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AmonSūl
Sveltamente




Nowhere Land


4501 Messaggi

Inserito il - 02 giugno 2007 : 16:19:09  Mostra Profilo  Invia a AmonSūl un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di AmonSūl Invia a AmonSūl un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Nel riportare le critiche verso il documentario mi sono astenuto da giudizi, dato che non l'ho visto tutto. Certo č che errori piccoli o grandi nelle inchieste giornalistiche danno un segnale di inaccuratezza nella raccolta delle informazioni. Non so poi se il filmato a cui ci si riferiva come "prodotto su accordo con gli avvocati di parte avversa" fosse l'intero documentario o solo la parte in cui entrava in ballo il prete pedofilo.

L'unico suggerimento che mi sembra cogliere č quello di controllare chi dice cosa... e cosa ci guadagna nel fornire certi dati o interpretazione di dati invece di altri. Alla fine l'unica cosa certa č l'allarme che dobbiamo avere di fronte a questi abusi.

Sono perfettamente d'accordo con i tuoi punti A e B.

Non ho dati oggettivi per affermare che quanto tu sostieni nel punto C sia una fotografia fedele della realtą, né per dire che stai statisticamente sbagliando, per cui mi astengo. Sicuramente l'impressione non č buona. Ma l'impressione č sempre filtrata, in miglioramento o in peggioramento, dai media.

Concordo infine anche sul fatto che non c'č abbastanza trasparenza. La fiducia richiede trasparenza. Specie una volta che tale fiducia č messa in dubbio.

CollevEnt [:381]
_________
"Tutto ciņ che accade, tu lo scrivi", disse.
"Tutto ciņ che io scrivo accade", fu la risposta. [:115]
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balrog
Rossosaggio




Ireland


2052 Messaggi

Inserito il - 02 giugno 2007 : 23:13:06  Mostra Profilo Invia a balrog un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
....la parte relativa al prete pedofilo č una minima parte del filmato completo che riguarda molti altri casi...

Altri dati su cui riflettere :

Venerdi 28 Maggio 2004, pag. 21
L'ex arcivescovo di Boston sara' arciprete a Santa Maria Maggiore.

INCARICO A ROMA PER IL CARDINALE LAW
FU TRAVOLTO DAL CASO DEI PRETI PEDOFILI

Citta' del Vaticano - A sorpresa di tutti, il cardinale Bernard Law, ex arcivescovo di Boston, costretto alle dimissioni dallo scandalo dei preti pedofili, e' stato nominato ieri arciprete della basilica romana di Santa Maria Maggiore.
Un incarico piu' d'onore che altro, con cui il Papa assicura uno stipendio al tribolato personaggio, salvandone insieme l'immagine, a compenso del "sacrificio" delle dimissioni.
Era il 3 dicembre del 2002 - cioe' un anno e mezzo addietro - quando quel cardinale, gia' esponente autorevole dell'episcopato cattolico statunitense, decise di lasciare il suo incarico, durante un colloquio a quattr'occhi con Giovanni Paolo II.
Il Papa apprezzo' il gesto, che permise la nomina di un successore estraneo alla vicenda - il francescano Sean Patrick O'Malley - che dunque non avrebbe potuto essere "citato in giudizio" dagli avvocati dei 450 "querelanti" per "molestie sessuali", di cui erano accusati decine di preti della grande arcidiocesi (conta due milioni di cattolici e 1600 preti).
C'era anche un'esigenza giudiziaria, a premere: le richieste di risarcimento, avanzate dai querelanti, superavano i cento milioni di dollari e minacciavano di portare al fallimento la ricca arcidiocesi.
Quello scandalo a sfondo pedofilo-sessuale (spesso le "vittime" erano adolescenti e qualche volta giovani adulti) stava dilagando sui media statunitensi e aveva gia' costretto alle dimissioni tre vescovi, nell'insieme del paese.
Law fu la vittima piu' illustre. Il cardinale era accusato di essere stato "debole" con i preti "pedofili", di averli spostati da una parrocchia all'altra per coprire i loro crimini e di essersi preoccupato piu' di loro che dei bambini e ragazzi che ne erano stati vittime.
Va riconosciuto a Law d'essere uscito dignitosamente di scena: ammise gli "errori" e annuncio' un lungo "ritiro" in un monastero: "Chiedo perdono a tutti coloro che hanno sofferto per le mie insufficienze e i miei errori".
Arciprete di Santa Maria Maggiore era fino a ieri il cardinale Carlo Furno e prima di lui il cardinale Ugo Poletti: cioe' dei pensionati di Curia. A tale ruolo arriva, a 72 anni, un pensionato speciale, che proviene dalla periferia invece che dal centro.

....................

Da Wikipedia:


Il Rapporto Ferns fu presentato al governo irlandese il 25 ottobre 2005 e reso pubblico il giorno seguente. Tramite esso furono identificate pił di 100 denunce di abusi sessuali su minori presentate tra il 1962 e il 2005 contro ventuno preti che operavano all'interno della diocesi di Ferns. In esso si registrņ la repulsione nei riguardi dell'estensione, severitą e durata degli abusi sessuali perpetrati a danno dei bambini. Undici dei ventuno preti erano ancora vivi nel 2002.

La natura della risposta data dalle autoritą della Chiesa nella Diocesi alle accuse č variata nell'arco di quarant'anni fino al 2002. Il rapporto scoprģ che il vescovo Donal J. Herlihy, tra il 1960 e il 1980, trattņ gli abusi sessuali compiuti dai preti della diocesi, esclusivamente come una questione morale. Trasferģ i preti denunciati ad incarichi differenti o in differenti diocesi per un periodo di tempo, ma in seguito li fece tornare nelle loro precedenti posizioni. Alla fine degli anni Settanta il vescovo Herlihy riconobbe che vi era una dimensione psicologica o medica nella questione degli abusi sessuali su minori. Alcuni preti, rispetto ai quali furono presentate denunce, furono mandati da uno psicologo. Tuttavia, il vescovo assegnņ ripetutamente alle curie preti nei confronti dei quali quali erano state presentate denunce e riguardo ai quali uno psicologo clericale aveva espresso inequivocabili preoccupazioni riguardo la loro adeguatezza ad interagire con i giovani. Secondo il rapporto, l'assegnazione dei preti sopracitati alle curie, fu totalmente inappropriata e del tutto inspiegabile. Herlihy non incontrņ le vittime, pur offrendo loro del supporto finanziario.

Il successore di Herlihy, Brendan Comiskey, istituģ diverse indagini fra il 1984 e il 2002 a seguito di denunce presentategli. Tuttavia, queste furono prolungate ed inconcludenti e in tutti i casi non rispettarono lo standard di prove rischiesto da Comiskey stesso. Egli quindi non persuase né costrinse ad esimersi dal ministero clericale alcun prete, contro il quale furono presentate denunce. Comiskey inoltre riferģ alle autoritą civili gli incidenti e le denunce ricevute solo dopo il 1995.

Il rapporto conclude affermando che le autoritą della Chiesa, e la societą in generale, fallirono nel valutare i danni orrendi che l'abuso sessuale di bambini puņ causare e aveva causato nel caso in esame. Il rapporto inoltre motiva la risposta dei vescovi agli abusi come la conseguenza di una cultura di secretazione e del timore di causare scandali.



bal

Modificato da - balrog in data 03 giugno 2007 10:46:00
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Silma
Ent




Abruzzo


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Inserito il - 04 giugno 2007 : 11:45:35  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Silma Invia a Silma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
balrog ha scritto:
Il rapporto conclude affermando che le autoritą della Chiesa, e la societą in generale, fallirono nel valutare i danni orrendi che l'abuso sessuale di bambini puņ causare e aveva causato nel caso in esame. Il rapporto inoltre motiva la risposta dei vescovi agli abusi come la conseguenza di una cultura di secretazione e del timore di causare scandali.





Io non sono a favore dell'oscurantismo, se c'č stato, ma non mi sembra una paura ingiustificata né illegittima, visto che quando compaiono questi casi viene svalutata agli occhi dell'opinione pubblica tutta la categoria. Perché se un uomo comune commette atti del genere il biasimo cade solo su di lui, ma se č un prete, si allarga a tutto il clero. č un meccanismo che non capisco, e che non condivido.

umilmente vostra
Silma

<<la vide fra le sue braccia splendere e brillare,
fanciulla elfica ed immortale>>
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balrog
Rossosaggio




Ireland


2052 Messaggi

Inserito il - 04 giugno 2007 : 15:17:52  Mostra Profilo Invia a balrog un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
....nascondere dei reati per impedire che essi ledano il buon nome di una associazione č connivenza (e in alcuni casi favoreggiamento verso il colpevole) nel reato stesso Silma e , a parte l'vvia riprovazione morale ed etica verso questo tipo di silenzio-complice, č anche intralcio alla giustizia ....č QUESTO che viene imputato alla chiesa, NON il fatto che esistano preti pedofili (possiamo dfiscutere poi se la pedofilia sia "incoraggiata" dall'obbligo della castitą e/o da altre norme o pratiche vigenti nella chiesa cattolica) ed č proprio questa ambiguitą e mancanza di trasparenza della chiesa stessa a lederla maggiormente nella sua credibilitą

simili tipi di azioni sono inaccettabili (specialmente in reati cosģ orribili) e ingiustificabili.....come ho detto senza se e senza ma....questo tipo di cultura omertosa si attaglia ad altre e molto meno morali "associazioni"

se Mons. Fisichella in trasmissione ha detto specificatamente: "la veritą non farą mai male alla chiesa", allora che la chiesa faccia piena luce pubblica sul suo operato e lo cambi radicalmente....proprio per ciņ che pretende di essere essa deve avere trasparenza assoluta nel suo operato


bal

Modificato da - balrog in data 04 giugno 2007 15:23:52
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AmonSūl
Sveltamente




Nowhere Land


4501 Messaggi

Inserito il - 04 giugno 2007 : 22:54:39  Mostra Profilo  Invia a AmonSūl un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di AmonSūl Invia a AmonSūl un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Speriamo...

(a latere la veritą farebbe bene anche al governo, nel caso Visco-Speciale, che se si dimetteva il primo facevano pił bella figura tutti... ma se č colpevole lo vado a prendere a calci in culo...)

CollevEnt [:381]
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"Tutto ciņ che accade, tu lo scrivi", disse.
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balrog
Rossosaggio




Ireland


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Inserito il - 05 giugno 2007 : 00:12:32  Mostra Profilo Invia a balrog un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
.....sono pił che d'accordo con te, Amon....

bal
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Silma
Ent




Abruzzo


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Inserito il - 05 giugno 2007 : 18:23:45  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Silma Invia a Silma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
La veritą farebbe bene a tanti...perché l'omertą ed il seppellimento degli eventi č una piaga vecchia di secoli, se non di millenni. Un di quelle cose di cui si dice: "esisterą finché esisterą l'uomo". Sperando sempre che non sia vero.



umilmente vostra
Silma

<<la vide fra le sue braccia splendere e brillare,
fanciulla elfica ed immortale>>
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Silma
Ent




Abruzzo


2934 Messaggi

Inserito il - 10 giugno 2007 : 18:44:22  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Silma Invia a Silma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Pochi scalmanati hanno fatto fiorire violenza nel pacifico corteo di Roma. La polizia non ha reagito, se non quando č stato d'obbligo intervenire. Mi sembra sia stata una dimostrazione di responsabilitą, e di grande sangue freddo. Non so quanti sarebbero stati capaci di rimanere immobili dietro gli scudi di plastica sotto un diluvio di pietre ed aste ed insulti, come le immagini hanno mostrato le forze dell'ordine.

Che si fosse in accordo o meno con la manifestazione, quando questi black block o chi per loro, o semplici teppisti, irrompono con la loro assurda violenza in una manifestazione, si puņ solo constatare l'irriducibilitą della stupiditą umana.

umilmente vostra
Silma

<<la vide fra le sue braccia splendere e brillare,
fanciulla elfica ed immortale>>
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balrog
Rossosaggio




Ireland


2052 Messaggi

Inserito il - 11 giugno 2007 : 10:34:14  Mostra Profilo Invia a balrog un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
,,,,vero Silma , vero....

bal
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Dunadan
Fuscello



Friuli


402 Messaggi

Inserito il - 11 giugno 2007 : 14:24:22  Mostra Profilo Invia a Dunadan un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Salve, avevo promesso di dire qualcosa in proposito e adesso mi ritrovo un poco in ritardo e probabilmente fuori tempo massimo. Ma, ho comunque letto lo svilupparsi della discussione, recuperato qualche mancanza in proposito e poi questo tempo mi č stato utile anche per fare qualche riflessione personale che vado a postare. Vi chiedo di scusarmi per i prossimi lunghi sproloqui…


Una dei passaggi che pił mi č frullato in mente č stato questo:

-- Mons. Fisichella in trasmissione ha detto specificatamente: "la veritą non farą mai male alla chiesa", allora che la chiesa faccia piena luce pubblica sul suo operato e lo cambi radicalmente....proprio per ciņ che pretende di essere essa deve avere trasparenza assoluta nel suo operato --

Trovo interessante notare “la chiesa faccia piena luce pubblica sul suo operato”. Scusate ma la trovo una banale generalizzazione anche perché mi chiedo se per caso ogni cristiano debba fare una lista di tutte le cose che fa…. Forse sarebbe stato meglio dire “faccia piena luce sull’operato di alcuni suoi membri”. Continuo: “…e lo cambi radicalmente…”. Se ci riferiamo alla Chiesa come Vaticano, dunque come ammistrazione generale centrale a cui sembra che occorra un repulisti (stando a quanto detto finora), lo trovo una cosa insensata: stando a tutti i fatti accaduti riportati dal documentario e rimpolpati (anche in queste pagine) da altri fatti dello stesso tipo a nessuno č venuto in mente che si sta chiedendo una sorta di nuova Norimberga (cittą tedesca che lega il suo nome al celebre processo ai gerarchi nazisti nel 1945-46)? Per questo mi domando chi voglia mettersi a fare il giudice sulla questione… Uhmmm…
Se perņ ci riferiamo alla Chiesa tutta intera, intesa come tutto il popolo cristiano, allora sģ che la questione diviene importante e degna d’attenzione! Dico questo perché impegna ogni singolo fedele, laico o sacerdote che sia. E per fedele s’intende ogni persona battezzata (e poi anche confermata). Questo tentativo radicale di cambiare il proprio operato si riassume con due parole (anche tre): esame di coscienza giornaliero al termine della giornata in ginocchio di fronte al crocifisso. Non ce ne sono altri, se gią da noi non riusciamo a fermarci un momento e a dirci nella veritą del nostro essere “sto sbagliando, ho agito male”, avete voglia a fare radicali cambiamenti.
Magari sarebbe un esercizio utile da fare anche per chi dice di non credere…
Poi: “proprio per ciņ che pretende di essere essa deve avere trasparenza assoluta nel suo operato…”. Gią “trasparenza”. Forse per caso potremmo intenderla come “veritą”? Forse, ma in questo caso il singolo credente, il singolo fedele ha la capacitą di portarne il peso? Amon parlava della reazione di sua madre sul documentario. Non penso sia l’unica ad avere avuto un certo sbandamento. Forse allora la “trasparenza-veritą” non si trasforma in quella famosa luna in fondo al pozzo che per cercare di raggiungerla si paga un prezzo pesante?
Probabilmente con “trasparenza” si vuole intendere “coerenza” con l’impegno preso, tanto per il sacerdote ordinato nell’esercizio del suo ministero, quanto per il fedele nel matrimonio, nell’educazione dei figli, nel lavoro, nelle piccole cose di ogni giorno e avatni. Ne possiamo parlare a lungo ma la coerenza o trasparenza della Chiesa non č propria solo della parte “ecclesiastica” (brutto modo di dire) ma di tutto il popolo cristiano, laici e consacrati insieme.
“La veritą non farą mai male alla Chiesa”, la frase di Mons. Fisichella, dettata da profonda convinzione personale ma non soltanto sua, č carica di significato e nel contesto in cui venne detta non si poteva trattare solo di uno scatto d’orgoglio. La Chiesa č santa perchč Cristo la rende santa, perché su Cristo si fonda, dall’insegnamento suo trae ispirazione e riconosce in Gesł la “via, veritą e vita”. E i cristiani sanno (dovrebbero) che ogni costruzione fondata in Cristo cresce ordinata e ben precisa. Se non ci si fonda su Cristo o anzi lo si nega, il disastro č dietro l’angolo.
In fin dei conti, il disastro dello scandolo preti-pedofili nasce anche da questo non fondarsi su Cristo. Ogni singolo prete o abate o frate o quello che volete, che si sia reso colpevole di un tale abuso nei confronti di un “piccolo” (dove “piccolo” ha un significato evangelico ovvero “piccoli del regno di Dio”), non ha fondato su Cristo la propria vita. Piuttosto ha tradito Cristo allo stesso modo di Giuda o di Pietro. Dico “Giuda o Pietro” perché poi starą ancora al singolo decidere che strada prendere: quella del “figlio della perdizione” che conduce alla dannazione oppure piangere, e farlo amaramente molto amaramente, le proprie colpe. Nonostante il senso di scoraggiamento che ci provocano questi scandali, ci sarą un giudizio per tutti alla fine dei tempi. E qualora qualcuno fosse anche riuscito a nascondere le proprie colpe agli occhi degli uomini non potrą sottrarsi al giudizio di Dio. Giudizio terribile perché basato sull’amore: “Mi hai amato?”. Le risposte sono si oppure no. Il passo del vangelo di Matteo alla fine del capitolo 25 risulta emblematico in proposito.
Come pure nel caso dello scandalo dei preti pedofili negli Stati Uniti risultano emblematiche le parole rivolte alle sette chiese dell’Asia Minore nell’Apocalisse di s. Giovanni. Provate solo a leggere quanto vien detto alle Chiese di Efeso, di Sardi o di Laodicea e poi chiedetevi che fine hanno fatto alcune di esse … Non c’č molto da girarci attorno: la Chiesa che Cristo ha voluto č come una vite. Ogni tanto, dei rami si seccano e vengono tagliati. Gli attuali rami secchi se non verranno tagliati dalle persone che Gesł si č scelto come successori, verranno tagliati da lui stesso nella maniera che avete visto e letto. Che fine hanno fatto in fin dei conti molti dei preti-pedofili? Se la passano poi cosģ bene?
Ma adesso, domandiamoci noi una cosa: cosa ne traiamo da queste notizie? Solo un moto di repulsione, una perdita di fiducia nei confronti della Chiesa, un senso di amarezza, di abbandono, di legittima indignazione, perfino di odio ? Troppo spesso passato un primo momento di eccitazione sull’argomento prevale un senso d’impotenza e magari la vita riprende il suo tranquillo tran-tran fino al prossimo scandalo… Se questo č il risultato trovo quantomeno dispendioso, in termini di tempo e energie, parlare di “cambiamenti radicali” o di “trasparenza nel suo operato” fin tanto che pretendo, e sottolineo pretendo, che questi avvengano fuori di me.
Tornando a quanto detto all’inizio circa il desiderio di cambiamento notavo in un altro post come secondo le intenzioni di qualcuno, la chiesa dovrebbe fare un repulisti pił che profondo e, si sottolineava, pubblico… Beh, scusate ma se solo riflettiamo un momento su questa frase ci dovrebbe venire in mente un immagine: quella del bambino che piange e batte i piedi perché pretende che un altro gli chieda scusa a tutti i costi. E mi domando: a qualcuno č per caso preso un delirio di onnipotenza da invocare un repulisti pubblico all’interno della Chiesa? Forse č sfuggito il fatto che il termine “Chiesa” “designa il popolo che Dio convoca e raduna da tutti i confini della terra, per costruire l’assemblea di quanti, per la fede e il Battesimo, diventano figli di Dio, membra di Cristo e tempio dello Spirito Santo” e pare che i cristiani nel mondo siano qualche centinaio di milioni, forse qualche miliardo lo superano. Chissą, forse un repulisti č un pochino esagerato come soluzione… forse potrei perņ proporre un'altra via!
E se il repulisti iniziassimo a farlo dentro di noi intanto? Se i cristiani vivessero da cristiani “24 ore al giorno” come diceva Gandhi in proposito non se ne trarrebbero maggiori benefici? John F. Kennedy mi pare dicesse in proposito che il cittadino americano non doveva chiedersi cosa lo stato poteva fare per lui ma cosa il cittadino americano poteva fare per lo stato. Per il cristiano, soprattutto in un momento in cui la sua fede č quantomeno scossa da questi eventi, il discorso č uguale: cosa posso fare io, nel mio piccolo, per questa situazione?
La risposta č fin troppo conosciuta: il comandamento dell’amore. Amare Dio con tutto il proprio cuore, la propria anima e le proprie forze; amare il prossimo come noi stessi. Se questo comandamento vive in una persona non ci sarą spazio per pedofilia e altre sozzure. Ma se non c’č questo, se nella dimora del nostro cuore non c’č spazio per Gesł, inevitabilmente potrebbe esserci spazio per un abisso nero. I preti-pedofili ne sono una dimostrazione lampante… Ora il comandamento dell’amore vive in un cristiano quando questi si accosta per ricevere l’Eucarestia, che č segno dell’amore profondo che Cristo ha per noi. Č dalla partecipazione fraterna all’Eucarestia che parte o puņ partire il nostro “profondo e pubblico repulisti”. Stą poi alla volontą dell’uomo, con l’aiuto di Dio, portarlo avanti. Il punto di partenza per il cristiano diviene dunque accogliere Cristo nel proprio cuore.

Dunadan

Non seguire strade gią percorse ma cercane una che nessuno conosce... e lascia una traccia...
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Dunadan
Fuscello



Friuli


402 Messaggi

Inserito il - 11 giugno 2007 : 14:25:08  Mostra Profilo Invia a Dunadan un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Un'altra frase mi aveva colpito: “… questi sono fatti, fatti!”. Č vero sono fatti, cose accadute sul serio e non per finta. Provo a riassumerle sia pur velocemente. Molti sacerdoti, specialmente nel nord-america, hanno praticato ripetute violenze sessuali nei confronti di minori. Io trovņ la cosa brutale per certi aspetti, vile per altri. A tratti non riesco proprio a concepirla, dą il voltastomaco eppure sono cose che sono successe.
Il fatto che i vescovi di varie diocesi abbiano reagito tardivamente o inefficamente nei confronti di questo stato di cose costituisce se vogliamo un’aggravante alla situazione. Troppo tardi o troppo poco, il problema si č allargato raggiungendo dimensioni allarmanti. La giustizia ordinaria č entrata in gioco e con essa i mass-media. Quest’ultimi battendo e ribattendo sulla questione l’hanno portata a livelli di conoscenza mondiale. Il contraccolpo su diverse diocesi č stato tremendo, non solo a livello finanziario per via dei risarcimenti ma soprattutto quanto ad immagine e credibilitą. Contraccolpo che si ripercuote inevitabilmente su tutta la Chiesa cattolica. Questa scopre che quello che si credeva un “ramo verde” della sua vite mostra invece evidenti segni di marciume. Marciume che potrebbe trovarsi non solo nel “ramo” americano, ma anche da altre parti. A questo stato di cose il Papa dirama una circolare per tutti i vescovi contenenti istruzioni per far fronte alla situazione con l’obbligo di applicarla e al tempo stesso di tenerne strettamente segreto il contenuto “solo per i propri occhi”. Questa circolare e la sua segretezza pone in pił di qualcuno una domanda: cosa c’č sotto? Cito da un post: “I documenti in teoria non sono segreti ( in specifico non vi č scritto che lo siano) ma essi sono stati mandati solo a quattromila Vescovi, Arcivescovi e Cardinali con l'avviso che essi fossero solo e unicamente letti da loro....questo li rende in pratica segreti” (qui faccio un veloce appunto: un segreto non č pił tale gią quando lo sanno in due, figuriamoci in quattromila… alla lunga qualcosa trapela; inoltre molti di noi sanno come alcuni documenti restino archiviati per un certo tot di tempo prima di essere resi pubblici, questo per ridire che a volte, voler sapere a tutti i costi č come cercare di prendere la luna in fondo al pozzo…).

Ecco, vedete, questo puņ essere un veloce riassunto del tutto. Ora chiediamoci una cosa: dove stiamo puntando l’attenzione? Penso che ognuno di noi possa dare una risposta diversa in proposito…

Ora provo a pensare al perché mi fa tanto scandalo tutto questo e provo a pormi delle domande.
Prima ragione: le violenze di carattere sessuale a danno di minori colpiscono sempre la nostra attenzione e la nostra sensibilitą. E guai se non fosse cosģ…
Prima domanda: Ma adesso cosa ne sarą di questi piccoli e come cresceranno?
Seconda ragione: dette violenze sono state portate avanti da sacerdoti, persone consacrate a Dio. Persone, sottolineo, che portano proprio sulle loro mani il segno della loro consacrazione e che invece le hanno usate per uno dei pił infami tra i peccati.
Seconda domanda: perché questi sacerdoti sono arrivati a tanto e cosa fare di loro adesso?
Terza ragione: i superiori di questi sacerdoti, vescovi e cardinali, in molti casi erano al corrente di quanto accaduto. Le loro azioni mostrano ai pił incertezza, inadeguatezza, forse paura nell’affrontare la situazione.
Terza domanda: perché vescovi e cardinali hanno agito cosģ? E se proprio chi č chiamato a guidare il popolo di Dio pare dimostrare inadeguatezza, dove andremo a finire?

Sapete, quando mi sono posto la prima volta le domande che vi ho riportato di sopra mi sono sentito ben meschino. Si, ben meschino, perché mi sono accorto di come il pensiero va inevitabilmente sul grande campo di battaglia in cui č in gioco la credibilitą della chiesa e del suo annuncio evangelico da una parte e i suoi detrattori dall’altra. L’altra sera mia sorella mi diceva “ben gli stą, a tutti quegli ecclesiastici sempre con il naso all’insł” (non ci va leggera in proposito). Ed č pure vero quell’adagio che dice “Chi cammina con lo sguardo troppo alto finisce per inciampare”. Ed ecco il mio di inciampio. Alcuni giorni fa, con la Luthien si osservava i lavori di ripristino di una tavola appena restaurata di Matteo di Giovanni (sec. XV) raffigurante “La strage degli Innocenti”. Bene, la scena č truculenta: Erode in alto al centro con fattezze distorte e grottesche comanda la strage che si svolge sotto di lui. I suoi sicari uccidono senza pietą i bambini tra le braccia delle madri che pure cercano in ogni modo di difenderli. In basso, bambini giacciono morti, il colore della pelle č gią smorto, si notano i segni dei colpi e un piccola raggiera di luce sulle loro teste ne indica la santitą per essere stati sacrificati per Cristo. Questi bambini sul fondo della tavola sono morti e sono soli, nessuna madre piange la loro morte. Eppure sopra si vedono madri difendere i loro bambini ancora vivi. Per questo ho provato a portare il mio sguardo verso il basso di tutta questa questione e mi rendo conto che poco, sempre troppo poco č il soffermarsi per un istante a pensare ai tanti bambini vittime di abusi. Al pił li si degna di un veloce pensiero, forse qualcuno si ricorda di dire una preghiera per loro… Ed ecco che ritorna la prima domanda: cosa ne sarą di questi piccoli e come cresceranno?
Turbati, scossi, magari con tic nervosi o messi a rischio di profonde depressioni. Magari cresceranno come tutti i loro coetanei, ma i loro genitori vivranno sempre nella paura che quanto č accaduto possa ripetersi. Quale sarą il loro rapporto con Cristo? In quale maniera gli si potrą insegnare che “Dio č amore” senza pensare che potrebbero sentire una cosa simile come un insulto?

Alla seconda domanda č altrettanto difficile rispondere. In molti dei sacerdoti coinvolti nella scandolo pedofilia, il problema nasce da turbative di carattere mentale, spesso dovute ad una vita di castitą non intesa come donazione gioiosa di se stessi per vivere come Cristo ma repressione di impulsi naturali. Diversamente da quello che si puņ pensare il passo da “donazione” a “repressione” č molto breve e spesso le due cose vanno confondendosi. Da qui si va su un piano inclinato che porta dalla repressione al bisogno di far qualcosa. Un po’ quello che succede quando dovremmo andare al bagno ma per determinate ragioni non possiamo.
Pertanto, in prima battuta, per un sacerdote o consacrato i cosidetti “canali sublimatori” divengono un primo aiuto per impedire il verificarsi di queste situazioni. L’impegno costante nel proprio servizio e lo sviluppo dei doni e delle capacitą proprie, aiutano a non indugiare troppo nell’ozio o in certe cose.
Perņ non a tutti puņ bastare il “canale sublimatore”. Ci sono momenti in cui chi si consacra al Signore deve mettersi di fronte sinceramente alla propria sessualitą e capire cos’č che la turba. Di fronte all’impulso, alla volontą di fare qualcosa occorre rifarsi una domanda: cosa cerchi?. Mi spiego: nel medioevo, quando qualcuno bussava alla porta di un monastero o di un convento, il frate portinaio faceva una domanda: “Quem Quaeris?” chi cerchi? Per quanti volevano entrare per vivere come monaci o frati la risposta non poteva essere che uno: “Deus”, “Dio”. Si entra in un monastero, in un convento, ci si consacra al Signore perché si cerca Dio. Se non c’č questo di fondo qualsiasi vocazione crolla alla lunga. Aggiungo: Sant’Agostino nella sua Regola Ad Servos Dei mette come primi due articoli queste cose: “1.Fratelli carissimi, si ami anzitutto Dio e quindi il prossimo, perché questi sono i precetti che ci vennero dati come fondamentali. 2. Questi poi sono i precetti che prescriviamo a voi stabiliti nel monastero”. [ e la regola prosegue].
Ora, il sacerdote o il consacrato in difficoltą che torna a ripetersi il senso della propria chiamata e che cerca autenticamente Dio puņ trovare la forza di rinviare gli impulsi che lo spingono verso un'altra direzione.
Ma qui puņ sorgere un obiezione, pił che legittima. In alcuni casi di preti-pedofili si sono riscontrate evidenti patologie mentali che li hanno portati a fare quello che hanno fatto. Il problema qui stą molto pił a monte. Penso che tutti voi sapete che il sacerdote non č una professione e non basta studiare, diciamo cinque anni, materie filosofiche e teologiche per diventare tali. Durante la formazione di chi decide di consacrarsi al servizio del Signore, chi č messo alla guida di questi “candidati” deve (non dovrebbe come talvolta si dice) verificare quste cose:
a. una maturitą adeguata;
b. una fondamentale serenitą e benessere fisico, psichico e spirituale.
Queste sono premesse basilari in un cammino di consacrazione.
Ad esse vanno aggiunti alcuni tratti fondamentali, che vanno intesi come assunzione “ideale” di un scelta di fondo che impegna tutta la vita:
1. un cambiamento di cuore e di mente che č riconoscibile in una novitą di vita e in un stabile ed intimo rapporto con Cristo e con la sua parola.
2. la capacitą di offrire a Dio tutta la propria persona seguendo Cristo e di fare della propria vita un dono per la gioia degli altri.
A questo punto visti i molteplici casi avvenuti negli Stati Uniti ci si deve chiedere: chi ha formato quei preti-pedofili ha tenuto conto dei punti sopradetti? Probabilmente no. Questo sģ, che diviene un punto di autocritica. Si fosse trattato di un singolo sarebbe stato grave lo stesso, ma forse certe turbe non erano evidenti durante la formazione. Ma, per centinaia di preti coinvolti non č possibile che determinate turbe non vengano rilevate nella formazione. Questo č tremendo.
Papa Giovanni Paolo I, quando era ancora Patriarca a Venezia, fotografņ le tante situazione d’incoerenza di alcune persone ecclesiastiche con la frase “Dovremmo servire il Dio Trino, non il Dio Quattrino”. Questa frase č mutuabile anche allo scandalo dei preti pedofili.

Riguardo la terza domanda circa l’operato dei vescovi in tutta la questione dei preti-pedofili possiamo dire che l’abbiamo parzialmente introdotta rispondendo alla seconda. Inoltre va pure detto che questo č il punto pił dibattuto tanto che lo scandalo dei preti-pedofili, pure in tutta la sua gravitą, diviene il semplice casus belli di un dibattito sempre pił serrato circa la credibilitą della Chiesa e del suo messaggio evangelico.
Ora possiamo constatare come l’opinione nei confronti dei “capintesta” delle diocesi (giusto per cambiare espressione) sia con toni pił o meno accesi, negativa. Si parla d’incoerenza, di provvedimenti tardivi, inefficaci, di volontą di non vedere e via discorrendo. E in questa situazione mi tornava alla memoria un celebre passo dei Promessi Sposi, il dialogo tra il Card. Federigo Borromeo e Don Abbondio (cap. XXV-XXVI). Dunque, al card. Borromeo che accusa Don Abbondio di aver mancato nel suo compito e gliene chiede conto, il presule ad un certo punto si fa scappar detto: “Gli č perché le ho viste io quelle facce, le ho sentite io quelle parole. Vossignoria Illustrissima parla bene; ma bisognerebbe essere ne’ panni d’un povero prete, e essersi trovato al punto”. Ecco troviamoci “al punto” dei vescovi americani e rendiamoci conto che a quel punto in cui era la situazione avrebbero sempre sbagliato. Questo non toglie responsabilitą a chi deve condurre i fedeli (come il card. Borromeo non toglierą di ricordare a Don Abbondio i suoi doveri e le sue mancanze) ma non č pure probabile che alcuni vescovi abbiano preso in mano una diocesi che non conoscevano con questi preti-pedofili gią inseriti in essa? Bisogna porre molta attenzione alle circostanze quando si parla di argomenti cosģ forti. Non dimentichiamoci che le notizie sullo scandalo dei preti-pedofili ci arrivano filtrate dalla stampa e dai mass-media. Questo non significa che le notizie siano manipolate ma ci offrono pur sempre un quadro parziale (una piccola parentesi, sapete a me a volte seccano quei riquadrini nei giornali che riportano in tre o quattro righe alcune cifre o date sull’argomento con una breve spiegazione).
Ad ogni modo, vi invito a rileggere quel passo dei Promessi Sposi. Lo trovo illuminante, magari se lo rileggessero anche altri…

E qui chiudo questo quantomeno logorroico intervento. Spero di non avervi troppo annoiato anche se mi rendo conto che molte sarebbero le cose da dire e molte si sono dovute al momento tralasciare. A parziale discolpa posso solo dirvi “credete che non s’č fatto apposta”…

Dunadan


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balrog
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Inserito il - 12 giugno 2007 : 23:48:58  Mostra Profilo Invia a balrog un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Non ho desiderio nč tantomeno verve per commentare i lunghissimi post di Dunadan ,benchč di cose ve ne sarebbero da dire e non poche...ma sembra che i fatti incalzino quindi lasciamo ad essi il campo.

Inserisco in risposta di quel "cosa succederą alle vittime " che faceva bella mostra di se in uno dei post questo, viene da altro forum e sono autorizzato a trasferirlo qui....buona lettura.


Fonte: "Carta canta..." di Marco Travaglio su Republica.it

Dio č trino…e quattrino

Non siamo distanti dalle vittime e dalle loro famiglie. Anzi, siamo pronti a prestare anche la nostra collaborazione con le istituzioni pubbliche, quando si prendono provvedimenti civili o penali” (mons. Giuseppe Betori, segretario generale della Cei, chiarisce la posizione dei vescovi sui casi di pedofilia nel clero, 21 maggio 2007).


“Mercoledģ un giudice federale della sezione bancarotta ha deciso la nomina di un revisore contabile esterno per la Diocesi Cattolica di San Diego, mentre si levano accuse nei confronti delle autoritą ecclesiastiche, che starebbero cercando di nascondere i loro beni per evitare di pagare le vittime di abusi sessuali. La giudice Louise De Carl Adler, in precedenza, aveva minacciato di incriminare la diocesi per oltraggio alla corte per aver fornito una falsa rappresentazine dei fatti e avere forse violato la legislazione sulla bancarotta. La giudice ha criticato gli avvocati della chiesa per non aver incluso, nei documenti per la bancarotta, 770 conti correnti bancari riferibili alle parrocchie: ‘Sono sbalordita - ha detto - questo č il sistema contabile pił bizantino che abbia mai visto’. La minaccia di oltraggio era stata formulata lunedģ, sei settimane dopo la richiesta di bancarotta, mentre la diocesi deve affrontare le cause intentate da pił di 140 persone che accusano i sacerdoti di abusi sessuali. La Adler ha citato una lettera del 29 marzo, spedita ai parroci da una Organizzazione per le Parrocchie della diocesi di San Diego. che li sollecitava a procurarsi dei nuovi codici fiscali e a trasferire i fondi in nuovi conti correnti bancari. La giudice ha detto che qualsiasi trasferimento di denaro tra la diocesi e le parrocchie, effettuato dopo la dichiarazione di bancarotta, al di lą delle normali operazioni di cassa, viola le leggi che proibiscono movimenti di beni della diocesi mentre la causa di bancarotta č ancora pendente. Si tratta di regole previste per proteggere i beni che potrebbero essere eventualmente utilizzati per risarcire le vittime di abusi sessuali da parte del clero. La giudice ha dichiarato che per qualsiasi trasferimento č richiesto il nullaosta del tribunale. In un’ordinanza dal tono molto severo la Adler aveva scritto che, apparentemente, gli avvocati Susan Boswell, Jeffry Davis e Victor Vilaplana avevano agito di concerto con le parrocchie per creare nuovi conti correnti bancari separati da quelli della diocesi (…). L’avvocato Susan Boswell si č scusata, dicendo di aver male interpretato le parole della giudice sulle regole riguardanti i movimenti di denaro nel corso del processo per bancarotta (…) e ha accettato di collaborare con un revisore contabile indipendente” (Associated Press, San Diego, 11 aprile 2007).


credo che anche questo accadimento recentissimo non sia propriamente da ascriversi a lode della chiesa nč sembra vi sia in questa notizia un qualche cambiamento di rotta


balrog



Modificato da - balrog in data 13 giugno 2007 00:17:31
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Dunadan
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Inserito il - 13 giugno 2007 : 15:22:23  Mostra Profilo Invia a Dunadan un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Dunadan ha scritto:
Come pure nel caso dello scandalo dei preti pedofili negli Stati Uniti risultano emblematiche le parole rivolte alle sette chiese dell’Asia Minore nell’Apocalisse di s. Giovanni. Provate solo a leggere quanto vien detto alle Chiese di Efeso, di Sardi o di Laodicea e poi chiedetevi che fine hanno fatto alcune di esse … Non c’č molto da girarci attorno: la Chiesa che Cristo ha voluto č come una vite. Ogni tanto, dei rami si seccano e vengono tagliati. Gli attuali rami secchi se non verranno tagliati dalle persone che Gesł si č scelto come successori, verranno tagliati da lui stesso nella maniera che avete visto e letto. Che fine hanno fatto in fin dei conti molti dei preti-pedofili? Se la passano poi cosģ bene?


Discorso riapplicabile ai maneggi finanziari riportati da Balrog nel suo post. E inevitabilmente si torna alla domanda pił volte citata nei (ahimč scusatemi, lunghissimi) post: Quem quaeris? Chi cerchi?
Se la risposta per alcuni, ripeto alcuni, fedeli non č Dio il caso di San Diego ne č una delle conseguenze e, alla lunga, per quanto ben nascosti i sotterfugi vengono a galla...

Se qualcuno ha letto gli Atti degli Apostoli, mi pare al Capitolo 5, c'č un esempio illuminante in proposito: Anania e Saffira. Penso che in diversi ne abbiano sentito parlare. Rispondendo a Balrog, forse nessun segno di cambiamento č in vista ma un avviso in proposito venne dato gią quasi duemila anni fa...

A presto. Dunadan

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Modificato da - Dunadan in data 13 giugno 2007 15:29:37
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balrog
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Inserito il - 13 giugno 2007 : 21:31:27  Mostra Profilo Invia a balrog un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
....a tutt'oggi non ho memoria che il vicario di Cristo e successore di Pietro abbia chiamato i responsabili di tali atti e li abbia fatti cadere morti ai suoi piedi....

mi basterebbe che facesse pił chiarezza in casa propria, meglio se ammettendo le colpe gravi della Chiesa Cattolica come istituzione (e non semplicemente di qualche prete ).....forse a S.Diego pensano che Anania e Saffira si riferisse solo all'avarizia e non a comportamenti ben pił gravi....

in tutti i casi non amo i testi autoreferenziali

balrog

Modificato da - balrog in data 13 giugno 2007 21:40:43
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Silma
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Inserito il - 13 giugno 2007 : 22:43:11  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Silma Invia a Silma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Tempo e scarsa capacitą di concentrazione m'impediscono di comprendere lunghe digressioni o testi riportati, perciņ perdonate se rispondo solo sulle minuzie...


balrog ha scritto:

....a tutt'oggi non ho memoria che il vicario di Cristo e successore di Pietro abbia chiamato i responsabili di tali atti e li abbia fatti cadere morti ai suoi piedi....

mi basterebbe che facesse pił chiarezza in casa propria, meglio se ammettendo le colpe gravi della Chiesa Cattolica come istituzione (e non semplicemente di qualche prete ).....forse a S.Diego pensano che Anania e Saffira si riferisse solo all'avarizia e non a comportamenti ben pił gravi....

in tutti i casi non amo i testi autoreferenziali

balrog




Non mi risulta che il vicario di Cristo e successore di Pietro possa farlo [:-p] e se potesse lo dovrei sapere [:))]
Fuor dello scherzo, si fa presto a dire "fate chiarezza"...non č facile, e se non lo č in una piccola comunitą come la diocesi in cui vivo, e dove sono settimanalmente a stretto contatto con sacerdoti e consimili, e pur con l'ottimo vescovo che abbiamo certe cose restano in ombra, figurarsi se č possibile nella Chiesa presa nel suo complesso. č lavoro di cesello lungo...I preti, una volta ancora, sono uomini ed hanno una coscienza individuale.

Ammettere le colpe gravi della Chiesa come istituzione...non sono sicura di comprendere.

umilmente vostra
Silma

<<la vide fra le sue braccia splendere e brillare,
fanciulla elfica ed immortale>>
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balrog
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Inserito il - 14 giugno 2007 : 09:47:09  Mostra Profilo Invia a balrog un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
.....Silma , come ogni organizzazione di questo mondo, anche la chiesa cattolica ha come propria precisa responsabilitą il controllare l'azione (e gli eventuali reati) dei propri componenti membri dell'organizzazione nell'esercizio delle loro funzioni.....

ho riportato in modo esteso le ragioni pił che fondate, a mio parere, che mi fanno credere che essa č responsabile direttamente non solo di incapacitą di controllo , di fiacchezza nell'intervento, di ritardi e di disorganizzazione .....ma anche , il che č ben pił grave , di precisa volontą dilatoria e spesso (se non sempre) omertosa

ambedue le cose rendono l'organizzazione ecclesiastica (il Vaticano se preferisci) co-responsabile dei reati di pedofilia commmessi da suoi aderenti (il che ovviamente non riguarda invece la chiesa intesa come massa di fedeli) sia dal punto di vista morale che fattuale

capisco il concetto di fratellanza cristiana che unisce i cattolici ( o pił precisamente "dovrebbe" unirli....visto che questo tipo di valori del cattolicesimo va scomparendo molto velocemente) e quindi capisco l'angoscia che puņ creare nel fedele scoprire queste cose e il senso di colpa (in quanto comunitą) che ne deriva

bal

(la prima afffermazione fa ovviamente riferimento simbolico al passo degli Atti degli Apostoli citato da Dunadan)



Modificato da - balrog in data 14 giugno 2007 10:29:36
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balrog
Rossosaggio




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Inserito il - 14 giugno 2007 : 09:49:51  Mostra Profilo Invia a balrog un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Vengo a sapere che

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/06_Giugno/13/g8_genova_questore.shtml

solo per ricordare , come memoria storica, che quanto andavo dicendo nel 2001 e in ogni altra occasione dei fatti accaduti a Genova si č rivelata esatta (benchč ci siano voluti sei lunghi anni per un soprassalto di coscienza e ora speriamo che venga finalmente costituita la commissione parlamentare per far luce su quei fatti)


Ma se Sparta piange certo Atene non ride....a Roma intanto...

ROMA - Il cardinale Renato Martino, presidente del Pontificio consiglio giustizia e pace, ha annunciato che la Santa Sede smetterą di finanziarie l'organizzazione Amnesty International a causa della sua posizione antiabortista. La notizia č arrivata da Radio Vaticana, che ha citato un'intervista del cardinale al National catholic register. Il cardinale Martino ha espresso profondo rammarico per la presa di posizione abortista di Amnesty International, sottolineando che schierarsi per la
depenalizzazione dell'interruzione volontaria della gravidanza rappresenta un tradimento delle finalitą istituzionali della stessa organizzazione. Conseguenza inevitabile di tale decisione, spiega il porporato, sarą la sospensione di ogni finanziamento ad Amnesty da parte delle organizzazioni cattoliche. Il presidente di Giustizia e pace ribadisce che non esiste un diritto di aborto internazionalmente riconosciuto, come si deduce dalla Conferenza Onu del Cairo sulla popolazione. Č in tale occasione, viene ricordato, che č stato escluso l'aborto come mezzo lecito di controllo delle nascite. La delegazione della Santa Sede in quella occasione era guidata proprio da Martino (allora arcivescovo) all'epoca Osservatore permanente della Santa Sede presso l'ufficio Onu di New York.
«CULTURA DI MORTE» - «Le lobby abortiste - prosegue il cardinale Martino nell'intervista al National catholic Register - stanno continuando la loro propaganda, che si inquadra in quella che Giovanni Paolo II chiamava la cultura di morte. Č estremamente grave, avverte il porporato, che una benemerita organizzazione come Amnesty International si pieghi ora alle pressioni di tali lobby. Si rammenta che tale svolta č stata esortata da parte di alcune sedi nazionali di Amnesty». Di qui, la necessitą, per il cardinale Martino, di «intensificare l'impegno dei cattolici, ma anche di ogni persona di buona volontą, in difesa del diritto alla vita di tutti i nascituri, senza impossibili distinzioni tra casi in cui l'uccisione del bimbo nel seno materno sarebbe giusta e altri ingiusta. La soppressione volontaria di ogni vita umana innocente - ha ribadito il capodicastero vaticano - č sempre un delitto e mina alle basi il bene comune della famiglia umana».

(la replica non si č fatta attendere ed č stata glaciale....ho controllato lo Statuto di Amnesty ....c'č scritto nero su bianco che non puņ accettare fondi da stati o chiese )

AMNESTY REPLICA - La risposta di Amnesty non si č fatta attendere. «Non abbiamo mai ricevuto finanziamenti dal Vaticano o da organizzazioni che dipendono dalla Chiesa Cattolica», ha precisato la sezione italiana di Amnesty International. L'organizzazione ricorda che l'articolo uno del suo Statuto internazionale prevede che Amnesty sia «indipendente da governi, partiti politici, chiese, confessioni religiose, organizzazioni, enti e gruppi di qualsiasi genere e svolge la propria attivitą prescindendo da ogni tendenza a loro propria». Rispetto poi alle altre affermazioni del cardinale Martino, Amnesty International precisa che «nell'aprile 2007 ha adottato una propria policy su alcuni specifici aspetti riguardanti l'aborto. Questa policy ha avuto origine nel contesto della campagna 'Mai pił violenza sulle donne', che ha messo in luce la drammatica realtą di donne e bambine vittime di violenza sessuale e che subiscono ancora oggi le conseguenze della violazione dei loro diritti sessuali e riproduttivi». La sua adozione č stata preceduta da una lunga consultazione - ha precisato l'organizzazione - tra sezioni nazionali, gruppi e soci.
NO A CAMPAGNE PRO ABORTO - «La policy adottata - prosegue l'organizzazione - consentirą all'associazione di occuparsi di questioni specifiche riguardanti l'aborto, nella misura in cui queste sono direttamente legate alle attivitą di Amnesty International sul diritto alla salute e sulla violenza contro le donne». Amnesty International sottolinea che potrą chiedere agli Stati di modificare o abrogare le leggi che prevedano la prigione o altre sanzioni penali per aver abortito o cercato di abortire e di garantire che «tutte le donne con complicazioni sanitarie derivanti da un aborto abbiano accesso a trattamenti medici adeguati», indipendentemente dal fatto che abbiano abortito legalmente o meno; di garantire l'accesso a servizi legali e sicuri di aborto a ogni donna la cui gravidanza sia dovuta a violenza sessuale o incesto o la cui gravidanza presenti un rischio per la sua vita o la sua salute». In altre parole Amnesty «non giudica se l'aborto sia giusto o sbagliato» e non prevede di svolgere campagne in favore dell'aborto o di una sua legalizzazione. La sola attivitą sarebbe quella di fare pressione sui governi per assicurare alle donne la possibilitą di ricorrere all'aborto - in maniera sicura e accessibile - per prevenire violazioni di diritti umani cosģ come si opporrą «a misure di controllo demografico coercitive come la sterilizzazione e l'aborto forzati».

13 giugno 2007

bal

Modificato da - balrog in data 14 giugno 2007 10:25:53
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Dunadan
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Friuli


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Inserito il - 14 giugno 2007 : 15:15:11  Mostra Profilo Invia a Dunadan un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
balrog ha scritto:

....a tutt'oggi non ho memoria che il vicario di Cristo e successore di Pietro abbia chiamato i responsabili di tali atti e li abbia fatti cadere morti ai suoi piedi....


...chissą, magari con un pņ d'impegno [:))]


mi basterebbe che facesse pił chiarezza in casa propria, meglio se ammettendo le colpe gravi della Chiesa Cattolica come istituzione (e non semplicemente di qualche prete ).....


... serve a poco se non si cambia mente e cuore. E anche se lo facesse come Giovanni Paolo II chiese perdono per la Chiesa in varie occasioni trovi sempre chi ti dice che l'autocritica č venuta troppo tardi.

...forse a S.Diego pensano che Anania e Saffira si riferisse solo all'avarizia e non a comportamenti ben pił gravi....

in tutti i casi non amo i testi autoreferenziali


...o forse a San Diego la Bibbia č diventata un libro per far spessore negli scaffali, come spesso accade. Non che si dovrebbe essere tutti biblisti, ben s'intende, perņ alcune cose bisognerebbe ricordarseli...

(wow, sono stato pił sintetico del solito...)

A presto.
Dunadan

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AmonSūl
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Inserito il - 24 giugno 2007 : 23:22:32  Mostra Profilo  Invia a AmonSūl un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di AmonSūl Invia a AmonSūl un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Delusioni (politiche) del periodo...

l'Italia ha aumentato le spese militari (governo Prodi).
Ha aumentato le esportazioni militari.
Ha diminuito gli aiuti alle ong e alla cooperazione.


le altre me le sono dimenticate per strada... ma c'č quanto basta per qualche conato di vomito. Dopo ovviamente una bella incazzatura.

CollevEnt [:381]
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Silma
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Inserito il - 23 luglio 2007 : 15:52:21  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Silma Invia a Silma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Avete sentito della cittadina di "Ave Maria"?

Io non sapevo se dovevo ridere od arrabbiarmi. Ma sentita un'idea cosģ assurda. L'apice č stato quando hanno detto che nelle scuole non s'insegnerą la teoria evoluzionistica, ma solo quella creazionistica...per piacere! Lo sanno tutti che il primo libro della Genesi č una grande metafora. Qui si torna al medioevo!

Ma č l'idea di fondo che č folle. I Cristiani devono andare nel mondo, non rinchiudersi in un'ipotetica "isola felice", che a me sa tanto d'utopia, e soprattutto di ghettizzazione del resto del mondo.
Belle le parole del responsabile di tutto, "un'oasi per le anime salvate". Noialtri allora possiamo metterci il cuore in pace, siamo tutti dannati [:-p]

umilmente vostra
Silma

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Dunadan
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Inserito il - 31 luglio 2007 : 12:20:36  Mostra Profilo Invia a Dunadan un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Silma ha scritto:

Avete sentito della cittadina di "Ave Maria"?

Io non sapevo se dovevo ridere od arrabbiarmi. Ma sentita un'idea cosģ assurda. L'apice č stato quando hanno detto che nelle scuole non s'insegnerą la teoria evoluzionistica, ma solo quella creazionistica...per piacere! Lo sanno tutti che il primo libro della Genesi č una grande metafora. Qui si torna al medioevo!

Ma č l'idea di fondo che č folle. I Cristiani devono andare nel mondo, non rinchiudersi in un'ipotetica "isola felice", che a me sa tanto d'utopia, e soprattutto di ghettizzazione del resto del mondo.
Belle le parole del responsabile di tutto, "un'oasi per le anime salvate". Noialtri allora possiamo metterci il cuore in pace, siamo tutti dannati [:-p]

umilmente vostra
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Io sapevo che presso Loppiano, in Toscana, c'č la cosidetta "Mariapoli" la cittadina portata avanti dai focolarini, ma questa mi giunge nuova. Per caso, Silma, non č che mi puņ dare qualche informazione in pił? La cosa mi ha fatto drizzare le orecchie...

Grazie. Dunadan

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AmonSūl
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Inserito il - 31 luglio 2007 : 13:05:46  Mostra Profilo  Invia a AmonSūl un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di AmonSūl Invia a AmonSūl un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Beh, posso dire cosģ su due piedi che la differenza tra le due cittą č grande... fortunatamente per la seconda.

Sulla prima l'impressione č infatti di involuzione e chiusura...

CollevEnt [:381]
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Inserito il - 01 agosto 2007 : 13:49:26  Mostra Profilo Invia a Dunadan un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Oserei dire peggio. Uno strisciante metodo di fare tipico delle sette moderne o, se vogliamo, dei testimoni di geova. Mah, la cosa mi lascia molto perplesso. Faccio notare che da qualche tipo a questa parte, si utilizzano denominazioni mariane per passare messaggi apocalittici...

Scusate la concisione, sono tremendamente di fretta.
Dunadan

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balrog
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Ireland


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Inserito il - 02 agosto 2007 : 10:46:51  Mostra Profilo Invia a balrog un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
....2 Agosto....un pensiero ai tanti morti insepolti di questo paese....

Agosto, Improvviso si sente
un odore di brace.
Qualcosa che brucia nel sangue
e non ti lascia in pace,
un pugno di rabbia che ha il suono tremendo
di un vecchio boato:
qualcosa che crolla, che esplode,
quancosa che urla.
Un treno č saltato.

Agosto. Che caldo, che fumo,
che odore di brace.
Non ci vuole molto a capire
che č stata una strage,
non ci vuole molto a capire che niente,
niente č cambiato
da quel quarto piano in questura,
da quella finestra.
Un treno č saltato.

Agosto. Si muore di caldo
e di sudore.
Si muore ancora di guerra
non certo d'amore,
si muore di bombe, si muore di stragi
pił o meno di stato,
si muore, si crolla, si esplode,
si piange, si urla.
Un treno č saltato

bal

Modificato da - balrog in data 02 agosto 2007 10:58:47
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AmonSūl
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Nowhere Land


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Inserito il - 04 agosto 2007 : 16:59:42  Mostra Profilo  Invia a AmonSūl un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di AmonSūl Invia a AmonSūl un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Leggevo questo testo, oggi e mi chiedo se la storia continua a girare su sé stessa o fa qualche passettino avanti...
Non č molto consolante rileggere queste parole a decenni di distanza e ritrovarle cosģ attuali...


Per fortuna dalla finestra si vede un enorme albero dalle foglioline di un marrone lucente che ondeggia al vento... Qualcosa che va avanti c'č...


siete ottimisti?

CollevEnt [:381]
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"Tutto ciņ che io scrivo accade", fu la risposta. [:115]

Modificato da - AmonSūl in data 04 agosto 2007 17:00:07
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Tradotto Da: Vincenzo Daniele & Luciano Boccellino- www.targatona.it | Distribuito Da: Massimo Farieri - www.superdeejay.net | Powered By: Snitz Forums 2000 Version 3.4.03