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 C.S. Lewis e "Le Cronache di Narnia"
 Guarda Roba del regno di Stanza Vuota
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Rosie
Lebid toerin





2010 Messaggi

Inserito il - 20 dicembre 2005 : 08:39:22  Mostra Profilo Invia a Rosie un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
In sette racconti sono descritte le cronache di un Regno che si trova "all'interno di un armadio"... già con questa descrizione credo possiamo rimanere affascinati dal mondo che ci racconta Clive (Clive Staples Lewis, per gli amici CS) Narnia, un mondo che potrei definire "fiabesco" dove all'interno di questo aggettivo possiamo racchiudere praticamente tutto il nostro immaginario collettivo della nostra infanzia (e oltre) ninfe, animali che parlano, odalische e Pascià, orchi, Re e regine, giganti, Dio e ... Babbo Natale!

Ho trovato la scrittura di Lewis estremamente poetica, di una poesia molto infantile ma per questo onirica, i bambini, protagonisti delle vicende narrate apassano attraverso la magica porta di un armadio, arrivati di là rispondono agli abitanti di essere venuti dal guardaroba nella stanza vuota... ed ecco che gli eroi della città di Guarda Roba del regno di Stanza Vuota cominciano le loro avventure.

Le Cronache sono le seguenti in ordine alfabetico
1950 Il leone, la strega e l'armadio
1951 Il principe Caspian
1952 Il viaggio del veliero
1953 La sedia d'argento
1954 Il cavallo e il ragazzo
1955 Il nipote del mago
1956 L'ultima battaglia

Ma nelle pubblicazioni recenti vengono proposte in questo modo:

Il nipote del mago
Il leone, la strega e l'armadio
Il cavallo e il ragazzo
Il principe Caspian
Il viaggio del veliero
La sedia d'argento
L'ultima battaglia

Questo sarebbe l'ordine cronologico del regno di Narnia, ovvero dalla genesi (come nasce tutto) all'Ultima Battaglia ( e non dico niente...^^)

Mentre leggevo, i libro che più mi ha colpito è senz'altro LSA (leone ,strega e armadio... sennò non ne esco...^_^) ma in tutti ho avuto questa impressione: Le cronache dal punto di vista creativo sono un'agglomerato (brutto aggettivo ma non me ne vengono altri) di tutti i mondi fiabeschi mai creati, a partire dalla Bibbia ([:-xx]) ho trovato personaggi che arrivano dritti da Sheakspeare, dalle grottesche medievali, dalle Mille ed una notte...e mio enorme stupore ed ammetto gaudio... Babbo natale!

Una cosa mi è rimbalzata alla mente mentre leggevo la genesi di Narnia, quel che mi disse il mio senpai di fumetto al mio inutilissimo (se non per queste parole) corso, che le storie originali sono 32, molte delle quali tratte dalla Bibbia.
Ed ora che sto leggendo anche le mille e una notte, credo di intuire da dove vengano le altre...[:-xx]

Per ora ho già scritto molto, più avanti reintegro con critica dei libri... ok? Fate anche voi!

.:..::::....::...::::..
So molte più cose di quante non riesca a ricordarmene

trilly
Laurelin




nell'isola che non c'è !


3022 Messaggi

Inserito il - 20 dicembre 2005 : 10:00:40  Mostra Profilo Invia a trilly un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
[^] Ben detto Rosie!
Tutto cio' che ci puo' colpire da bambini nel nostro immaginario fiabesco lo si trova nella storia di Narnia e come hai detto tu, ci sono moltissime analogie con la Bibbia, Aslan credo sia un esempio molto significativo.

Scrivero' appena ho un poco di tempo!


Trilly

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~
...Verba volant, scripta manent...
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Silma
Ent




Abruzzo


2934 Messaggi

Inserito il - 06 gennaio 2006 : 13:12:34  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Silma Invia a Silma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Anche a me è parso che le cronache di Lewis racchiudano tutte le creature mai visti del mondo del mito, della leggenda, del fantastico.
Narnia è un mondo tutt'altro che idialliaco, è, come il nostro, fatto dell'opposizione di bene e di male, ma c'é di bello che incanta con la genuinità della fiaba: dove c'é guerra ci sono eroi, dove c'é debolezza c'é valore, dove c'é caduta c'é perdono. Soprattutto, il sospirato lieto fine non si fa mai sospirare e di più c'é la consapevolezza, per l'eroe, di non essere mai veramente solo (matrice cristiana questa).
Mi piace molto la capacità di Lewis di descrivere in maniera affascinante luoghi e persone, di soffermarsi sulle situazioni quasi dipingendole, con un uso armoniosodelle parole.
Quello che invece non ho apprezzato moltissimo sono i dialoghi. Insomma, magari perché lontani dal mio gusto (non reggono sicuramente il confronto con Tolkien), ma il linaguaggio usato dalla maggior parte dei personaggi, soprattutto nei primi due libri, è elementare, talvolta banale, al limite dell'irritante (la parlata di zio Andrew mi è insostenibile, troppo infantile, ma forse era proprio questo effetto che voleva ottenere); talvolta, esilarante per l'infantilità delle espressioni.
Nel complesso, lo trovo veramente un bel libro, belle le storie soprattutto. Ha quel candore della fiaba non scevro però da discorsi più arguti e da stoccate precise: vogliamo parlare del discorso di POzzanghera alla strega-serpente nel Mondodisotto? Di gran classe, veramente.
Altra perla è la Creazione: mai letta una descrizione più bella, delle tante che esistono in qualsiasi cultura.
Dà un senso di pace, questo libro non troppo profondo, in qualche modo di serena fiducia.
Non voglio fare un confronto diretto con Tolkien: sono due stili completamente diversi, oltre a due approcci differenti alla creazione di mondi, e due diverse poesie. Prefrisco sempre quella del professore, ma Lewis risulta piacevole. Forse anche il modo diverso di porsi dell'autore crea quel clima di storia raccontata attorno al fuoco, a volte troppo infantile, ma altre una vera bellezza, per dirlo in parole povere.[:)]

umilmente vostra
Silma

<<la vide fra le sue braccia splendere e brillare,
fanciulla elfica ed immortale>>
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AmonSûl
Sveltamente




Nowhere Land


4501 Messaggi

Inserito il - 06 gennaio 2006 : 21:06:43  Mostra Profilo  Invia a AmonSûl un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di AmonSûl Invia a AmonSûl un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Lo ebbi iniziato pure me!

[^]

CollevEnt [:381]
_________
"Tutto ciò che accade, tu lo scrivi", disse.
"Tutto ciò che io scrivo accade", fu la risposta. [:115]
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Narya
Entino




Neverland


1871 Messaggi

Inserito il - 08 gennaio 2006 : 00:09:58  Mostra Profilo Invia a Narya un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Io l'ho finito ieri e devo dire che mi è piaciuto veramente molto, soprattutto Il Viaggio del Veliero e Il Nipote del Mago (dato che qui si spiega tutto l'artefatto).
Sono d'accordo con quanto scritto da Rosie sulla poeticità di Lewis e per quanto riguarda quello che dice Silma, certo i dialoghi sono elementari, ma trovo che sia il loro bello: Narnia può essere letto anche da un bambino, cosa che non si può dire di ISDA. Sono due cose diverse, entrambe bellissime, entrambe leggibili da un adulto, ma non entrambe leggibili da un bambino. Il modo di scrivere di Lewis è appositamente semplice, anche il fatto che anticipi svariate volte che un'avverntura abbia termine positivamente (soprattutto quando le cose si mettono male) o che si rivolga al lettore ricordandogli fatti da poco letti, dimostra come nello scrivere tenesse conto del fatto che dei bambini potessero leggerlo. Non a caso molti dei libri sono dedicati a bambini, tra cui la nipote Lucy (alla quale dedica persino il nome di una delle protagoniste delle avventure). Lui stesso dichiara di aver intenzionalmente scritto i libri per dei giovani lettori (senza che fosse impossibile leggerli per un adulto). E' infatti molto interessante quello che scrive a proposito della letteratura per ragazzi, chi ha la versione delle Cronache che ho io lo può trovare in appendice (la versione è quella con il librone con in copertina Aslan, mi pare sia della Mondadori).
Infine una mia idea personale e discutibilissima: il fatto che Lewis e Tolkien fossero amici mi ha fatto pensare, mentre leggevo Narnia, che si consultassero molto, dato che molte avventure, molti personaggi e molte descrizioni si richiamano spesso (ad esempio: la descrizione del paludrone Pozzanghera mi ricorda moltissimo Gollum; la nascita di Narnia, evito di addentrarmi in particolari per chi non l'ha ancora letta, mi ricorda la nascita di Arda, gli spiriti degli alberi e gli alberi stessi che si muovono mi ricordano gli Ent e Fangorn, e così via). Certo, l'insieme è estremamente differente, ma mi piace pensare questi due amici a fumare la pipa accanto al camino e ad immaginare mondo fantastici insieme, per poi reinterpretarli ognuno alla propria maniera e con il proprio stile di scrittura. Entrambi poi erano molto credenti, e questo si intuisce leggendo le loro opere, soptrattutto Narnia, che è una grandissima dimostrazione di fede, ricca di riferimenti cristiani. Il bello poi di Narnia è la ricchezza (come avete già detto) dell'immaginario collettivo mitologico: non solo ci sono unicorni, animali parlanti, driadi, fauni, centauri e satiri (oltre a nani, giganti e gnomi), ma quando ho trovato Bacco in persona è stata davvero una sorpresona! Il fatto poi che il creatore e signore di Narnia (e non solo...) sia raffigurato come leone, appaga grandemente la mia anima animalista!

In ultimo una nota di vanto personale, essendo io umbra per parte di padre: Narnia, come si legge anche nel frontespizio del libro, è il nome latino di Narni. Mi piace pensare che la mia Umbria sia in parte... dentro l'armadio! [:)]

Narya [:421]

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[...]I'm afraid of Americans
I'm afraid of the world
I'm afraid I can't help it
I'm afraid I can't[...]
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Tradotto Da: Vincenzo Daniele & Luciano Boccellino- www.targatona.it | Distribuito Da: Massimo Farieri - www.superdeejay.net | Powered By: Snitz Forums 2000 Version 3.4.03