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Autore Discussione  

Dunadan
Fuscello



Friuli


402 Messaggi

Inserito il - 10 gennaio 2007 : 14:30:49  Mostra Profilo Invia a Dunadan un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
L'occasione per questa discussione nasce dal fatto che mi è stato chiesto di "presentare" un pochino la figura di J.R.R. Tolkien e il capolavoro ad un gruppo di persone (...e sento già la Luthien e Pipino che ridono...), prima di passare alla visione del trilogia cinematografica...
Detto fra noi, presentare Tolkien e il Signore degli Anelli a chi non ha letto il libro e forse non lo farà mai mi sembra un pochino scarso. Avrei preferito che anzitutto si leggesse il libro e poi si può discutere in proposito. Ma tant'è...
Semmai il problema che mi sono posto è: che cosa dico?
Un arida esposizione della biografia dell'autore? chiavi di lettura varie ed evuntali? paralleli e divergenze tra libro e testo?
Poi qualche idea mi è venuta ma mi nata pure la curiosità di sapere cosa ne pensava il forum.
Dunque, missione: presentare Tolkien e Il Signore degli Anelli.
Diciamo in un tempo di 20 minuti (si, lo so, che non basterebbero mesi...). Su cosa puntiamo?

A presto. Dunadan


Non seguire strade già percorse ma cercane una che nessuno conosce... e lascia una traccia...

Merry
Entino




Pepperland


1762 Messaggi

Inserito il - 11 gennaio 2007 : 16:30:18  Mostra Profilo Invia a Merry un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Mi sono avvicinato per la prima volta ad ISdA da profano, partendo da un gioco di ruolo, nei primi anni '90. Scrivo ciò che mi affascinava allora nella figura e nell'opera del Professore, sperando che possa essere in qualche modo d'aiuto.

Tolkien come grande creatore di mondi, quello che meglio di tutti, ed ancora insuperato, per come ha saputo mettere il suo enorme sapere letterario al servizio delle sue creazioni fantastiche. Non gli è bastato descrivere ambienti, climi e tratti somatici: ha creato per ogni popolo un linguaggio foneticamente e grammaticalmente coerente, donando ad essi anche un tradizione fatta di canti e poesie. C'è voluto un professore per tutta la magnificenza che ammiriamo tuttora...

Insomma, quando presi in mano ISdA per la prima volta, una presentazione su Tolkien "creatore di mondi" mi avrebbe catturato subito.



--------------------------------
"Mi sono reso conto che le ossa dei nobili scricchiolano come quelle della plebe."
da "Maxmagnus"

Mitakuye oyasin!
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AmonSûl
Sveltamente




Nowhere Land


4501 Messaggi

Inserito il - 11 gennaio 2007 : 19:24:36  Mostra Profilo  Invia a AmonSûl un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di AmonSûl Invia a AmonSûl un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ecco... quasi quasi si dovrebbe rileggere il vecchio forum, per farne un sunto...
proviamo ^___^



Stringerei al massimo la presentazione dell'autore limitandomi ad un "era un placido professore di letteratura medievale o inglese (se non ricordo male) a Oxford".

Per spiegare isda si possono usare metodi diversi... o parlare direttamente del libro e del suo succo o partire dalla sua genesi ed in questo caso il modo migliore è accennare al fatto che il Nostro era un creatore di mondi per passione innata, iniziando dai suoi studi sulle parole e passando alle culture... e poi studiando le mitologie, si accorse che all'Inghilterra mancasse una mitologia vera e propria, cioè un insieme di narrazioni che attraverso il linguaggio del mito (l'infusione nel reale di elementi fondamentali e spesso meta-reali) delineasse la storia e le motivazioni del suo divenire...
e magari si può raccontare di quando, durante gli esami, il professore si distrasse pensando ai suoi elfi, ai mondi della Terra di Mezzo... e scrisse su un foglio "in un buco della terra, lì viveva uno Hobbit..."

e da qui ebbe inizio una delle spinte più prodigiose in Tolkien e nella letteratura mondiale: nacque il mondo degli Hobbit e le avventure di Bilbo... e nacque a gran richiesta un seguito di quelle avventure, che portò Tolkien in un viaggio di cui, mentre scriveva, non conosceva la portata, la profondità e la grandiosità: il Signore degli Anelli.

isda trae origini dall'epica del passato, i poemi nordici soprattutto ed è in sintesi una "cerca", ma al contrario: non c'è cioè l'eroe che deve trovare un oggetto, ma in questo caso deve distruggerlo. Intorno a quest'azione si sviluppano tematiche complesse ed intrecciate: Paolo Gulisano parlava di due vie, entrambe con connotazioni spirituali (cristiane): la via della regalità, di Aragorn, che combatte il male fisico (il re è anche taumaturgo) e spirituale; acquisisce forza e consapevolezza di sé, della propria responsabilità di servizio verso il suo popolo (anche se all'inizio non voleva). L'altra via è quella del sacrificio: l'antieroe per eccellenza, Frodo, piccolo ed indifeso, ha però una forza spirituale grande... è un puro, il suo è l'eroismo dell'obbedienza, del rinunciare al potere ed all'immortalità... il suo è l'eroismo del fallimento, di chi si mette nelle mani di "altre forze" che agiscono nel mondo (a cui accenna Gandalf) e fallisce, ma fallendo permette la salvezza propria e del proprio mondo.

Tolkien dice che iSdA parla di immortalità e del diritto che solo Dio ha di essere adorato. E' il senso del romanzo, perché la spinta che muove il potere è il desiderio di immortalità e "l'indurci in tentazione" che questo provoca, come già provocò la caduta di Nùmenor.
Ma è anche l'immortalità della scrittura, del mito, della narrazione. Ed infatti lo scrittore è definito da Tolkien il sub-creatore, una caratteristica di Dio (la parola che crea... l'ea che dà inizio al tutto) che ritroviamo, seppure in minor parte, nell'uomo e soprattutto nell'uomo che scrive.


Un'altra cosa che chi legge iSdA percepisce è l'immensità dell'universo tolkieniano. Tolkien non scriveva una storia e poi le creava un'ambientazione; lui immaginava e creava linguaggi e parole e da queste estraeva mondi ed universi... era poi naturale che le storie e gli avvenimenti ci nascessero dentro. Ecco che uno dei piaceri maggiori, accanto al voler sapere come va a finire il romanzo, è il guardarsi attorno, magari con una lettura lenta, l'immergersi con i cinque sensi nella Terra di Mezzo, vivendo ogni descrizione ed atmosfera, fino a immaginare cose che Tolkien non aveva scritto sulla pagina... e le immaginiamo perché quel mondo è diventato reale.


Altri temi possono essere quelli del rifiuto di un progresso ed una tecnologia in contrasto con la natura (Saruman e i suoi esperimenti genetici), il valore altissimo dell'amicizia (che salva Frodo).

Ma soprattutto rimarcherei il tema del male, male che non è solo qualcosa esterno all'uomo (e al personaggio del SdA), ma è sia esterno (l'Anello) che interno... sono i personaggi che "rispondono" (tranne Sam) al richiamo del potere... alcuni si lasciano catturare pronti, altri resistono, ma tutti i personaggi sono a 360°, nessuno è solo buono... mentre i malvagi sono più delineati e confinati al male nelle sue sfumature (ma Tolkien ci presenta anche un accenno di vita degli Orchi, quasi a renderceli più umani...)


(prego, criticate o migliorate o stroncate quanto detto...
to be continued?)

CollevEnt [:381]
_________
"Tutto ciò che accade, tu lo scrivi", disse.
"Tutto ciò che io scrivo accade", fu la risposta. [:115]
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Silma
Ent




Abruzzo


2934 Messaggi

Inserito il - 13 gennaio 2007 : 12:05:23  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Silma Invia a Silma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Uhm...domanda interessante...

Trovandomi in una simile situazione, io partirei dalla lettura di un passo del libro, da cui far partire la presentazione. Ogni presentazione di un'opera secondo me dovrebbe partire dalla voce dell'opera stessa.

Mi viene in mente il punto in cui Frodo e Sam disquisiscono sulle storie e sugli eroi...""Non terminano mai i racconti" è l'unica frase che ricordo con precisione, mi pare sia in "Le scale di Cirith Ungol".
Un pezzo simile, una delle riflessioni sulle storie e sugli eroi che il Professore mette in bocca agli Hobbit, lui che ha immaginato queste bizzarre creature, placide finché si vuole, ma che hanno cambiato il destino della Terra di Mezzo quando i grandi si sono mostrati irresoluti.

Si, per il mio modo di vedere non sarebbe male far partire la presentazione di Tolkien proprio dagli Hobbit [:))] forse gli avrebbe fatto piacere [:)]. E da loro allargarsi a presentare il mondo fantastico ch'egli ha creato e nel quale si muove la storia, questa storia epica, un'epica che Tolkien fece rivivere con maestria e limpidezza, un mondo con la sua storia, flora, fauna, geografia ben delineate. Con la sua religione perfino.
Riassumere la storia che si snoda in questo mondo per flash che partono dalla Compagnia dell'Anello oppure dai luoghi principali, suggestioni rapide, che invoglino a leggere il libro per quello che lasciano sottinteso.
E far scoprire Tolkien attraverso la storia, senza precisazioni biografiche, a meno che non siano richieste, come scrittore e come genio. Un tranquillo professore di Oxford con la passione per i linguaggi, che sapeva sfiorare il sublime con le sue storie di Elfi ed accarezzare la quotidianietà con i simpatici ed irriducibili Hobbit. Senza dimenticare tutti gli altri [:))]

umilmente vostra
Silma

<<la vide fra le sue braccia splendere e brillare,
fanciulla elfica ed immortale>>
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Dunadan
Fuscello



Friuli


402 Messaggi

Inserito il - 14 gennaio 2007 : 10:51:49  Mostra Profilo Invia a Dunadan un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Silma ha scritto:

Uhm...domanda interessante...

Trovandomi in una simile situazione, io partirei dalla lettura di un passo del libro, da cui far partire la presentazione. Ogni presentazione di un'opera secondo me dovrebbe partire dalla voce dell'opera stessa.

Mi viene in mente il punto in cui Frodo e Sam disquisiscono sulle storie e sugli eroi...""Non terminano mai i racconti" è l'unica frase che ricordo con precisione, mi pare sia in "Le scale di Cirith Ungol".
Un pezzo simile, una delle riflessioni sulle storie e sugli eroi che il Professore mette in bocca agli Hobbit, lui che ha immaginato queste bizzarre creature, placide finché si vuole, ma che hanno cambiato il destino della Terra di Mezzo quando i grandi si sono mostrati irresoluti.

Si, per il mio modo di vedere non sarebbe male far partire la presentazione di Tolkien proprio dagli Hobbit [:))] forse gli avrebbe fatto piacere [:)]. E da loro allargarsi


Concordo sulla citazione iniziale di un passo del libro. Quando scrivo qualcosa uso spesso questo sistema per introdurre il resto... Avevo pensato alle frasi che Gandalf dice a Frodo nelle profondità di Moria circa il decidere come possiamo decidere di passare il tempo che ci viene dato da vivere (frase citata in maniera pessima, ma non mi sovviene in memoria)...

Grazie a tutti per i suggerimenti, ma vi prego continuate perchè la discussione prende una piega interessante...

A presto. Dunadan



Non seguire strade già percorse ma cercane una che nessuno conosce... e lascia una traccia...
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Rosie
Lebid toerin





2010 Messaggi

Inserito il - 17 gennaio 2007 : 22:53:35  Mostra Profilo Invia a Rosie un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
sono in ritordo? (si.. di un paio d'anni...[:-p])...

Sapete cos'è l'esperanto? e perchè è fallito? L'esperanto il tentantivo clamorosamente fallito degli anni 90 di creare una lingua artificiale da poter parlare in tutto il mondo... fallita clamorosamente perchè "nata morta". I linguisti sanno che una lingua è parlabile finchè qualcuno la parla; una lingua muore quando l'ultimo della popolazione che la parla muore.
L'esperanto, senza un popolo con delle tradizioni, una storia, una vita era già morta in partenza... un flop. Sapete quali sono le pochissime lingue artificiali correntemente parlate e vive? Moooolto poche... tra cui... l'elfico... ed il Klingoniano!
Ecco, un professore quale era Tolkien sapeva quasta regola base, ed è per questo che da bravo e sapiente linguista per dare vita al suo amato elfico doveva creare contemporaneamente un mondo con la sua genesi la sua storia, le sue tradizioni e soprattutto un popolo con una storia che lo parlasse, con etimologie e dialetti... "in principio era il verbo" , non è solo la nostra Bibbia è il principio di tutte le cose ed ogni genesi. Tolkien lo sa.

Ecco io inizierei cosi' cercando di interessare l'interlocutore legando aneddoti interessanti al lavoro di Tolkien. Dipenderà poi da chi abbiamo davanti ( il linguaggio è quasi sempre interessante...) ma Tolkien puö' essere legato a millemila argomenti che possono tenere acceso l'interesse di chiunque: religione, politica, musica, storia, psicologia, giornalismo...

Detto questo saluto e ringrazio.... ed ti imbocco al lupo Dunadan!

.:..::::....::...::::..
So molte più cose di quante non riesca a ricordarmene
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Dunadan
Fuscello



Friuli


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Inserito il - 19 gennaio 2007 : 14:16:09  Mostra Profilo Invia a Dunadan un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Rosie ha scritto:
Sapete cos'è l'esperanto? e perchè è fallito? L'esperanto il tentantivo clamorosamente fallito degli anni 90 di creare una lingua artificiale da poter parlare in tutto il mondo... fallita clamorosamente perchè "nata morta". I linguisti sanno che una lingua è parlabile finchè qualcuno la parla; una lingua muore quando l'ultimo della popolazione che la parla muore.
L'esperanto, senza un popolo con delle tradizioni, una storia, una vita era già morta in partenza... un flop. Sapete quali sono le pochissime lingue artificiali correntemente parlate e vive? Moooolto poche... tra cui... l'elfico... ed il Klingoniano!
Ecco, un professore quale era Tolkien sapeva quasta regola base, ed è per questo che da bravo e sapiente linguista per dare vita al suo amato elfico doveva creare contemporaneamente un mondo con la sua genesi la sua storia, le sue tradizioni e soprattutto un popolo con una storia che lo parlasse, con etimologie e dialetti... "in principio era il verbo" , non è solo la nostra Bibbia è il principio di tutte le cose ed ogni genesi. Tolkien lo sa.


Grazie, questa è davvero una cosa molta interessante di cui tener conto. Aggiungo che a parer mio è proprio dalla profondità del background di un racconto che si può misurare quanto sarà tenuto in conto negli anni a venire...

Ri-grazie Rosie.
A presto Dunadan

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Silma
Ent




Abruzzo


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Inserito il - 21 febbraio 2007 : 00:21:41  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Silma Invia a Silma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Sono curiosa...poi come l'hai impostata la presentazione Dunadan?

umilmente vostra
Silma

<<la vide fra le sue braccia splendere e brillare,
fanciulla elfica ed immortale>>
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Dunadan
Fuscello



Friuli


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Inserito il - 22 febbraio 2007 : 15:05:36  Mostra Profilo Invia a Dunadan un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Silma ha scritto:

Sono curiosa...poi come l'hai impostata la presentazione Dunadan?



...devi avere un pochino di pazienza perchè sto provando a riscriverla ma non ho molto tempo... Spero entro la prossima settimana...

A presto. Dunadan

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Silma
Ent




Abruzzo


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Inserito il - 22 febbraio 2007 : 19:06:17  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Silma Invia a Silma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ok [:))]

umilmente vostra
Silma

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Dunadan
Fuscello



Friuli


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Inserito il - 02 marzo 2007 : 14:09:53  Mostra Profilo Invia a Dunadan un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Presentando "Il Signore degli Anelli"

"In una caverna sotto terra viveva un hobbit"... è così che in una calda estate di fine anni venti, quasi per caso il professor J.R.R. Tolkien, correggendo le prove d'esame dei suoi studenti trovò un foglio bianco, una dimenticanza, e ci scrisse sopra questa frase. Una frase che non sembra una gran cosa eppure... che cos'è un hobbit?

Bene, questo nome colpì il professor Tolkien a tal punto che questi si sentì in dovere di scrivere qualcosa "a proposito degli Hobbit". Lui, già professore di Filologia Anglosassone al Pembroke College di Oxford e poi di lingua Inglese e Letteratura Medioevale presso il Merton College, ritenuto ancor oggi il maggior esperto di Letteratura Anglosassone e Medioevale del '900... Eppure s'imbarcò in una vera e propria avventura per spiegare cosa fossero questi Hobbit.

Così abbiamo "Andata e Ritorno". Questo è il titolo che il protagonista della storia, un hobbit dal nome Bilbo Baggins, dà al suo racconto altrimenti a molti più ben noto con il titolo "Lo Hobbit". Edita nel 1937, Lo Hobbit è una storia bella, divertente e avventurosa. E si pensata per i più piccoli, ma lascia intravedere squarci di un mondo più vasto e complesso. Se ne accorge il lettore quando arriva alla fine del libro... ed è una cosa ben buffa che l'attenzione venga attratta da... un anello!

Un anello! Non le avventure di un eroe, magari un guerriero armato di spadone il quale ergendosi impavido sul suo bel cavallo sfida le soverchianti forze del nemico... No, ci dispiace, abbiamo solo un anello. Un anello semplice e disadorno, anche se d'oro. Un bell'oggettino senza dubbio ma niente più e nella Terra di Mezzo, dove si ambienta la storia, chissà quanti artigiani degli elfi o dei nani possono ottenere un identico risultato. Già, quanti? Gli antichi poemi degli elfi narrano un altra storia:

"Tre Anelli ai Re degli Elfi sotto il cielo che risplende,
Sette ai Principi dei Nani nelle lor rocche di pietra,
Nove agli Uomini Mortali che la triste morte attende,
Uno per l'Oscuro Sire chiuso nella reggia tetra.
Nella Terra di Mordor, dove l'Ombra nera scende.
Un Anello per domarli, un Anello per trovarli,
Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli,
Nella Terra di Mordor, dove l'Ombra cupa scende...
"

La semplice fiamma del fuoco di un caminetto rivela un mistero, da tempo dimenticato... Caratteri runici risplendono sulla superficie dell'anello e un linguaggio dimenticato pone un velo d'ombra. Da un semplice anello e dalle scelte del suo portatore ora dipendono le sorti della Terra di Mezzo. è il tema de Il Signore degli Anelli composta da tre volumi La Compagnia dell'Anello, Le Due Torri e Il ritorno del Re usciti singolarmente tra il 1954 e il 1955, salvo poi essere riuniti assieme nel 1956. Un successo letterario del novecento, tradotto in più di una dozzina di lingue con tirature di più di 50 milioni di copie arrivando ad essere uno dei libri più venduti in tutto il mondo... Tutto per la storia di un anello! "...un piccolo anello, il minore degli anelli... un gingillo..." si affretta a dire qualcuno con un sibilo di serpente. Ma dagli "Anni Neri escono le parole che i Fabbri di Eregion udirono, scoprendo di essere traditi...":

Un anello per domarli, un anello per trovarli,
un anello per ghermirli e nel buio incatenarli...


è il mistero viene svelato "Questo è l'Anello Sovrano, quello che serve per dominarli tutti...." dice lo stregone Gandalf a Frodo Baggins, possessore dell'Anello lasciatogli dallo zio Bilbo. In questo anello l'Oscuro Sire "... aveva trasfuso gran parte del suo potere affinchè potesse dominare tutti gli altri...". Ma lo perse "... gli fu tolto ... molto tempo fa, affievolendo di parecchio la propria potenza" eppure ora "... sa che non è distrutto…" e "...lo desidera più di qualsiasi cosa al mondo…" perchè "... se lo recupera potrà di nuovo comandarli tutti…" e così "... distruggere le ultime difese e far piombare tutte le terre in una seconda oscurità…". Ora per evitare questo triste destino, Sauron, l'Oscuro Sire, "…non deve mai più riaverlo!" Per questo occorre "...camminare dritto nel pericolo... verso Mordor. Dobbiamo mandare l'Anello al fuoco…".

Ma mandare questo anello alla distruzione non è facile. Non è solo la risorta potenza dell'Oscuro Sire a contendere il passo verso la terra di Mordor. Il tradimento è sempre dietro l'angolo, un guerra per la Terra di Mezzo è ormai imminente, ma non basta perchè il problema più grande è proprio l'Anello. Il possessore di un anello magico "...non muore e non arricchisce la propria vita. Continua semplicemente, fin quando ogni singolo minuto è stanchezza ed esaurimento. E se adopera spesso l'Anello per rendersi invisibile, sbiadisce: infine diventa permanentemente invisibile e cammina nel crepuscolo sorvegliato dall'oscuro potere che governa gli Anelli...". L'anello va custodito con cura perchè non ha "... sempre le stesse dimensioni e lo stesso peso. Si rimpiccioliva e si espandeva in maniera curiosa, e a volte scivolava all'improvviso da un dito al quale poc'anzi andava stretto...". Oggetto infido e maledetto "…Un Anello del Potere vive la propria vita: può benissimo scivolare a tradimento, ma il suo custode non lo abbandonerà mai...". Serve dunque una prova di forza di volontà: ma chi nella Terra di Mezzo può prendere un simile incarico? Un incarico dove Isuldur, uno dei più grandi re degli uomini ha fallito, trovandovi la morte...

"Prenderò io l'Anello, ma non conosco la strada!". è una sfida coraggiosa quella di Frodo Baggins, giovane hobbit della Contea. Con queste parole si carica sulle spalle un peso che nessuno desidera e che, paradossalmente, tutti attrae. Alla sfida di Frodo corrisponde un interrogativo: può un membro della più piccola e misconosciuta delle razze della Terra di Mezzo riuscire dove i più grandi sono caduti? Quel potere che ingannò gli Elfi, avvilì i Nani e sedusse mortalmente gli Uomini quale influenza eserciterà sul giovane hobbit? E così il Signore degli Anelli entra nel vivo, inizia l'avventura, la sfida, il più mortale dei duelli. La posta in gioco è alta: la libertà o la schiavitù della Terra di Mezzo. Così da una parte abbiamo i valori e le virtù più alte: la fedeltà dei membri della Compagnia dell'Anello, l'amicizia di quattro giovani hobbit, l'onore ritrovato dei popoli delle terre libere, la speranza di un vecchio Stregone e il coraggio indomito di un re che ritorna. Dall'altra, quanto di più infido, perfido e malevole: l'orgoglio trasforma uomini un tempo saggi, coraggiosi e potenti corrompendoli, trascinandoli inevitabilmente alla follia e alla morte; il veleno scorre nelle parole e nei sussurri durante amare veglie nell'ombra; la guerra porta implacabile morte e distruzione; l'ombra che cresce a est oscura i cieli e il sole, avvelena le terre, fa diventare tetri e bui i boschi, mentre acque e monti nascondono orrori senza nome.

Questo è il Signore degli Anelli. Una sfida in cui la minima incertezza, una piccola svista può decidere vittoria o sconfitta "…come spesso accade con le piccole sviste…". E inevitabilmente ti cambia dentro: con stupore degli amici vicini
"Guardate, signor Frodo... Ma questo non è il signor Pipino? Dovrei dire piuttosto il signor Peregrino Tuc, e anche il signor Merry! Come sono cresciuti!...".
E dopo non sei più lo stesso "…Chi è questo colosso dalla voce tonante? Non il piccolo Pipino! Che misure porti, adesso?..." . Si, perchè per poter ottenere la vittoria bisogna cambiare, crescere, tirare fuori ogni minimo d'energia disponibile e andare anche oltre se stessi. Appunto per questo ti si fa notare spesso che "Questa non è una passeggiata hobbit..." e “…se durante tutti questi giorni hai camminato con le orecchie e il cervello addormentati, ormai è ora di svegliarti”. Devi per forza cambiare qualcosa di te, non necessariamente snaturarti, ma ti rendi conto che non puoi tirarti indietro a meno di fuggire e a volte la fuga non ti è proprio consentita. Allora tocca farsi forza, sguainare la spada e lottare per ciò in cui si crede, per quanto ti è caro e che porti nel cuore. Che sia per casa tua, per i tuoi genitori, per la tua terra, per il tuo popolo, o anche solo per lo sguardo di una fanciulla che ti porti dentro al cuore in ogni passo della tua sfida... e, perchè no, per poter cantare ancora con gioia, saltando su per i tavoli di una locanda,
"e la mucca saltò al di là della Luna,
il cagnolino rise; divertente era il fatto...
"
Così alla fine sei cresciuto davvero anche se non te ne sei accorto. Ma se ne accorge chi ti vede e, meglio ancora, se ne accorgono i tuoi nemici che a denti stretti te ne devono dare atto "Sei cresciuto, Mezzuomo... Si, sei cresciuto molto. Sei saggio e crudele. Hai rubato la dolcezza della mia vendetta, e ora devo ripartire con amarezza, debitore della tua misericordia..."

E anche nella tenebra più fitta c'è il tempo per un sorriso e un cenno d'intesa, per sguainare la spada insieme ad un amico, per cantare poche dolci strofe elfiche, per sfidarsi in una gara di valore e prepararsi... uno stufato di coniglio! Sì, anche questo è il Signore degli Anelli. Ad ogni passo ti accorgi come Sam, il fido giardiniere, che "...vi sono altre storie da narrare oltre la nostra!" e le vuoi conoscere tutte fino all'ultima virgola. "Impiegheremo intere settimane prima di riuscire a coordinare tutte queste cose!... Settimane intere. E poi bisognerà chiudere Frodo in una torre a Minas Tirith affinchè scriva il racconto. Altrimenti ne dimenticherà la metà, e il povero vecchio Bilbo sarà terribilmente deluso..."

Infine, tenete a mente che la sfida per salvare la Terra di Mezzo chiede anche il suo prezzo. Puoi inizialmente illuderti che non sia così "Penso agli atti coraggiosi delle antiche storie e canzoni... quelle ch'io chiamavo avventure. Credevo che i meravigliosi protagonisti delle leggende partissero in cerca di esse, perchè le desideravano, essendo cose entusiasmanti che interrompevano la monotonia, uno svago, un divertimento..." E invece non è così e il prezzo da pagare per vincere, a volte, può essere alto. Perchè nei "...racconti veramente importanti, quelli che ti rimangono nella mente... improvvisamente la gente si trovava coinvolta e quello... era il loro sentiero!". Rimani coinvolto e quello è il tuo sentiero, a volte ti ritrovi fuori casa, per strada e “…senza neanche un fazzoletto”. Ben lo capirà il portatore dell'Anello, il quale pagherà il prezzo più caro: gli eroi ebbero "...molte occasioni di tornare indietro, ma non lo fecero". Se mai gli eroi tornassero indietro "... noi non lo sapremmo, perchè sarebbero stati obliati" mentre "... noi sappiamo di coloro che proseguirono, e non tutti verso una felice fine, badate bene; o comunque non verso quella che i protagonisti di una storia chiamano una felice fine". Avanti allora, avanti nell'avventura e se i sogni che vogliamo realizzare sono animati da nobili intenti, non ci sarà sacrificio senza ricompensa. E alla fine vi sembrerà che "…la grigia cortina di pioggia si trasformasse in vetro argentato e venisse aperta, svelando candide rive e una terra verde al lume dell'alba…"

Dunadan


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Dunadan
Fuscello



Friuli


402 Messaggi

Inserito il - 02 marzo 2007 : 14:13:55  Mostra Profilo Invia a Dunadan un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Dunadan ha scritto:

Presentando "Il Signore degli Anelli"


... non so se sia stato un bene o un male ma alla fine la presentazione è saltata. Ma ho pensato che chi mi ha dato volentieri una mano meritava di leggere questo piccolo tentativo di presentare una sì grande opera...

A presto.
Dunadan

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Silma
Ent




Abruzzo


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Inserito il - 03 marzo 2007 : 00:10:17  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Silma Invia a Silma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
a me piace...peccato sia andato tutto a monte[:V]

umilmente vostra
Silma

<<la vide fra le sue braccia splendere e brillare,
fanciulla elfica ed immortale>>
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Dunadan
Fuscello



Friuli


402 Messaggi

Inserito il - 03 marzo 2007 : 14:14:37  Mostra Profilo Invia a Dunadan un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Silma ha scritto:


a me piace...peccato sia andato tutto a monte[:V]



Beh, la presentazione de Il Signore degli Anelli è stata fatta da un altra persona che aveva visto solo il film e del libro diceva che era "un malloppo" di pagine che l'aveva scoraggiato subito.
Esilarante una sua affermazione: "Secondo me, il film ricalca fedelmente il testo!" a cui qualcuno (non vi dico chi, potete immaginarlo) rispose "Ma se tu hai detto di non aver letto il libro?". Controbattuta: "Si, ma ho trovato scritto nelle recensioni che il film ricalca il testo..." [:22]

A voi un commento in materia, io muoio amaramente dalle risate [:259][:261][:81]

A presto.
Dunadan

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Silma
Ent




Abruzzo


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Inserito il - 03 marzo 2007 : 18:08:01  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Silma Invia a Silma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
idiota....(lui, eh)

umilmente vostra
Silma

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fanciulla elfica ed immortale>>
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Dunadan
Fuscello



Friuli


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Inserito il - 04 marzo 2007 : 10:55:18  Mostra Profilo Invia a Dunadan un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Silma ha scritto:

...peccato sia andato tutto a monte[:V]


Oh, beh non dispero. Si suol dire "buono per un altra volta!"

A presto. Dunadan


Non seguire strade già percorse ma cercane una che nessuno conosce... e lascia una traccia...
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AmonSûl
Sveltamente




Nowhere Land


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Inserito il - 10 marzo 2007 : 19:24:55  Mostra Profilo  Invia a AmonSûl un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di AmonSûl Invia a AmonSûl un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Caro Dunadan, non ci conosciamo di persona (prima o poi...), ma ci si legge da un po' e magari posso permettermi di dire il mio parere. Non sono un esperto per cui è solo un punto di vista di qualcuno, accettabile, ma soggettivo.

Si può dire tantissime cose del Signore degli Anelli. Tu ne hai scelte alcune: l'origine delle storie, la storia dell'anello e i suoi poteri, il cambiamento nei protagonisti, l'essere "dentro" la storia, il prezzo da pagare.

Ognuno segue un suo percorso ed ha le sue preferenze.
Devo dire che immaginandomi seduto ad ascoltarti troverei un po' ostico il passaggio dai poteri dell'anello al cambiamento dei protagonisti. Forse la dovizia di citazioni, forse l'impressione che prima ci sia qualcos'altro da dire (magari metterlo in fondo). Anche l'accenno a Sam mi piacerebbe più legato agli altri temi del Ring (se ci sono 20 minuti magari si può arricchire il condimento ^__^), per non far perdere chi ascolta.

Passo alle cose che mi sono piaciute di più: l'introduzione all'anello scorre via che è un piacere, ben legata con un filo conduttore e ben riassunta... ha l'aria di qualcosa che cattura l'ascoltatore.

Mi piace tantissimo anche il pezzo finale, rende l'ascoltatore consapevole del realismo del romanzo.

Sarebbe stata imho una presentazione coinvolgente.

So che non c'è da dare il voto, ma ci vedo un convincente 8 e mezzo. [^]

CollevEnt [:381]
_________
"Tutto ciò che accade, tu lo scrivi", disse.
"Tutto ciò che io scrivo accade", fu la risposta. [:115]
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Dunadan
Fuscello



Friuli


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Inserito il - 11 marzo 2007 : 10:50:55  Mostra Profilo Invia a Dunadan un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
AmonSûl ha scritto:
Si può dire tantissime cose del Signore degli Anelli. Tu ne hai scelte alcune: l'origine delle storie, la storia dell'anello e i suoi poteri, il cambiamento nei protagonisti, l'essere "dentro" la storia, il prezzo da pagare.

Ognuno segue un suo percorso ed ha le sue preferenze.
Devo dire che immaginandomi seduto ad ascoltarti troverei un po' ostico il passaggio dai poteri dell'anello al cambiamento dei protagonisti. Forse la dovizia di citazioni, forse l'impressione che prima ci sia qualcos'altro da dire (magari metterlo in fondo). Anche l'accenno a Sam mi piacerebbe più legato agli altri temi del Ring (se ci sono 20 minuti magari si può arricchire il condimento ^__^), per non far perdere chi ascolta.

Passo alle cose che mi sono piaciute di più: l'introduzione all'anello scorre via che è un piacere, ben legata con un filo conduttore e ben riassunta... ha l'aria di qualcosa che cattura l'ascoltatore.

Mi piace tantissimo anche il pezzo finale, rende l'ascoltatore consapevole del realismo del romanzo.

Sarebbe stata imho una presentazione coinvolgente.



Grazie per le precisazioni, Amon. In effetti, anche a me pare un pò difficile rendere appieno quel passaggio in cui parlo del cambiamento interiore dei personaggi. Diciamo che si è trattato dapprima di un intuizione e poi, cercando cercando, ho provato a ritradurla in scritto.

Il problema principale che ho semmai provato è quello di non perdermi per campi nel spiegare il Signore degli Anelli. Io conosco la storia a furia di leggerla e rileggerla e posso cogliere diversi aspetti in essa ma mi devo chiedere cosa può colpire chi mi sta davanti, dal momento che non conosce la storia... Il timore era di parlare di tante cose e poi sentirsi dire parafrasando Sam "ecco che riprendi a parlare di Ent e di pozioni di Ent... E non capisco cosa siano...".

Ad ogni modo considero questa presentazione come un lavoro "open", quindi non è impossibile che vi aggiunga qualcosa sulla base delle vostre graditissime osservazioni [:D].

Ancora grazie per ogni contributo.
Dunadan



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Tradotto Da: Vincenzo Daniele & Luciano Boccellino- www.targatona.it | Distribuito Da: Massimo Farieri - www.superdeejay.net | Powered By: Snitz Forums 2000 Version 3.4.03