in casa sua! SIC! [V]
Incredibile ma vero, per un attimo gli ho augurato un piacevole e spesato soggiorno a Guantanamo. Come diceva quel ricercatore che faceva salire il topo epilettico sul piano inclinato: "per vedere l'effetto che fa" (parte la canzone di Jannacci) [}:)]

"...ed ora apprendiamo che Re Dain è caduto, combattendo nella Valle..." (Gandalf)
Metamorfosi da un'adunanza.

Mitakuye oyasin!

Modificato da - Merry in data 23 ottobre 2004 16:32:52
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balrog
Rossosaggio




Ireland


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Inserito il - 25 ottobre 2004 : 09:04:36  Mostra Profilo Invia a balrog un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
"ieri sera in tawerna stavo sorseggiando del buon Sassicaia con un tagliere di salumi (tra cui dell'ottima soppressa veneta ^^) assieme ad un amico... e tutto gratis!!! "

X Amon: non sono io a leggere le righe dispari,sei tu a scriverle (le pari le pensi soltanto)....(sorrisoni)....mi spieghi come facevo a capire che la cosa era virtuale dalla frase sopra riportata ??

bal

P.S. Ormai sono pochissimi quelli che ancora credono che la sperimentazione sugli animali non possa essere sostituita da altri sistemi molto più "umani" (che ironia !!!)...che poi vi sia sempre stata una certa dose di sadismo e di inutile crudeltà nella sperimentazione su animali è cosa tragicamente nota e vergognosa...
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trilly
Laurelin




nell'isola che non c'è !


3022 Messaggi

Inserito il - 25 ottobre 2004 : 10:54:06  Mostra Profilo Invia a trilly un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ancora una breve parentesi riguardante l'aspetto alimentare....

Per anni l'uomo se ne e' altamente fregato di cio' che stava facendo, distruggendo il pianeta con l'inquinamento ed ora... siamo alla ricerca spasmodica di rimettere tutto quanto a posto, con culture biologici ma come si fa a dire che esse siano "veramente biologiche" quando anche l'aria che respiriamo e' inquinata.

Mi viene da pensare che anche qui e' una moda, una moda molto cara, comunque, prodotti che paghi il doppio se non il triplo.
Quando vedo quei piccoli orticelli, magari vicino alle tangenziali, con pomodori, zucchine e insalate varie... prendersi tutti gli scarichi delle auto e non solo... mi chiedo che senso abbiano...

Forse il discorso e' diverso se lontano dai centri, magari in aperta campagna, magari in montagna, ma ci sono le piogge acide, il terreno ancora inquinato di tutte le porcherie che l'uomo ha utilizzato prima... ed ora si "pretenderebbe" di ritornare al metodo "dei nostri nonni" dove l'unica cosa che veniva data e' il verderame...

Certamente nelle culture biologiche non si utilizzeranno piu' "veleni" ma come sempre "vuoi mangiare bene? allora paga"... mentre per chi non puo'... continuera' ad avvelenarsi...[}:)]

Trilly

* ^ * ^ * ^ * ^ *
Carpe diem quam minimum credula postero.
Cogli il giorno e nel domani credi il meno possibile
Orazio
______________________
quando il Bal scrive la firma tutto in maiuscolo...
mi devo preoccupare !!
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Rosie
Lebid toerin





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Inserito il - 26 ottobre 2004 : 18:53:48  Mostra Profilo Invia a Rosie un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ultimamente mi ha colpito quest anotizia in tv:
"La voce del Papa e della Chiesa viene spesso zittita da ''potenti lobby culturali, economiche e politiche''. Lo afferma il cardinale Renato Martino, presidente del Pontificio consiglio per la giustizia e la pace"

..si raccoglie quel che si semina?[:D][8D][:p][}:)]

Ma non disperiamo ora è uscito il nuovo compendio per il buon cristiano:

CITTA´ DEL VATICANO - E´ pronto il Catechismo sociale della Chiesa. Cinquecento pagine, sei anni di lavoro, una serie nutrita di "voci" partendo da A come abitare a V come vocazioni, con l´ambizione di fornire la proposta cattolica per un "umanesimo integrale e solidale" valido per l´epoca contemporanea e il secolo a venire. E´ la prima volta nella storia della Chiesa cattolica, che viene lanciata un´iniziativa del genere. L´opera, edita dal consiglio Giustizia e Pace e che verrà presentata la settimana prossima al pubblico, fa parte di quei tre pilastri su cui papa Wojtyla fonda l´applicazione pratica della morale cristiana al giorno d´oggi: il Lessico di etica familiare del cardinale Lopez Trujillo, il Catechismo sociale e il Piccolo catechismo che il cardinale Joseph Ratzinger sta ultimando a tappe forzate. Il cardinale Martino, che non ama l´espressione Catechismo sociale ma preferisce usare la parola "compendio", si è spiegato così alla recente Settimana sociale di Bologna: «La sfida non è solo di raggiungere l´uomo nella società, ma di fecondare la società stessa con il Vangelo».

Il compendio si muove a tutto campo: dalla persona umana, all´ecologia, dalla nozione di bene comune alla tavola dei diritti e al principio di sussidiarietà, dalla famiglia al lavoro, dalla politica all´economia, dalla comunità internazionale alla situazione dei popoli indigeni. Fermo è il richiamo alla democrazia. «Il soggetto dell´autorità politica è il popolo», recita il testo, sottolineando (per la personale esperienza che Karol Wojtyla ha fatto dei regimi dittatoriali e autoritari) che al popolo non spetta solo di votare ma anche di controllare l´attività dei governanti e persino di sostituirli qualora non adempiano bene alle loro funzioni. Al tempo stesso i governi non devono pretendere di sostituirsi alla libera attività dei singoli e delle associazioni e in ogni caso devono garantire il pieno rispetto dei diritti individuali e sociali.

Tuttavia i legislatori (e qui si ritrova la radice delle ricorrenti polemiche di Giovanni Paolo II con i parlamenti e l´Europarlamento in particolare) devono sapere che non possono legiferare allontanandosi dalla legge morale. Anzi l´autorità non deve mai dimenticare che la morale «si fonda in Dio, che ne è il primo principio e l´ultimo fine». Non basta il consenso popolare - si aggiunge - per giustificare una politica.

Ad un approccio morale deve ispirarsi anche l´attività economica. Gli imprenditori non possono trascurare la dignità dell´individuo e dovranno sempre tenere a mente che l´impresa non è unicamente una società di capitali, ma anche una società di persone. Del tutto tradizionale è la trattazione dei temi familiari, a proposito dei quali si ribadisce la condanna vaticana dell´equiparazione delle coppie di fatto al matrimonio e si esclude ogni riconoscimento delle coppie gay. Per quanto riguarda l´emancipazione femminile, il compendio si rifà agli ultimi sviluppi della dottrina wojtyliana: la donna ha diritto ad avanzare con il suo lavoro ad ogni livello della società, ma bisogna garantirle anche condizioni lavorative tali da non costringerla ad abbandonare la famiglia.

Significativa la parte dedicata al fisco. Respingendo ogni polemica populista contro le tasse, il testo considera cruciale la raccolta fiscale ai fini dello sviluppo e della solidarietà. Il pagamento delle imposte - è detto - corrisponde ad un dovere di solidarietà. Il buon cattolico agirà perché la finanza pubblica sia equa, efficiente ed efficace e sia orientata a sostenere la crescita dell´occupazione, a incoraggiare le imprese ma anche il no profit e a far sì che lo Stato sia garante della previdenza e della protezione sociale con un´attenzione speciale ai più deboli.

Sull´ecologia la posizione è articolata. Le risorse dell´ambiente non vanno manipolate e sfruttate, ma il cattolico non darà spazio a tendenze di idolatria della natura, quasi divinizzandola.

Non poteva mancare un paragrafo dedicato alla guerra e soprattutto a quella «preventiva». In proposito il Catechismo sociale fa due affermazioni. L´azione militare preventiva, senza prove evidenti di una vera minaccia di aggressione, suscita «gravi interrogativi sotto il profilo morale e giuridico». Perciò soltanto gli organismi competenti della comunità internazionale sono autorizzati a dare legittimazione ad operazioni belliche in difesa della pace mondiale. E´ chiaro, invece, che resta sacro il diritto di difendersi da un attacco.


Cariiiino[:)]

Ma a chi è destinato?

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AmonSûl
Sveltamente




Nowhere Land


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Inserito il - 26 ottobre 2004 : 19:39:06  Mostra Profilo  Invia a AmonSûl un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di AmonSûl Invia a AmonSûl un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Quando la Rosie si limita ad una sola battuta mi viene da pensare che non abbia (ancora) trovato appigli per criticare più a fondo ^_____^

_________
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altra memoria e non basta ancora... cose svanite, facce...
e poi il futuro... [:115]
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Rosie
Lebid toerin





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Inserito il - 26 ottobre 2004 : 21:21:55  Mostra Profilo Invia a Rosie un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Solo perchè non sono ancora usciti articoli che ne riportino il testo per intero...^_______^

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balrog
Rossosaggio




Ireland


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Inserito il - 27 ottobre 2004 : 12:51:43  Mostra Profilo Invia a balrog un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
"Se si votasse oggi - ha detto Barroso - l'esito non sarebbe positivo per le istituzioni e il progetto europeo".

"Stando così le circostanze ho deciso di non presentare la nuova Commissione al vostro voto oggi. Ho bisogno di più tempo per valutare le cose e soppesarle e consultarmi con il Consiglio e con voi"."Contate su di me", ha concluso. "Vi offrirò sempre una cooperazione leale per il bene dell'Europa".
(Barroso all'Europarlamento)

Barroso ha ritirato la Commissione dal voto del parlamento sapendo sarebbe stato negativo.
E' la prima volta da quando esiste la UE.

Buttiglione ha fatto affossare questa commissione,con una lungimiranza politica che ha dello sconcertante.
Ma del resto cosa ci si può aspettare da un rappresentante di un governo che ha della protervia e del "fai da te" il proprio credo.

La vecchia cara DC (di mia vituperata memoria) aveva almeno il senso dell'opportunità politica e uno come Buttiglione negli anni settanta avrebbe fato al max.l'usciere a Piazza del Gesù.

Ma cosa ancor più grave è che l'Europa tutto può fare ma non dimentica mai cose come questa e queste cose prima o poi si pagano e care.

Barroso (uomo che definirei "benevolmente" non certo di sinistra)ieri deve averlo detto a Berlusconi e Buttiglione ma certo non deve essee stato ascoltato.

balrog


P.S. Non si manda un piromane (benchè pentito che sia) a fare il pompiere,così come non si manda Buttiglione a gestire quel ruolo.
Questa si chiama "opportunità".

Questo esulando dal fatto di essere in totale disaccordo col pensiero cattolico sul tema omosessuale (e sul Buttiglione-pensiero in generale).

Modificato da - balrog in data 27 ottobre 2004 12:54:20
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trilly
Laurelin




nell'isola che non c'è !


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Inserito il - 28 ottobre 2004 : 11:04:50  Mostra Profilo Invia a trilly un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Torino Cronaca - 28 ottobre

Il diavolo allo specchio di Manlio Collino

"Per molti pensatori non e' stato Dio a creare l'uomo a propria immagine e somiglianza, ma viceversa.
Davanti a concetti solo intuibili e non spiegabili come "eternita', nulla, universo" l'uomo s'e' arrangiato con la ragione e ha concepito un Dio "umano" attribuendogli i suoi pregi e i suoi difetti.

Il Jahve' biblico e' geloso, vendicativo, intransigente, diffidente e persino insicuro, visto che gradisce le preghiere, cioe' l'adulazione.
Il fenomeno vale anche per la totemizzazione.
Come nel bene attribuiamo all'amico o al partner ideale tutte le doti che hanno un valore positivo per noi (e sottolineo per "noi"), cosi' nel male attribuiamo al nemico-totem tutti i nostri lati negativi, compresi quelli repressi (anzi soprattutto quelli).
Per questo la chiesa cattolica, che e' sessuofoba, dipinge un demonio lussurioso.
Succede anche in politica.
Di ogni legge si pup' fare uso buono o cattivo ma i compagni ipotizzano sempre quello cattivo, facendo aspettare (chi mal fa mal pensa) che sarebbero loro i primi a barare, a ruoli invertiti.
Prendi gli Ogm: possono salvare l'umanita' dalla fame, ma anche arricchire illecitamente chi li controlla.
Ma la sinistra vede solo questo rischio e li demonizza.

E la separazione delle carriere in magistratura?
I compagni ci vedono un tentativo di asservire i p.m alla politica che e' esattamente quanto han fatto loro da trent'anni in qua (vedi tangentopoli, vedi persecuzione giudiziaria di Berlusconi).
E il vizio non e' solo a sinistra: la selezione embrionale potrebbe evitare molte malattie genetiche, le cellule staminali tratte da embioni potrebbero risolvere patologie finora inguaribili, ma la destra si oppone, perche' teme l'abuso eugenetico.

Ancora gli islamici ci accusano di volerli colonizzare culturalmente, e poi lo fanno loro qui, rifiutando ogni integrazione.
Si potrebbe continuare con gli esempi, ma la tesi e' chiara: il vizio di attribuire agli altri il peggio di noi non guasta solo la politica, ma i rapporti umani in genere."





Trilly

* ^ * ^ * ^ * ^ *
" qui e ora "
Vivere è la cosa più rara del mondo...
la maggior parte della gente esiste, e nulla più...
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Tradotto Da: Vincenzo Daniele & Luciano Boccellino- www.targatona.it | Distribuito Da: Massimo Farieri - www.superdeejay.net | Powered By: Snitz Forums 2000 Version 3.4.03