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ultimo
Albero



Spiaggia libera


781 Messaggi

Inserito il - 17 dicembre 2005 : 00:48:36  Mostra Profilo Invia a ultimo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da Rosie

Ultimo un patito di isda ed il Gladiatore? non so perchè.. ma è buffo.

Detto questo, ci spoileri le scene estese, così giudichiamo se comprarlo!?^____^


Ho detto che lo so a memoria: avevo solo 2 cassette in vacanza e continuavo a riguardarle [:))][:))].

Comprate la EE solo se vi piaceva già il Film [:^]
La "congiura" contro Commodo da parte di Lucilla e i senatori è più dettagliata.
Maggior approfondimento del rapporto tra Proximo e Massimo...
Commodo non "lascia passare" impunemente il fatto che Massimo non sia stato ucciso... questo fatto influisce su Quinto e di conseguenza la sua decisione di non aiutare l'Imperatore nel duello finale ha più senso (anche una breve scena poco prima prepara il clima... )
Qualche scena in più dopo la battaglia in Germania...

non mi ricordo altro... ( l'ho visto solo una volta [:))] )

Per i contenuti speciali ho già detto... (boh [?][?] )


P.S. mi piace Ridley Scott (Alien, Bladerunner ... ) Su Alien sono peggio di Silma per il libro di ISDA [:D][:P][;)]



Indignarsi è facile, non costa niente e certe volte rende moltissimo
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AmonSûl
Sveltamente




Nowhere Land


4501 Messaggi

Inserito il - 17 dicembre 2005 : 01:58:06  Mostra Profilo  Invia a AmonSûl un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di AmonSûl Invia a AmonSûl un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Uhm... ho visto la Collector's Edition, ma era in due soli dischi... e non penso fosse estesa... costando poi sui 13 euro mi sa che vale di più la pena la EE

CollevEnt [:381]
_________
"Tutto ciò che accade, tu lo scrivi", disse.
"Tutto ciò che io scrivo accade", fu la risposta. [:115]
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Rosie
Lebid toerin





2010 Messaggi

Inserito il - 19 dicembre 2005 : 22:12:56  Mostra Profilo Invia a Rosie un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana" id="quote">Citazione:<hr height="1" noshade id="quote">
(rosie, qualcosa mi dice che cinematograficamente non siamo molto compatibili [:D] Fin'ora mi pare che ci siamo trovate d'accordo solo su Eternal sunshine)

________________________
<hr height="1" noshade id="quote"></blockquote id="quote"></font id="quote">

No, dai, anche su Moulin Rouge ricordi? ^______^

Diciamo che una volta spiegatomi che Lynch ha pensato ad un (spoiler) accusa al solito permenismo, ad un intreccio con altri suoi personaggi di altri film ed infine ad una (banale a mio avviso) accusa al mondo dello show business con relativa metafora al "sogno infranto" con continue allusioni allo stesso ripetute viavia nel film da varie scene (i vecchini, la cantante lirica, il killer), dicevo, una volta spiegatomi questo, allora lo trovo solamente insipido...[:-xx]

Ma è Lynch che non mi piace... da cima a fondo, e dire che di solito i film "onirici" sono quelli che più mi soddisfano.

Hai/avete visto Brazil? Di Gilliam? Ecco... quello potrebbe piacerti molto e lo consiglio a tutti gli altri!
(avverto, da quando lo vedrete in poi, la canzoncina "Brazil... ta ta ta tatata tataaaaaaa etc" avrà su di voi tutto un altro effetto...[:))])

Detto questo, ho comprato e visto in offertissima i seguenti film:

Solaris (versione di Soderbergh)
[:^] Bello, l'avevo già visto e mi era piaciuto molto... un film "morbido e sonnacchioso", ma nel senso buono.
Vedetevelo. Io ho visto anche il film originale, in russo, tre ore... (forse 4...) è molto più... profondo... ma anche molto più lento, lento... lento e... russo.

(wow, mi stupisco nel rileggere la mia recensione: onomatopeica!)
Comunque domani lo riguardo e magari scrivo qualcosa di decente...

e poooi...
il supercofanettone collector's edition de...
La meglio gioventù!
(sono impazzita!? No, costava 8 euro... si, ho aprofittato impunemente di un errore di qualcuno al supermercato![:P][:P][:P])

..e comunque il tutto dura 6 ore, ed io me le sono viste tutte di fila! Questo vi dice che se ci sono riuscita... (dalle 22.00 alle 04.00[:0]) non mi è affatto dispiaciuto! Anzi, a tratti mi sono commossa e spesso ho riso, una storia dell'Italia moderna ben confezionata e non faziosa, un bel dipinto di come siamo.

P.s. per chi l'ha visto, come unica pecca: ma i preservativi li usavano solo per fare i gavettoni fino a 10 anni fa?![:-p][:P]

.:..::::....::...::::..
So molte più cose di quante non riesca a ricordarmene
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Silma
Ent




Abruzzo


2934 Messaggi

Inserito il - 20 dicembre 2005 : 00:13:19  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Silma Invia a Silma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da Rosie

[quote]


P.s. per chi l'ha visto, come unica pecca: ma i preservativi li usavano solo per fare i gavettoni fino a 10 anni fa?![:-p][:P]




Ahem, a quanto pare si...

umilmente vostra
Silma

<<la vide fra le sue braccia splendere e brillare,
fanciulla elfica ed immortale>>
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BiancaDama
Arbusto



515 Messaggi

Inserito il - 19 gennaio 2006 : 15:23:19  Mostra Profilo Invia a BiancaDama un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ieri ho ri-ri-visto un film e ho pensato che avrei potuto scriverne qui (umh... magari se ne è già parlato, nel caso vi rinfresco la memoria, che ne vale la pena).

Il film si chiama Magdalene, di Peter Mulla, Leone d'Oro nel 2002.

Vi premetto che il film parla di suore cattive, di chiesa corrotto, di bigottismo. ve lo dico subito perchè quando ho parlato, tutta entusiasta, di questo film alla mia ormai celeberrima CdS (Compagna di Stanza [:D]) lei si è molto arrabbita e mi ha detto che non è giusto che fanno vedere nei film solo suore cattive, mentre invece lei ne ha conosciute di così buone...[B)](però in effetti aveva appena visto La mala education... Abbiamo mai parlato di quel film? Bello, bello, bello).
Comunque, al di là delle banalità corporativistiche della mia CdS, Magdalene è ambientato nell'irlanda degli anni '60 ed è ispirato ad una storia vera.
In Irlanda, infatti, fino al 1996 (anno in cui ha chiuso l'ultima) esistevano le cosiddette Case della Maddalena, cioè dei posti dove finivano le ragazze madri o tutte le ragazze anche solo sospettate di essere vanitose, ave avuto incontri con ragazzi e cose così...In aggiunta ci finivano tutte le bambine che le famiglie non riuscivano a mantenere.
Qui queste ragazze venivano costrette a lavorare continuamente (eravano per lo più lavanderie, grazie alle quali le suorine facevano un sacco di soldi) a stare in silenzio e a pregare, perchè solo così avrebbero potuto ripulirsi dal peccato. Subivano ogni genere di abusi, dall'allontanamento coatto del figlio, ad umiliazioni morali (le suorine le faceva spogliare e poi facevano commenti, tipo chi aveva il seno più piccolo o chi era la più grassa. Una cosa molto diffusa era la rasatura dei capelli, per eliminare la vanità) ad abusi fisici (da suorine violente fino ai preti maniaci)
La cosa peggiore è che le ragazze stavno lì per sempre, a meno che non riuscissero a scappare o che un parente misericordioso se le venisse a prendere.
Riprendere la vita fuori, però non era affatto facile, in particolare non era facile accettare di sposarsi, dopo anni a sentirsi dire che il sesso è comunque peccato (l'irlanda era povera, sesso porta bambini e non c'erano soldi per sfamarli...).
La chiesa irlandese non vuole pubblicare gli archivi, m si stima che 30 mila ragazze siano passate dalle case della maddalena.
Il film parla di questo. Di tre ragazze finite in una di queste case della maddalena: una perchè è rimasta incinta, una perchè è stata violentata dal cugino, una perchè era orfana e l'orfanotrofio se n'è voluto liberare.
Il film racconta fondamentalmente della vita lì dentro, con dei risvolti assolutamente tragici (c'è una ragazza malata di mente e la sua storia è terribile) e dei finali mediamente lieti.
Un film da vedere.
L'inizio è il miglior incipit della storia del cinema: si celebra un matrimonio, c'è un prete che canta una canzone bellissima e nel frattempo, con questa musica, mentre gli sposi ballano, la ragazza viene violentata.
Poi c'è una scena di una potenza micidiale, quando la ragazza con problemi di mente, ripetutamente stuprata dal parroco, esce di matto e si mette a urlare davanti a tutti la sua disperazione...e urla, per tre o quttro minuti la stessa frase e ... niente, è veramente drammatico (la frase è stata realmente pronunciata, anche se in circostanze diverse. Non vi dico qual è, perchè è la scena migliore del film)

Insomma, un filmone. Però vi avverto, che è davvero forte, per lo meno, io l'ho trovato tale...
(le ultime case della maddalena sono state chiuse nel 96. No dico, '96)



________________________
C'è, tra le nuvole di un sigaro, la voce di uno zingaro che un giorno di gennaio gridò C'è, o almeno credo ci sia stato, un fedelissimo soldato che per sempre quella voce cercò e che diceva...
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ultimo
Albero



Spiaggia libera


781 Messaggi

Inserito il - 19 gennaio 2006 : 16:17:41  Mostra Profilo Invia a ultimo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
[:254] Nel 96?

Ero a conoscenza di qualcosa del genere, ma non immaginavo il livello di abiezione...[:V]

[xx(]

Non può fare l'uomo peggiore bestialità in questa vita del lasciarsi morire (Miguel de Cervantes Saavedra)
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Silma
Ent




Abruzzo


2934 Messaggi

Inserito il - 19 gennaio 2006 : 16:50:36  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Silma Invia a Silma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Io sapevo che erano rimaste aperte molto a lungo, queste case, ma non immaginavo tanto. Ho letto diverse recensioni del film in questione, ma al tempo non l'andai a vedere al cinema; ne ho veduto qualche spezzone su sky, ma confesso che non sono mai riuscita a reggere per più di cinque o sei minuti. Probabilmente quelle che ho visto io non sono neppure le scene più forti, ma l'idea che fossero tratte da fatti veri, per di più edulcorati dalle esigenze della macchina da presa, mi rendeva impossibile guardare più a lungo senza sentirmi male.

umilmente vostra
Silma

<<la vide fra le sue braccia splendere e brillare,
fanciulla elfica ed immortale>>
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Luthien82
Entino




Da chissà dove


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Inserito il - 19 gennaio 2006 : 17:53:34  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Luthien82 Invia a Luthien82 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Il film è veramente bellissimo, ricordo di essere rimasta allibita la prima volta che l'ho visto.

The new world

Non so chi di voi conosce il regista Malic, ma questo è un suo classico film.
Poco o niente dialogo, tanta musica e fotografia eccezionale.
La storia parla delle ormai arcinote vicende dell'indiana Pocahontas e del bello e dannato John Smith (Colin Farrel[8D]), ma trattate con un'insolita posia che rende le scene tra i due innamorati tra le più belle e delicate che abbia mai visto. Credo che "Delicato" sia l'aggettivo adatto a questo film, che però secondo me risulta troppo lungo per la sua tipologia. Va bene la poesia, va bene la musica, ma tre ore sono stancanti. Un po' monotona ma molto bella Q'Orianqua Kilkhet (o come diavolo si chiama) insomma, Pocahontas, che per avere 15 anni si è già ripassata due bonazzi come Colin Farrel e Christian Bale. C'è chi ha tutte le fortune[:D] [:251]

Anche la creatura più piccola muta le sorti del mondo.
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Luthien82
Entino




Da chissà dove


1713 Messaggi

Inserito il - 02 febbraio 2006 : 15:41:17  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Luthien82 Invia a Luthien82 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Munich di Steven Spielbergh:
Sono andata al cinema senza grandi aspettative, pensando di trovarmi davanti ad un film classico di biografia storica. Invece ho dovuto ricredermi, il film è veramente bello, ci sono dettagli veramente eccellenti.
Ho apprezzato particolarmente la ricostruzione perfetta degli anni settanta e l'uso di una pellicola un po' sgranata che lo ha fatto sembrare un film dell'epoca.
Mi sono piaciuti meno alcuni particolari un po' truculenti che però hanno reso bene l'idea che si voleva dare della violenza che rimane il filo conduttore di tutto il film. I protagonisti sono tutti bravissimi e devo lodare Erick Bana che finalmente ha calato il mascherone verde di Hulk è si e fatto notare come interprete completo a 360 gradi.
Nel complesso è un bel triller ad alta tensione, ma ci sono certe scene che ti toccano il cuore o almeno hanno commosso il mio, e a dir la verità non è così difficile[:I].
Consiglio caldamente la visione a tutti non solo per la qualità del film, ma anche per fare luce su una pagina di storia contemporanea che tanti di noi non ricordavano.
Abbracci

Anche la creatura più piccola muta le sorti del mondo.
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Silma
Ent




Abruzzo


2934 Messaggi

Inserito il - 22 febbraio 2006 : 19:56:10  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Silma Invia a Silma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
The libertine

La storia del licenzioso poeta John Wilmot, Conte di Rochester, dissacantre e disincantata voce del secolo dorato della Restaurazione, di cui è per propria stessa ammissione il cinico designato. Alcool, donne, versi scandalosi per il puritanesimo del tempo, massima libertà nel linguaggio e nei costumi, felice di scandalizzare e di corrompere, un uomo che si racconta tutto in questa frase: "Ho bisogno di superare i limiti per sentirmi vivo". vive un rapporto strano con la moglie, delicata creatura che lui ha rapito, sedotto e sposato ed alla quale dedica lunghe lettere appassionate, ma quando sono insieme non sa dimostrarle amore per più di poche ore. Re Carlo II è suo amico, protettore, ma anche giudice spietato, lo chiama e lo esilia a seconda dei casi. Il teatro è la sua droga, forse perché il luogo perfetto per il superamento di ogni limite, e qui viene preso da un amore vero e totalizzante per un'attricetta che decide di trasformare in un'autrentica stella. Ci riesce, ma a un grave prezzo per il suo cuore. La sua vita libertina già da tempo lo ha colpito con la sifilide e di questa morrà, a 33 anni, solo, abbandonato dagli amici, dall'amante, accudito dalla moglie, impotente spettatrice della sua fine. Morirà come "il pio libertino", che non aveva nessuna intenzione di piacere a nessuno, convertitosi poco prima di morire.
"Non avevo mezze misure, vero?" dirà lui stesso.

Un film che sono andata a vedere da sola, perché avevo voglia di qualcosa di bello e drammatico. Ed è bello veramente. Una sequela di sollecitazioni visive, uditive, emozionali racchiuse dal prologo e dal congedo di un grande Jhonny Depp, che rispolvera la sua aria da bello e maledetto nel ruolo dell'afascinante libertino sensibile. Sembra che anche i sensi comunemente non implicati nella fruizione cinematografica, olfatto, tatto e gusto, possano qui essere sollecitati in qualche maniera, perché è un film che mostra uno sguardo totalmente disincantato e disilluso su quell'epoca; cala la maschera, non ci sono ricevimenti, orpelli, luci, intrighi dietro veli dorati, c'è il fango, la malattia, il disfacimento, il turpiloquio, la realtà dietro il sipario e sotto le parrucche ricciolute della "gente perbene". Non c'è nessuna fiaba, nessuna illusione: la realtà, magari vile, magari sgradevole, di gente che non cerca di nascondersi la propria natura, che frequenta prostitute e vicolacci senza vergognarsene.
Sembra di essere veramente lì, perché nulla cerca di indorare la pillola. E si può vedere, in questo ambiente, anche la verità di sentimenti che forse, con più acchittamenti, sarebbero sembrati falsi o pretestuosi.

Effetti ottenuti anche con l'uso esclusivo della luce naturale: sole e candele, null'altro. Inquadrature che insistono molto sui personaggi, trucco eccellente, giochi di movimenti di camera che trovo arditi in certi punti. Un film stigmatizzato dalla critica di Hoolywood, ma a mio parere il regista Dunmore, che ha girato in pochissimo tempo e con pochi soldi, ha realizzato un piccolo capolavoro impressionista, d'un verismo assetato di vita. La fame di vita è una costante nel film, accompagna l'autodistruzione del protagonista dal principio alla fine. Non si può restare indifferenti. Credo sia il genere di film in cui è veramente interessante recitare.

umilmente vostra
Silma

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Rosie
Lebid toerin





2010 Messaggi

Inserito il - 12 marzo 2006 : 22:43:00  Mostra Profilo Invia a Rosie un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
LOST in Translation

Mi avevano detto tutti che era bello, ma ancora non avevo avuto occasione di vederlo.
Magnifica è la colonna sonora, la fotografia e la performance di tutti gli attori... ed il film, tutto, lascia un sapore di caramello ed un sorriso compiaciuto.

Qualcuno ha visto Syriana? Com'è?

.:..::::....::...::::..
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ultimo
Albero



Spiaggia libera


781 Messaggi

Inserito il - 13 marzo 2006 : 11:18:41  Mostra Profilo Invia a ultimo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao Locandiera [sam-smile]...

D'accordissimo su LOST in Translation...

No, Syriana non l'ho ancora visto. L'unica recensione che ho letto è questa:

http://www.badtaste.it/modules.php?name=News&file=article&sid=2729

Nel Forum invece se ne è parlato qui: http://www.nekochan.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=521.

Fatti viva e auguri per tutto.
Ciao

Forth now, and fear no darkness!
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AmonSûl
Sveltamente




Nowhere Land


4501 Messaggi

Inserito il - 06 maggio 2006 : 00:29:46  Mostra Profilo  Invia a AmonSûl un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di AmonSûl Invia a AmonSûl un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
stasera ho ri-visto il miglio verde...
nonostante alcune pecche mi commuove sempre...

CollevEnt [:381]
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trilly
Laurelin




nell'isola che non c'è !


3022 Messaggi

Inserito il - 08 maggio 2006 : 16:27:57  Mostra Profilo Invia a trilly un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
M-I (3)

[:399] non che mi aspettassi di vedere chissa' quale bel film, pero' questo a onor del vero lascia a desiderare...

Possibile che non si possa piu' vedere un film senza troppe auto che volano, ponti che saltano in aria, persone che si buttano giu' da grattacieli, svolazzano e si scaraventano su tetti di cristallo senza un minimo graffio?

Che poi devo ancora capire cosa diavolo fosse la zampa di coniglio [}:)]

Trilly

_______________

L'amore che economizza
non è mai vero amore...
(H. De Balzac)




Modificato da - trilly in data 08 maggio 2006 16:28:37
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AmonSûl
Sveltamente




Nowhere Land


4501 Messaggi

Inserito il - 08 maggio 2006 : 19:44:58  Mostra Profilo  Invia a AmonSûl un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di AmonSûl Invia a AmonSûl un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Premettendo che non ho mai visto Mission: Impossible, ma non è che mi aspetti altro da un film del genere, che inseguimenti mozzafiato, auto che volano, azione, azione e azione... Come sempre il giudizio su un film dipende anche dalle aspettative che uno ha... forse perchè i primi due erano stati più belli?

Ecco invece Gangs of New York, passato ieri sera in prima serata (e qui ci sarebbe da discutere sull'opportunità). Ne ho visto la seconda parte (prima c'era Report), ma mi ha lasciato l'impressione di un bel film che non ha il tempo di diventare un capolavoro.

Questo film ha corso due rischi: polpettone e superficialità.
Ed è caduto in parte in entrambi, ma soprattutto nel secondo. Polpettone per la durata e per diversi rapporti di causa-effetto altamente prevedibili. Superficiale nella trattazione dei personaggi, troppo monolitici (e perciò stereotipati) nelle loro caratteristiche. Forse per il protagonista c'è stato un po' più di tempo per far risaltare le varie sfaccettature.

New York è nata nel sangue? C'è stata una incredibile rivolta della popolazione? E in essa si è inserita questa faida personale/tribale come un parallelo tragico? Alla fine del film si ha l'impressione di una grande storia che è avvenuta e la si è comunque gustata... solo che la storia rimane sfumata nei contorni: la passione, i sentimenti forti prendono il sopravvento ed invadono i sensi dello spettatore.

Voto: 6,5

CollevEnt [:381]
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Dunadan
Fuscello



Friuli


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Inserito il - 08 maggio 2006 : 21:40:24  Mostra Profilo Invia a Dunadan un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Luthien82 ha scritto:
The new world

Non so chi di voi conosce il regista Malic, ma questo è un suo classico film.


Di Terrence Malick, ricordo di aver visto con molto piacere La sottile Linea Rossa (The Thin Red Line, 1998).
Uscì poco dopo Salvate il Soldato Ryan, prese quattro nomination agli oscar del 1999, salvo essere schiacciato tra Spielberg, Benigni e Shakespeare in Love. Eppure, leggetevi un pò il cast di attori che si "offrirono" (si, davvero, offrirono) per il film: George Clooney; Elias Koteas; Sean Penn; John Travolta; Nick Nolte; John Cusack; John Savage; Bill Pullman; Ben Chaplin; Woody Harrelson; Jared Leto. E ora tenete conto che la presenza di Travolta e Cloneey è tutt'al più un cameo nel film e che Malick tagliò altri attori. Dovrebbe dirvi qualcosa...

Ad ogni modo vi riporto un interessante traccia sul film:

C'è una sottile linea rossa che separa il sano dal pazzo. C'è una sottile linea rossa che separa il paradiso dall'inferno, la vita dalla morte. C'è una sottile linea rossa che separa il bene dal male, la pace dalla guerra. O meglio, c'era una sottile linea rossa ed ora non c'è più.
E' la seconda guerra mondiale e sembra quella del Vietnam. Il luogo dell'azione militare è l'isola di Guadalcanal e sembra di essere in Indocina. Una guerra, nessuna guerra, tutte le guerre nel nuovo film di Terrence Malick. Dopo vent'anni di autoesilio Malick torna a dirigere un film. Autore culto con soli due film La Rabbia Giovane e I Giorni Del Cielo, il regista americano sembra non aver smarrito il tocco poetico che aveva contraddistinto le due opere precedenti.
Tratto dall'omonimo romanzo di James Jones, La Sottile Linea Rossa racconta le vicende di un gruppo di fucilieri, la compagnia C - come - Charlie, impegnati nella campagna militare americana del Sud Pacifico. Una operazione bellica atta ad arrestare l'avanzata dei giapponesi in quella particolare area geografica. Punto cruciale per il controllo di quella fetta di mondo è l'isola di Guadalcanal, sede di una importante base aerea giapponese. Per arrivare a controllare il campo d'aviazione è necessario prima conquistare la collina 210 che protegge e controlla tutta l'area del campo. Una collina fortificata e protetta strenuamente da un nemico invisibile. Arrivati nel paradiso terrestre i soldati americani incontrano i loro demoni. Quante vite umane può valere la conquista di un lembo di giungla? Proprietà. Proprietà. Tutto per la proprietà.

Ben presto il film smarrisce la sottile linea rossa della trama e si trasforma in una lunga ed irrazionale riflessione sull'animo umano. In un film corale, fatto di uomini, volti, corpi. Non c'è posto a Guadalcanal per gli eroi di Salvate Il Soldato Ryan. I demoni, le paure che attanagliano ogni uomo nella sua intimità si materializzano nelle figure anonime e senza volto del nemico. Lo stesso volto impregnato di fango, percorso dal sudore, e stravolto dal terrore dei soldati americani. Combatti, spari, uccidi e muori per scoprire che il nemico è un uomo come te. Urla, piange, si porta le mani al capo proprio come hai fatto tu. Indiani e cowboy! Indiani e cowboy! Tutti giocano a indiani e cowboy. Nessun progresso in questa guerra, nessun significato e soprattutto nessuna fine, nessun orizzonte. Nessun soldato Ryan da trovare e riportare a casa sano e salvo. Solo azioni di guerra tra azioni di guerra, feriti tra i feriti, morti tra i morti. Tutto (ri)torna con estenuante e ripetitiva cadenza ritmica. Una lunga guerra di posizione, di attesa, di immobilità che libera il pensiero nell'irreale silenzio del conflitto. Voci interiori, pensieri, ricordi. Mentre strisciano nel fango, mangiano la polvere e imbrattano di sangue i lunghi e sottili fili d'erba il pensiero sfugge verso l'alto in un atto liberatorio. Ridotto a una condizione animale, liberato da ogni convenzione sociale, l'uomo riscopre il suo Io. Riflettere sulla assurdità della guerra è riflettere sulla condizione umana. La Sottile Linea Rossa è un film che riflette e fa riflettere. I soldati sognano la natura, l'immortalità, l'umanità, l'amore e perfino la morte. Un conflitto che prima di essere guerra è lotta dell'anima. La battaglia ne è solo la rappresentazione visibile, la sua estroflessione tangibile. Uomini costretti dalle circostanze a interpretare ruoli che non sentono propri, obbligati a superare il loro conflitto interiore in nome di un ideale che continuamente pare loro sfuggire. La guerra non nobilita l'uomo, gli avvelena l'anima. Tutti automi.

Il conflitto de La Sottile Linea Rossa è soprattutto morte. Morte dello spirito prima che del corpo. Quanti modi esistono per morire, per affrontare la morte, per prepararsi a riceverla? La morte è the great leveller. Come in "Amleto" la morte non fa nessuna differenza. L'imperatore Cesare, Alessandro il Grande e Yorick il buffone del re. Così è la guerra. Non ci sono ricchi o poveri, nobili o servi, buoni o cattivi, ma solo fortunati o sfortunati. La vera condanna è trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Chi decide chi deve morire? Perché deve toccare proprio a me?
Scaturisce così dal film un senso di stranezza. L'orrore e la brutalità degli avvenimenti bellici sono trattati con estrema liricità. Lo stesso contrasto che visivamente si pone tra l'immagine della conflagrazione e la meravigliosa quiete della natura incontaminata. Un paesaggio che viene violentato, ferito a morte dal demone della guerra. Che civiltà porta la guerra, quale progresso? Gli indigeni guardano con stupore e paura i soldati. "Tu sei esercito" esclama una donna indigena. Tu sei morto e porti la morte, sei distrutto e porti distruzione. Morti. Tutti morti. Non è rimasto nessuno. Non è rimasto niente. L'andamento lento della pellicola gli conferisce un ritmo poetico fatto di pause, di a capo, di capoversi ed estenuanti momenti di intimità. E' come se il fluire della narrazione restasse imprigionato dallo stesso fango che rallenta l'incedere dei soldati, bloccato a terra e rallentato dal fuoco nemico. Ecco allora la parola prendere il sopravvento, il dialogo interiore sostituirsi a quello fra gli esseri umani. Potevano udire molto più di ciò che vedevano. Sono tutte frasi ricche di significato quelle che commentano in voice over la pellicola. Mille voci, mille pensieri. Così tanto di così tante emozioni da succhiargli tutto lasciandolo senza alcuna risorsa emotiva. Una tale quantità di emozioni, di sensazioni provate da risultare indecifrabili. Indecifrabili come il film. A tratti poetico, a tratti brutale, a tratti silenzioso e a tratti fragoroso. Non esiste unità narrativa, non una sola voce, non una sola verità. Non esiste più solo una sottile linea rossa.
Come in un lungo sogno ad occhi aperti: c'era una sottile linea rossa ed ora non c'è più.

da http://www.geocities.com/Hollywood/Boulevard/2508/ci_sotti.htm

A presto.
Dunadan.

Non seguire strade già percorse ma cercane una che nessuno conosce... e lascia una traccia...
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trilly
Laurelin




nell'isola che non c'è !


3022 Messaggi

Inserito il - 09 maggio 2006 : 09:11:57  Mostra Profilo Invia a trilly un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Amon... ricordi la serie di MI in tv? ecco quello che mi aspetto! Quando un film d'azione diventa uno spettacolo circense non va piu' bene, l'esagerazione esasperata di azioni che umanamente sono impossibili rende il film quasi insopportabile!

Come ben sai di cinema ne mastico parecchio ed una pellicola ben fatta la so riconoscere! Mi aspetto da un film d'azione l'adrenalina quella che ti fa scattare sulla poltrona ma non uno spettacolo di funamboli...

Ultimamente ho visto diversi film, Syriana e' un film d'azione ben fatto, Inside Man e' bello anche se la trama di per se molto banale, ma gradevole...
E' inutile che mi ci mettano elicotteri che svolazzano in mezzo ad un campo fitto di aerogeneratori in funzione alti 40 metri con pale che minimo vanno ai 200 km. orari e loro che ci passano in mezzo come niente fosse... e questa e' solo una delle tante....
[:D] [;)]

Trilly

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L'amore che economizza
non è mai vero amore...
(H. De Balzac)



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Pipino Tuc
Germoglio



La Contea


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Inserito il - 09 maggio 2006 : 16:37:01  Mostra Profilo Invia a Pipino Tuc un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Dunadan ha scritto: Di Terrence Malick, ricordo di aver visto con molto piacere La sottile Linea Rossa (The Thin Red Line, 1998).

la sottile linea rossa:
il film più tragico che abbia visto in vita mia... nel senso che ti entra nell'animo, ti senti il protagonista che guarda, tocca, assapora, e, soprattutto, pensa. un po' come the new world.
x dunadan: l'unica cosa che non mi è piaciuta, per ovvi motivi, è che il vestaglione è morto quasi subito...
Pipino Tuc[:-p]

"...Io parto, e se non vogliono che m'incatenino!
Vi deve pur essere qualcuno provvisto d'intelligenza nella comitiva!" interloquì Pipino.
"Allora non verrai certo scelto, Peregrino Tuc!" disse Gandalf...
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Luthien82
Entino




Da chissà dove


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Inserito il - 09 maggio 2006 : 19:38:02  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Luthien82 Invia a Luthien82 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
In Gans of N.Y. c'è uno dei migliori Daniel Day Lewis che abbia mai visto, veramente un grandissimo attore.

Anche la creatura più piccola muta le sorti del mondo.
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Pipino Tuc
Germoglio



La Contea


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Inserito il - 10 maggio 2006 : 18:56:56  Mostra Profilo Invia a Pipino Tuc un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Luthien82 ha scritto:
In Gans of N.Y. c'è uno dei migliori Daniel Day Lewis che abbia mai visto, veramente un grandissimo attore.


per non parlare dell'ultimo dei mohicani...
sembra, però,che si stia dedicando più che altro al teatro...

"...Io parto, e se non vogliono che m'incatenino!
Vi deve pur essere qualcuno provvisto d'intelligenza nella comitiva!" interloquì Pipino.
"Allora non verrai certo scelto, Peregrino Tuc!" disse Gandalf...
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trilly
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nell'isola che non c'è !


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Inserito il - 12 maggio 2006 : 12:42:20  Mostra Profilo Invia a trilly un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ma quanto e' "figo" Antonio Banderas !!!
Ti va di ballare con uno cosi' sicuramente !!!

Belle musiche e fantastici tanghi, molto "senzualiii" specialmente quello ballato dal bell'Antonio... la trama e' scontata ma nell'insieme il film e' gradevole!
[:319]

Trilly

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AmonSûl
Sveltamente




Nowhere Land


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Inserito il - 21 maggio 2006 : 20:15:21  Mostra Profilo  Invia a AmonSûl un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di AmonSûl Invia a AmonSûl un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Pleasantville

Bello... mi è piaciuto quasi tutto... l'idea, la realizzazione, l'atmosfera...
[spoiler]il senso che le passioni, negative e positive, i desideri, la rabbia e soprattutto l'amore possano colorare la vita ovvero renderla degna di essere vissuta...
Il senso di incognita che rende felici, la rottura del meccanismo di "quotidianità"... coinvolgente e commovente a pensarci...[/spoiler]

Il simbolismo di questo film è davvero ben reso ed efficace.
Pensavo di trovarmi di fronte ad un film melenso e invece è tutto il contrario, probabilmente perchè va contro il senso di fondo dei film, telefilm e in definitiva vite melensi, sempre uguali, sempre perfetti, felici, riusciti, vincenti...
Riprende in qualche modo (o è venuto prima...) alcuni spunti di Truman Show...

due piccoli appunti si possono fare: c'era forse ancora spazio per approfondire alcune sfumature del processo in atto... e poi Tobey McGuire sembra appena alzato la mattina...

CollevEnt [:381]
_________
"Tutto ciò che accade, tu lo scrivi", disse.
"Tutto ciò che io scrivo accade", fu la risposta. [:115]
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Luthien82
Entino




Da chissà dove


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Inserito il - 21 maggio 2006 : 22:40:58  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Luthien82 Invia a Luthien82 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ebbene sì ho visto il CdV..... e mi è piaciuto un sacco!!!! Silas è cattivissimo[:183]

Anche la creatura più piccola muta le sorti del mondo.
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Pipino Tuc
Germoglio



La Contea


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Inserito il - 27 maggio 2006 : 19:09:00  Mostra Profilo Invia a Pipino Tuc un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
per me invece era una pappola di film. gli interpreti erano bravissimi e le ricostruzioni di scena perfette ma mi aspettavo qualcosa di più avvincente.
inoltre non spicca niente di importante: langdon non risulta una figura indispensabile come nel libro, nè teabing nè la neveu... e la trama sembra quasi superficiale: tanti dettagli ma non pregnanti. colpi di scena zero,non rimanevi col fiato sospeso.
ma una cosa devo riconoscerla: il finale è stato ben fatto. la musica adattissima per esaltare la tensione nei gesti e nelle parole del protagonista nel suo avvicinamento al louvre. fantastico[:-p]

"...Io parto, e se non vogliono che m'incatenino!
Vi deve pur essere qualcuno provvisto d'intelligenza nella comitiva!" interloquì Pipino.
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Luthien82
Entino




Da chissà dove


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Inserito il - 28 maggio 2006 : 21:31:29  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Luthien82 Invia a Luthien82 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Invece ti dirò che a me il finale è stato la parte un po' meno esaltante del film....va beh se avessimo tutti gli stessi gusti sai che OO[:D]

Anche la creatura più piccola muta le sorti del mondo.
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Tradotto Da: Vincenzo Daniele & Luciano Boccellino- www.targatona.it | Distribuito Da: Massimo Farieri - www.superdeejay.net | Powered By: Snitz Forums 2000 Version 3.4.03