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 Cinema
 Donnie Darko
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Rosie
Lebid toerin





2010 Messaggi

Inserito il - 29 novembre 2004 : 13:33:42  Mostra Profilo Invia a Rosie un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Tre anni fa uscì un film, Donnie Darko, passato in sordina nelle sale, di quelli che ci passano tipo 1 sera e poi andato subito all'home video... col tempo gli amatori, il tam tam internettiano porta questo film a salire nelle classifiche on line, fino a raggiungere i mitici 100 (per la precisione è al 93° posto) questo successo ha fatto annusare ai distributori un pò di buon odore ed è così che questo "fenomeno" (ricordiamo sempre che i giornalisti conoscono 2 o 3 aggettivi al massimo...[B)][:P]) ed è così che è stato riproposto nelle sale questo film preceduto da "tra i migliori 100 film della storia del cinema" firmato imd (internet movies database)
A me, questa cosa mi ha sempre portato al boresso... però sono andata anche ia vederlo...(l'alternativa era The Incredibles che ha detta di tutti è stupendo, ma essendo distribuito dalla Disney ho un pò di remore...[B)][B)][B)])

E dunque... capisco il perchè sia entrato nell'olimpo del web, che ha "regole" ben precise... (magari ne riparleremo)
E' effettivamente un film che si stacca dalla massa dei film che si vedono al cinema... dà da pensare, è un pò contorto ed ha moltissime buone qualità, non per ultima la qualità tecnica...
Per l'home video è senz'altro uno dei migliori che abbia mai visto, ma giustamente non è adatto al grande pubblico... a riprova i commenti che ho sentito dai miai vicini, ripagati con uno sguardo sdegnato "beh, sòn bòn anca mì, la prossima vòlta se fàsemo un film mì e tì, sa dìsito?..."
Quando un film del genere viene lanciato come "capolavoro" fa la fine di Dogville...[;)] chiunque corre al cinema aspettandosi "Titanic" e invece si trova la "Zattera della Medusa"[;)]... tutt'altra qualità...

Donnie Darko ha moltissime buone qualità, una bella trama. anche se presenta un pò di buchi, delle buone trovate, molta ironia, un pò di sarcasmo, una certa critica sociale e spezza diversi stereotipi.

Il suo problema, che poi è anche la sua qualità è che si fa capire DOPO la fine del film... la sua chiave di lettura viene seminata durante il film, e ad un certo punto il film finisce, lasciando allo spettatore il tempo di capirlo solo durante i titoli di coda, aiutati da una colonna sonora che praticamente lo spiega... in quei minuti importanti si percorre a ritroso il film e oslo con un pò di lavoro mentale si dà un senso a tutto il film, lasciando anche un pò di tristezza...
Questa tecnica però non è molto valorizzante al cinema dove lo spettatore medio (con l'apprendimento di un labrador) prende la porta appena comincia la sfumatura del finale, ed uno, anche se interessato, come può prendersi i cinque minuti fondamentali durante i titoli se gli camminano sopra per uscire?[B)]

Ecco dopo tute queste considerazioni, posso dire che il film mi è piaciuto... sottile e strano, sarcastico e provocatorio, contorto e poetico, molte citazioni d'eccellenza, da un bellissimo dialogo Taantiniano a la più famosa scena di E.T.
Un miscuglio di vari generi cinematografici che hanno trovato un bel set. Anche l'interpretazione è stata buona, che ha trasformato di personaggi appena abbozzati, in protagonisti effettivi.

Insomma, sicuramente da vedere... anche in home video![;)][:D][;)]

Allego qui una delel recensioni trovata su Film Up che , con un pochino di Spoiler, aggiunge un pò di quello che vorrei dire ma non ne ho le conoscenze tecniche...^_^


[...]Donnie Darko e' uscito nelle sale americane nel 2001, non ha avuto un grande successo, ma e' diventato subito un cult-movie. L'uscita in Inghilterra l'anno successivo, invece, e' stata accolta da un successo enorme, trainato dalla splendida canzone dei titoli di coda di Gary Jules, e ha portato alla realizzazione della Director's cut, in uscita a breve negli USA. La pellicola vanta un cast eccezionale: i fratelli Gyllenhall(Jake e Maggie), Drew Barrymore, Noah While, Mary McDonnell. Questo film e' l'altra faccia di "Final Destination": se in quel film Devon Sawa vedeva "La Morte", qui Jake Gyllenhall (nella parte che l’ha portato alla ribalta insieme alla sorella) vede "Dio". Che succede se il vettore non e' il proprio destino attraverso cui si guarda, ma quello di Dio? Una spirale che ti mostra quello che vede Dio, che succede, che e' successo e che succedera'. Cosa succede se tornassimo indietro nel tempo e rimpiazzassimo tutte le cose brutte con buone memorie? Se salvassimo la vita alle persone che amiamo, ma sacrificassimo quanto di piu' importante abbiamo? Un misterioso Frank, coperto da una maschera di "Coniglio Spaventoso”, salva la vita a Donnie, 'chiamandolo' durante il sonno prima che un aereo precipiti sulla sua casa. Ma la visione di Darko porta alla scoperta di un grande mistero riguardante i viaggi del tempo e ad un enorme sacrificio per salvare le persone che ama. Frank, infatti, gli preannuncia la fine del mondo entro 28 giorni. Siamo nel 1988, ottobre, in piene elezioni Bush vs Dukakis. Strutturato su molti piani di lettura (il paranormale, i viaggi nel tempo, il rapporto genitori-figli, l'amore, la solitudine) non e' semplicemente un film horror, ma offre tanti spunti di riflessione, soprattutto durante le sedute dalla psicanalista. Tali sedute evidenziano il timore di morire da soli; la sessualita'; il rapporto incompreso con la madre: una superba Mary McDonnell che mette in luce tutti i timori di una madre che vede un'altra donna, la dottoressa, capire meglio il proprio figlio; e con il padre: repubblicano contro la figlia decisa a votare per Dukakis. Dialoghi culto che vanno dalla cena in famiglia iniziale dove volano parolacce pesanti, alla citazione di Ritorno al Futuro ('like a DeLorean, I loved that movie') alla disquisizione sulle prestazioni sessuali di Puffetta nei confronti degli altri Puffi e della 'gang bang' organizzata da Grande Puffo. Drew Barrymore (anche produttrice) e' grandiosa nella parte dell'insegnante 'progressista' di letteratura. Bravo Noah While, professore di scienze che aiuta Donnie a scoprire i meccanismi dei viaggi nel tempo, affascinante Maggie Gyllenhall. Consiglio a tutti, solo dopo la visione, di visitare il sito ufficiale per approfondimenti e spiegazioni.


[spoiler]

La trama, per chi non l'avesse capito è qui ben descritta:
(non vergognamoci, in molti non l'hano capita...^^)

Donnie Darko è un ragazzo disturbato, con precedenti di piromania, che nottetempo, in preda a misteriosi attacchi di sonnambulismo, abbandona la casa dei genitori per risvegliarsi all'adiaccio. Una notte ad attrarlo in giardino è una voce che sembra appartenere a uno strano ed inquietante personaggio, un coniglio alto un metro e ottanta, che dice al ragazzo che non restano che quattro settimane prima della fine del mondo.
Quella stessa notte avviene uno stranissimo incidente: il motore di un aereo precipita dai cieli sulla villetta dei Darko, distruggendo la camera di Donnie, che naturalmente non era a letto. Da questi due singolari episodi prende le mosse una vicenda che non fa che complicarsi passo dopo passo; tra le altre cose Donnie s'innamora, scopre che l'anziana vicina un po' fuori di testa ha scritto un libro sui viaggi nel tempo, allaga e vandalizza la scuola e brucia la casa di un'apprezzato guru locale.
La sua psichiatra è sempre più preoccupata, ma non riesce ad avvertire i genitori che lasciano Donnie in casa con la sorella la notte di Halloween. I due organizzano una festa che culmina con la morte di Gretchen, la ragazza di Donnie, investita da tale Frank, un ragazzo in costume da coniglio, che Donnie uccide con un colpo di pistola. Mentre albeggia, Donnie porta il cadavere di Gretchen sulla collina e osserva il cielo, in cui un vortice si va formando e in cui vola l'aereo che riporta la madre e la sorellina a casa. Improvvisamente, dal velivolo si stacca un motore, che precipita sulla cittadina di Middlesex e sulla casa dei Darko... uccidendo Donnie nel suo letto, ventotto giorni prima.

La forza del film non è in questa charada ma altrove; si può tentare, ad ogni modo, di dare un'interpretazione di questi fatti in modo da fare tornare i conti.
In realtà le intepretazioni possono essere svariate, come del resto auspicato dallo stesso regista: una molto semplice vorrebbe Donnie in preda alle risa alla fine del film come al risveglio da un lungo ed intricato sogno... che però era il presagio della sua bizzarra morte.
Un'altra, molto affascinante, vuole Donnie (e tutto il mondo) prigioniero di un loop temporale della durata di ventotto giorni, al termine dei quale si torna all'inizio: in questo senso il mondo sarebbe finito, perché intrappolato per sempre tra il 2 e il 31 ottobre. Donnie ne può uscire solo sacrificandosi: per "costringersi" a farlo creerà le visioni con Frank - la sua vittima e il suo Virgilio. Frank lo indurrà ad allagare la scuola perché questo renderà possibile l'incontro con Gretchen, nonché a bruciare la villa del guru Jim Cunningham: l'incendio fa sì infatti che si scopra che l'uomo è un pedofilo, e quindi la professoressa di educazione fisica della scuola, sua amica e ammiratrice, rinunci ad accompagnare il gruppo di danza della sorellina di Donnie per stargli vicino, cosi che la signora Darko sia costretta a sostituirla e a lasciare Donnie ed Elizabeth soli in casa e liberi di organizzare la festa di Halloween - con tutto ciò che ne consegue.


E' molto bello come questo film non abbia un lieto fine, se non per Donnie, che affronta la sua decisione di morire con una risata... un senso di amarezza nel bene... questo forse è il successo del film, il fatto che non si persegua il bene ma solo la decisione di Donnie(/Dio?) di salvare l'unica cosa a cui teneva... (dovuta al suo terrore di rimanere solo)...


[/spoiler]


Modificato da - Rosie in Data 29 novembre 2004 17:37:20

AmonSûl
Sveltamente




Nowhere Land


4501 Messaggi

Inserito il - 18 novembre 2007 : 16:53:29  Mostra Profilo  Invia a AmonSûl un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di AmonSûl Invia a AmonSûl un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Rispolvero questo topic per una curiosità (magari esiste qualcuno che possa soddisfarla).

"Donnie Darko" termina con una sequenza di inquadrature dei vari personaggi, mentre in qualche modo "realizzano" il cambiamento o i fatti avvenuti... i volti e le persone sono avvolti in uno sfondo nero notturno che fa da tramite dall'uno all'altro.

"Tre colori: blu", lo stupendo film della trilogia di Kieslowskij (non so bene se si scrive così), termina quasi allo stesso identico modo... il film si basa sul termine "libertà" (uno dei tre colori della bandiera francese, gli altri sono film bianco=uguaglianza e film rosso=fratellanza/fraternità) e i vari personaggi sembrano coglierne il significato nella carrellata finale, che usa lo stesso stile ripreso poi in Donnie Darko.

Qualcuno di voi che ha visto entrambi, mi conferma che Donnie Darko si ispira chiaramente (rendendogli omaggio) al film del regista polacco? Chissà il perché...

CollevEnt [:381]
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"Tutto ciò che accade, tu lo scrivi", disse.
"Tutto ciò che io scrivo accade", fu la risposta. [:115]
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Tradotto Da: Vincenzo Daniele & Luciano Boccellino- www.targatona.it | Distribuito Da: Massimo Farieri - www.superdeejay.net | Powered By: Snitz Forums 2000 Version 3.4.03