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Rosie
Lebid toerin





2010 Messaggi

Inserito il - 23 aprile 2004 : 11:07:38  Mostra Profilo Invia a Rosie un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ecco aperto il topic dedicato al teatro (per la gioia della Mallory!)

Dalla commedia all'opera dalla tragedia alla satira!

Ecco, io parto da questa...^______^ il Teatro come forma ultima di libertà di espressione ed intelligenza, dove la gente può andare a sentire ciò che vuole, senza pubblicità, senza condizionamenti, senza padroni... almeno fino a chè non si giudichi il teatro come "adunata sediziosa e sovversiva"... come dice la Guzzanti![:D]

E' appunto il suo spettacolo che ho visto l'altro ieri a Verona:

REPERTO RAIOT

Sabina Guzzanti ha organizzato uno spettacolo teatrale dopo che le è stato censurato (e rubato) il suo Raiot su rai2, non si spreca su battute in questo senso ma allestisce uno spettacolo degno della sua fama, dedicato a tutti, risate amare per la destra e per la sinistra, promette di non indossare le sue famose maschere, ma basta una sua inflessione per far scaldare il pubblico, nuove gag ed una strepitosa Sabina che balla, canta e scherza col pubblico.


Lo spettacolo in pillole (con spoiler... e battute a memoria):

Sabina arriva sul palco indossando una buffa tuta futuristica e le movenze che ricorda tanto Metropolis (o la robottina de "l'uomo bicentenario")
E' la hostess che fa la guida al "museo della resistenza" e ci mostra strani reperti della dittatura mediatica che ha investito il famoso "ventennio"...
[:o)]
"come viene così chiamato, si ha notizia di un altro ventennio, di cui però si sono perse tutte le prove"


In questo periodo le persone non sapevano di essere sotto dittatura, in quanto gli dicevano che non vi è dittatura se non si uccide nessuno... ma a distanza di anni sappiamo che erano state uccise molte parole...

(lo schermo proietta immagini di cimiteri con lapidi alle parole e Sabina suona un gong acustico posto sull'acqua che da una suono che ti entra nelle ossa e pare venire dall'oltretomba)

"libertà
tribunale
parlamento
legge
pace
.... in poco tempo le uniche parole rimaste vive sono state:
BANCOMAT
PIZZA
BAR
i giorni della settimana e poche altre...."
...

Momento toccante... pochi ridevano...[V]
...

La guida Sabina ci spiega ocme questa cosa abbia avuto effetto anche sull'arte...
[:o)]
"La musica è sempre stata un mezzo per raggiungere l'estasi, ma a qual tempo la musica era talmente brutta che l'estasi veniva presa a parte, in comode compresse"

Parte il reperto storico, la musica, e la Guida canta "il brano più trasmesso dalle radio nel periodo della dittatura"

( parte la "musica" della famosa hit "à la discoteca" leggetevi i testi e poi ridete con me...[:o)][:o)][:o)])

La guida continua a mostrarci strani reperti di quell' epoca concludendo...

"Il dittatore in questione veniva chiamato "tappetto, buffone, imprenditore, padrino, pagliaccio, nanetto, unto, cavaliere... tutto per non pronunciarne il nome che ormai ci si vergognava a dire... non ci è dato sapere il suo vero nome, supponiamo solo che finisse per "ONI", essendoci errivate tutte le canzoni e poesiole che sempre ocn ONI fanno rima..."


Lo spettacolo nel futuro finisce e parte la spiegazione...

"ragazzi, dobbiamo organizzarci per cosa dire ai nostri figli come scusante per aver permesso tutto questo... che le parole erano morte può essere una... se ci tolgono il significato di VOTO ed ELEZIONI è importante:
il 90% delle persone è contraria alla guerra;
il 90% percento dei partiti è a favore...
Vorrà dire qualcosa no?"


La "chiaccherata" con al Guzzanti prosegue... ci organizziamo per cosa dire ai nostri figli...

E l'opposizione? Cosa faceva?
D'Alema lo sapeva....
[:o)]
"GLi italiani stanno male... lo so....
L'inflazione è salita.... lo so...
Berlusconi fa le leggi per sè... lo so...
Non si può più fare la spesa... lo so.. credete che non lo sappia?... lo so... e a volte ci penso... penso addirittura se IO possa fare qualcosa... spesso... quando sono in barca a vela ad esempio.. lì ci penso spessisimo...
Ma solo durnte il mio temppo libero.. perchè il mio lavoro è FARE POLITICA..."


Compaiono l'Annunziata, Vespa, La Palombelli... la Marini, che non manca mai... ho avuto una piccola mancanza della Fallaci, ma ne avrà per il prossimo spettacolo...

Intermezzo d'obbligo sui nostri intellettuali, e pausa scontata con Ferrara...[8D] che, si racconta, obbiettando ad Aldo Grasso sulla "tv del dolore" in televisione, Ferrara l'ha paragonata alla Tragedia Greca...([:0][:0][:0])
Inevitabile quindi un De Filippi che intervista EDIPO [:D][:D][:D] con inevitabili commenti del pubblico tipico della De Filippi "ma c'ha raggione, mi marito me parla sempre di su madre, e come li stire bene i vestiti lei, di come cuscina bene lei... 'sto Filippo, ha fatto pure bene a portarsela a letto..è stato coerente!"[:D][:D]

Quasi in chiusura il pezzo forte: Berlusconi...[:D]
Con uno stupendo soliloquio in sdoppiamento col padrino, che non ha davuto dir altro se non quelloche dichiara lui...^__^

"Signori, mi consentano,... mi chiedete ancora perchè non abbasso le tasse?
...mmm
...m
........ mmmm"
(visibile difficoltà ed amarezza POI SBOTTA...)
"...Io non pago le tasse, Previti non paga le tasse... VI FACCIO UN CONDONO ALL'ANNO CCU MINGHIA DEVU FARE PU DIRVI CHE NU LE DUVETE PAGAARE....

MINGHIONIII!!!!"

Condito da canzoncine inni alla resistenza ed applausi del pubblico... lo spettacolo è stato grande, le musiche anche... e mi hanno fatto dimenticare anche il posto dimmerda nel quale ce l'hanno fatto vedere... seggiole di cm 10 di diametro, caldo afoso ed un palo in mezzo alla visuale del palco...mls...!

Insomma... vedetelo se potete!^_____^

Ora passo la palla a Merry.... che magari commenta anche Fo...^_^


Modificato da - Rosie in Data 23 aprile 2004 13:01:51

Merry
Entino




Pepperland


1762 Messaggi

Inserito il - 23 aprile 2004 : 21:50:23  Mostra Profilo Invia a Merry un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ti ringrazio molto, Rosie.
Anche il teatro ha subito qualche colpo di striscio... Dario Fo è riuscito a rappresentare "L'Anomalo Bicefalo" a Milano in extremis, e sappiamo che Sky, su pressioni di Dell'Utri, all'inizio lo ha trasmesso senza l'audio.
A Verona eravamo su quelle cavolo di seggiole perché hanno spostato "Reperto Raiot" al teatro tenda "per motivi di ordine pubblico"... era così, no?

Commenterò anche Fo, e cercherò di fare qualche raffronto con lo spettacolo della Guzzanti, visto che sempre di satira si tratta.
Dovrò necessariamente fare degli "spoiler", avviso subito chi sta leggendo.


L'ANOMALO BICEFALO - di Dario Fo -
Stando al maestro, lo spettacolo nasce dalla voglia di intervenire, di dire qualcosa su tutto quello che succede in Italia.
Fo aveva deciso di renderlo il più possibile paradossale e grottesco... poi gli avvenimenti della politica reale si facevano più grotteschi delle rappresentazoni che studiava, e doveva ricominciare da capo!
Alla fine, lui e Franca Rame hanno optato per uno spettacolo "in divenire", che viene aggiornato nel tempo a seconda degli avvenimenti.

Il premio Nobel si tuffa nella sua tradizione, usando per Berlusconi la stessa soluzione scenica che usò per Fanfani: una botola per diventare un nanerottolo alto un metro, e l'aiuto di un mimo. Costumi molto semplici, uno scialle per Franca / Veronica Lario, il nano - Berlusconi, e comincia la satira.
Già, la satira... se Berlusconi è stato rappresentato come una maschera, così non è per il racconto di come ha fatto soldi e politica... Per questo si ride amaro.

Faccio un esempio su Dell'Utri. C'era una battuta, tipo:
"Ah, Dell'Utri, non me ne parlare, uno che è appassionato di libri antichi, e se si accorge che sono sporchi li ricicla!"
Per questa battuta, del periodo Novembre - Dicembre, Dell'Utri ha sporto querela.
Detto fatto: a Febbraio Franca Rame rincara la dose leggendo tutte le pendenze giudiziarie e le condanne. E Fo "allora si può dire che è pregiudicato? Dell'Utriii: pregiudicato! Aaah!!"
Stessa cosa per la telefonata sul cavallo di Mangano, riportata così com'era.

Ah... Rosie, questa la scrivo perché noi, a Dicembre, non l'abbiamo sentita: DF = Dario Fo, FR = Franca Rame
FR = Bisogna riconoscere che non è più il berlusconi del suo primo ingresso in politica, il barboncino tutto scodinzolante, tutto sorrisi... è diventato veramente aggressivo.
DF = ha notato che ha... ha un'altra faccia! Prima era tutto un sorriso, eh... e adesso è fermo, così! Sembra ingessato!
FR = No, mi scusi: il fatto dell'ingessato è per via del lifting che ha appena fatto, eh... sa, l'han tirato talmente che non può più sorridere, non può più ridere, perché se ride gli si tira la pelle, e gli esce il fiato dal sedere!
[:o)]
(Risate, applausi).
I due non rinunciano all'improvvisazione ed a "siparietti" tra loro, chiamandosi anche "Dario" e "Franca".

Lo spettacolo è bello e soddisfacente, lascia solo una piccola sensazione di "vecchio", visto che Fo fa satira e teatro a modo suo, con gli strumenti che conosce da sempre e con cui ci ha abituato: il grottesco, la maschera ed il mimo. Per me è stata una grande sorpresa Franca Rame, che credevo fosse solo la spalla del maestro, e che invece si rivela essere una bravissima attrice, ed anche molto simpatica.


REPERTO RAIOT
Rosie lo ha raccontato molto bene, ed io non ho molto da aggiungere... diciamo che la Guzzanti mi è sembrata sperimentare un po' più di Fo, che ripeto, lavora in modo più tradizionale.
Sabina Guzzanti fa più uso di musica, effetti sonori, foto e filmati sullo sfondo; e si lascia andare a più commenti e spiegazioni rivolti al pubblico prima di partire con le sue irresistibili imitazioni.
Io la conoscevo in TV... ed ho visto che rende meglio a teatro, ma non perché l'ho vista dal vivo (che è sempre meglio, dico un'ovvietà), ma perché il teatro sembra offrirle più libertà di movimento ed espressione.
Voglio il testo delle canzoni partigiane riscritte in chiave anti - berlusca!!
Diverso è il caso di Fo: lui porta il teatro in TV (quando lo si vede in TV[:o)]), quindi lascia le stesse sensazioni.

Se potete, andateli a vedere tutti... è sempre grande satira.

"...ed ora apprendiamo che Re Dain è caduto, combattendo nella Valle..." (Gandalf)
Metamorfosi da un'adunanza.

Mitakuye oyasin!

Modificato da - Merry in data 23 aprile 2004 21:55:12
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mallorysnow
Fuscello




430 Messaggi

Inserito il - 26 aprile 2004 : 10:53:16  Mostra Profilo Invia a mallorysnow un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Un grazie particolare per l'apertura di questo topic...a Rosie

[:87][:61][:92]

mallory
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Silma
Ent




Abruzzo


2934 Messaggi

Inserito il - 11 aprile 2005 : 19:44:18  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Silma Invia a Silma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ringraziando per l'apertura di questo topic, vorrei chiedere ai nostri "teatristi" (non oso unirmi alla categoria, io semmai sono una teatrante dilettante) se hanno avuto occasione di vedere l' "Amphitruo" di...Franco Ricordi, si chiama? Ne ho completamente cancellato il nome.
Io vi sono andata un mesetto fa con la scuola ed avevo partecipato con un certo entusiasmo, ma ne sono uscita un poco delusa.
Riassumendo per chi non conoscesse la storia: Giove si traveste da Anfitrione, che è lontano in guerra, per poter giacere con l'affascinante moglie di lui, Alcmena. Con Giove è Mercurio (sapete, quello con le ali ai piedi...), che prende le sembianze di Sosia, fedele servitore di Anfitrione. La stessa notte dell'amplesso divino, il vero Sosia viene mandato da Anfitrione ad annunciare la vittoria ed il suo ritorno, ma Mercurio riesce ad impedirgli di entrare in casa a forza di bastonate e di ragionamenti che lo convincono che lui (Mercurio) è il vero Sosia. Anfitrione, incollerito da quella che crede una folle visione di Sosia, torna a casa, dove Alcmena lo accoglie con "Come mai così presto di ritorno?". Anfitrione prima è deluso, poi viene a sapere di essere, secondo Alcmena, andato via appena poche ore prima dal loro letto. La commedia prosegue tra continui scambi tra Giove-Anfitrione e l'originale e Mercurio-Sosia ed il povero servo, che ce le prende da tutti, tra le battute della moglie di questi, Carmide, lo smarrimento di Alcmena, il bisogno di Giove di sapere se lei l'avrebbe ugualmente amato se lui non fosse stato Anfitrione, lo sconcerto del povero mortale che dubita di essere e della sua dolce moglie, fino all'agnizione finale (ovvero: ognuno riprende la propria identità e viene chiarito ogni equivoco).
Le scenografia semplice ma efficace davano una bella atmosfera allo spettacolo e gli attori mi sono parsi tutti piuttosto bravi (per quanto mi siano sfuggite alcune battute, a causa delle acclamazioni di ragazzine sfrenate del ginnasio all'entrata in scena di Anfitrione), ad eccezione di Ricordi. Come regista di teatro, nulla da dire, lo spettacolo era veramente ben congeniato, ma come attore è veramente pessimo! Statico nella postura nei monologhi, non varia mai il tono ed il pathos della voce, lo sguardo fisso, non varia mai registro...piatto insomma, un personaggio da cartolina, che non riempiva affatto lo spazio sul palco e non comunicava nulla. Faceva scadere di molto i dialoghi ed i suoi (per fortuna non troppo numerosi) monologhi erano soporiferi.
Qualcun altro di voi ha forse visto lo spettacolo e può darne altre impressioni?

umilmente vostra
Silma

<<la vide fra le sue braccia splendere e brillare,
fanciulla elfica ed immortale>>
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Silma
Ent




Abruzzo


2934 Messaggi

Inserito il - 05 febbraio 2006 : 00:01:50  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Silma Invia a Silma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Non ti pago

Commedia di Eduardo de Filippo, messa in scena dal figlio di suo fratello (Peppino), Luigi de Filippo.

Bella, bella, bella. Sana commedia napoletana, che fa sorridere con la spontaneità di gente comune alle prese con la vita di tutti i giorni, ma ha un fondo di verità sacrosanta, un messaggio profondo a livello sociale e sempre attuale, sebbene i tempi vadano avanti.

Ferdinando Quaglialolo, gestore di un bancolotto a Napoli, gioca accanitamente ma non vince mai neppure mezza lira, sebbene passi la notte sui tetti ad interpretare nuvole ed astri per scovare i numeri vincenti; mentre il suo impiegato, Mario Bertolini, ad ogni estrazione azzecca qualcosa. Inoltre, Mario è innamorato di Stella, la figliola di Ferdinando, ma questi, indispettito ed invidioso, non vuole che i due giovani si frequentino, sebbene la moglie (santa donna!) combatta strenuamente questa sua fissazione. Ebbene, si giunge alla fatidica quaterna: 1-2-3-4. Mario vince 40 milioni di lire!
Però, proprio mentre è a casa di Ferdinando a comunicare la bella notizia e farsi firmare la carta per poter ritirare la vincita, succede il disastro: i quattro numeri sono stati dati a Mario in sogno nientemeno che dal padre di Ferdinando! Che dunque si appropria del biglietto e sostiene che i soldi se li deve prendere lui, poiché gli appartengono: i numeri sono stati dati all'impiegato per errore, poiché egli ha preso in affitto la stessa casa in cui una volta abitava ferdinando e dunque il padre in realtà voleva portare a lui i numeri fortunati.
La faccenda prosegue per un poco, mentre un avvocato ed il parroco tentano di far ragionare l'ostinato gestore del bancolotto, la figlia si dispera, la cameriera non sa più che fare, la moglie non sa se impazzire od ammazzarlo, il tirapiedi sta ora con ferdinando ora con Mario. Infine, visto che tutti, legge compresa, gli sono contro, Ferdinando capitola, ma lancia un anatema: se i numeri erano destinati a lui, che suo padre buonanima faccia incombere su Mario la disgrazia.
Il poveretto, ogni volta che tenta d'incassare la vincita, finisce in mezzo ai guai: prima cade e si rompe un braccio, poi gli entrano i ladri in casa, s'incendia l'appartamento, viene preso a bastonate per sbaglio da uno sconosciuto, viene arrestato per un malinteso e Ferdinando per colmo lo licenzia!
Finisce naturalmente bene, poiché in fondo Ferdinando non è l'insensibile che vuole far vedere, ma l'ammonimento dell'esodo è lapidario: "trattala bene a Stella perché altrimenti: due paroline a mio padre..." [:-p]

Recitato molto molto bene (quando si è figli d'arte e con ottimi collaboratori al seguito, come potrebbe essere altrimenti? [:))]), con l'enfasi napoletana più autentica, la semplice naturalezza degli umili senza artificio. Una commedia senza tempo, come tutte quelle di Eduardo, che, proprio allo stesso modo dei quaranta milioni, è rimasta in famiglia [:))]

umilmente vostra
Silma

<<la vide fra le sue braccia splendere e brillare,
fanciulla elfica ed immortale>>
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AmonSûl
Sveltamente




Nowhere Land


4501 Messaggi

Inserito il - 06 febbraio 2007 : 00:53:03  Mostra Profilo  Invia a AmonSûl un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di AmonSûl Invia a AmonSûl un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Silma, hai ragione: Eduardo è favoloso.


Stasera quasi per caso ho avuto un invito a teatro... "Io, l'erede". Non me lo sono fatto scappare anche se crollavo dalla stanchezza...

Beh, che dire della trama: il tema è in buona sostanza di un signore beneficiato per anni ed ospitato in casa di gente ricca, il cui figlio da lui mai cercato, alla sua morte conosce tutto e pretende di ricevere l'eredità paterna: le stesse identiche mansioni e compiti e vestiti e tutto ciò che suo padre aveva... ma se volete cercatela su internet, ma vedersela davanti agli occhi ti provoca un coinvolgimento incredibile, ti bevi tutto, anche le cose più assurde (che in Eduardo sono all'ordine del giorno)...
Gli attori erano incredibilmente calati nei personaggi tutti splendidi (in realtà il protagonista mi ha esaltato, ma gli altri di più... ad esempio Umberto Bellissimo nei panni del padrone di casa... e davvero splendida poi la bellissima Valentina Tonelli...)
Il gusto della vita, la bastarderia con cui affronta tutti i difetti borghesi, le ipocrisie, il buonismo e i rapporti umani di dipendenza... e tutto viene messo in discussione con un crescendo travolgente di impeto...

Di grande effetto e davvero moderno (soprattutto dal punto di vista psicologico) è poi anche il modo in cui viene affrontato il problema del rapporto tra beneficante e beneficato, doveri e odi, invidie e umiliazioni...
La farsa si mischia con la tragedia, il pubblico era ammutolito e commosso o felice a seconda degli istanti...
Al termine ci sono stati parecchi minuti di applausi ininterrotti (una cosa fantozziana?)
Penso sia uno degli spettacoli più belli visti negli ultimi tempi.

CollevEnt [:381]
_________
"Tutto ciò che accade, tu lo scrivi", disse.
"Tutto ciò che io scrivo accade", fu la risposta. [:115]

Modificato da - AmonSûl in data 06 febbraio 2007 00:56:20
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Tradotto Da: Vincenzo Daniele & Luciano Boccellino- www.targatona.it | Distribuito Da: Massimo Farieri - www.superdeejay.net | Powered By: Snitz Forums 2000 Version 3.4.03