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Autore Discussione  

Fabio
Ghianda


Piemonte


9 Messaggi

Inserito il - 10 settembre 2004 : 20:29:39  Mostra Profilo Invia a Fabio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
In quel di Hobbiton mi trovai a parlare con Merry di GdR davanti ad un buon piatto di tagliolini al prosciutto (beh, in realtà non abbiamo parlato, saremo riusciti a scambirci circa due frasi prima che venisse tirato fuori il magnifico Trivial Tolkien).
A tal proposito mi chiese di fare un commento sul nuovo Gioco di Ruolo del Signore degli Anelli (da ora in avanti ISDA), ed ora eccomi qui a intraprendere un compito così gravoso.

Innanzi tutto, il titolo del topic. Nella mia lunga cariera di giocatore credo di aver giocato un po' a tutto (D&D, AD&D, D&D 3ed, D&D 3.5ed, Cyberpunk, Vampire The Masquerade, Il richiamo di Chtulhu, Uno sguardo nel Buio, Kata Kumbas, Girsa, e poi quelli gratuiti Terza Era e Arcan Myth), e masterizzato abbastanza. Bene, devo dire che D&D, nelle sue varie edizioni, non mi ha mai affascinato particolarmente. L'ho sempre trovato troppo improntato al Power Play piuttosto che alla sana e libera interpretazione. Questo non vuol dire che io non ci giochi (i tornei li fanno praticamente solo di D&D) o che a volte non mi diverta, ma quando voglio fare vero GdR prendo un altro manuale.

Ho passato gli anni della mia giovinezza giocando, e soprattutto masterizzando il vecchio Girsa, con tutti i limiti che già altri hanno illustrato, ed infatti dopo i primi tempi, collaborando con i miei giocatori abbiamo iniziato a sviluppare tutta una serie di modifiche. Fino a quando, guardando il manuale alla mia destra, e il plico di modifiche e ampliamenti alla mia sinistra, mi sono chiesto se stessi giocando ancora a Girsa.

Poi ho smesso per motivi vari, e circa un annetto fa ho saputo dell'uscita del nuovo gioco, ISDA, ho comprato il manuale (e in seguito tutte le espansioni), mi sono messo a scrivere una campagna, ed ora sono sei mesi che masterizzo un gruppetto di impavidi eroi (forse :-)) e sto cominciando a scrivere la seconda campagna.

Devo dire che il nuovo gioco mi piace moltissimo, lo trovo uno dei migliori in commercio.
Innanzi tutto, sfatiamo un mito. Non è un D20 system. Per fortuna. Sono diventato allergico al D20 system. E' un sistema basato solo sui D6, e ne servono solo 2 per cominciare a giocare. In effetti mi manca un po' poter lanciare una manciata di dadi di diverse dimensioni e colori, ma credo che la giocabilità ci guadagni.

Uno sguardo alle regole.
Ci sono tutte le classiche caratteristiche principali di tutti i GdR o quasi: FORZA, AGILITA', INTELLIGENZA, PORTAMENTO, PERCEZIONE, VITALITA'. Poi ci sono le reazioni (praticamente i TS, ma con differenze sull'implementazione): RESISTENZA, RAPIDITA', VOLONTA', SAGGEZZA, ed una serie di attributi secondari (tipo la corruzione, fighissimo).

Le razze sono sempre le solite, ben dettagliate, con tratti distintivi particolari e capacità uniche.

Le professioni sono una delle cose migliori a mio giudizio.
Adesso credo che farò inorridire Merry. Il problema dei chierici l'hanno risolto alla base: li hanno eliminati!
In effetti, prendete il libro del Signore degli Anelli e trovatemi un riferimento a riti religiosi, sacerdoti, chierici o quant'altro. Le divinità esistono, certo (forza Melkor :-)!), ma il rapporto fra i figli di Iluvatar e i Valar è di tutt'altro tipo che il classico: Ti venero e allora mi concedi di lanciare gli incantesimi.
I maghi sono meno potenti che in altri giochi (anche qui, lo trovo sensato), e basano il lancio degli incantesimi sulla stanchezza. Poi ci sono classi innovative: l'artigiano, il marinaio, il nobile, il sapiente, il bardo. Tutte classi "meno potenti" rispetto alle altre a livello di combattimento puro e semplice, ma è sufficiente non giocare avventure solo spakkatutto. Sono terribilmente soddisfatto della nobile dunedain che sta imparando a guidare il gruppo, del giovane giocoliere che cerca disperatamente di diventare famoso (ed è disposto a tutto, compreso usare quello strano anellino...), dell'hobbit oste che non vuole farsi trascinare in improbabili missioni suicide ma solo recuperare il carico di patate e del sapiente saputello che a volte si dimostra goffo e pasticcione.

Poi, oltre alle abilità il sistema è incentrato sui talenti (tipo Vampire), e il sistema dei punti vita è a livelli di salute (sempre sullo stile di Vampire, o la Leggenda dei Cinque Anelli).
Ora non vi spiego tutto il sistema di gioco (già così credo di avervi tediato a sufficienza), sappiate solo che se in generale una prova è superata di oltre 5 o 10 punti si ha un successo superiore o straordinario, se fallisco di più di 5 o 10 punti un fallimento critico o disastroso.

Per conlcudere: è un tipo di gioco che ai classici amanti di D&D (senza volerli sottovalutare) non credo piacerà. Lascia molto spazio alle decisioni del master piuttosto che a regole e cavilli già predisposti. Non si combatte su un foglio quadrettato dove ogni mossa è codificata. Non è bilanciato nel senso comune del termine. Chiaro che il cuoco hobbit nulla può contro la guerriera Noldor, in nessun campo (se non in cucina, appunto), ma il bello è proprio interpretare un personaggio "non perfetto". Non lo stereotipo di eroe, ma un Vero Eroe.

E' qui concludo, sperando di non avervi tediato troppo con questo messaggio chilometrico, ma magari avendo seminato nel cuore di qualcuno la curiosità di provare questo nuovo regolamento (che, per dirla tutta, non ha proprio un prezzo economico).

Buon gioco a tutti, e che i dadi rotolino sempre favorevoli dalle vostre mani.

Fabio
Sergente della Guardia della Citadella
"Per Gondor, per Minas Tirith"

Rosie
Lebid toerin





2010 Messaggi

Inserito il - 11 settembre 2004 : 01:19:35  Mostra Profilo Invia a Rosie un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Hola Fabio,
D&D è senz'altro pieno di regole, regolacce e dadi di ogni genere, ma sostengo da sempre che il gioco lo fa il gruppo e più di tutti il master.
Diciamo che D&D si presta a chi vuole giocarlo Power Play, ma è adattabilissimo ad ogni tipo di gioco...

Ho provato a giocare a Girsa ed anche a Terza era (bellissimo per ambientazione e sistema di magie) ma la mia pigrizia mi dà difficoltà ad imparare nuovi sistemi ogni volta!
Il mio (piccolo) sogno è una campagna di D&D in un ambientazione della Tdm.. ma mi dicono tutti che sarebbe un casino!

Certo che... mi invogli molto a cominciare col nuovo gdr di Isda... molto, molto molto...

Ok, sarà la prosisma spesa.. certo che: ma uno, di tutti i manuali che is è comprato di D&D...che se ne fa!?
[:(][:(][:(][:(]

"Ma è nel carattere della mia gente di meno di quel che pensiamo, temiamo di dire troppo. Quando uno scherzo è fuori posto ci defrauda della parole giuste..."
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Merry
Entino




Pepperland


1762 Messaggi

Inserito il - 11 settembre 2004 : 13:33:17  Mostra Profilo Invia a Merry un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao Fabio! Ti ringrazio per il tuo intervento, e cercherò ora di completare le mezze frasi smozzicate a tavola.

Hai giocato più di me, più giochi e con più continuità. Il mio "palmares" comprende:
D&D, vecchio GiRSA Stratelibri, D&D 3 e 3.5. Il titolo del topic è duro davvero, per me D&D è e resta un mito!

E' vero: è pieno di regole e regolette cavillose, alcune decisamente inutili, come:
"Occorre un'azione di round completo per cercare in un'area di 1,5 metri per 1,5 metri o in un volume di oggetti di 1, 5 m di spigolo".
Si applica alla lettera? No, a volte si va a naso!

Sì, è pieno di regole D&D, ma ha il vantaggio di poter essere trattato "a compartimenti stagni", cioé ognuno - a seconda del suo grado di pignoleria o fanatismo - può prendere ciò che gli serve e lasciar stare ciò che ritiene superfluo.

Non amo il powerplaying, e non penso che D&D sia per powerplayers, o lo incoraggi: semplicemente ne offre la possibilità per chi vuole; c'è chi si diverte così (mah...).
E' un po' che non gioco... ad ogni sessione incoraggio i giocatori a dirmi ciò che è a loro piaciuto o meno, e l'ultima critica è stata:
"troppa recitazione... voglio più battaglie"!
E qui devo accontentare sia chi ama far rotolare i dadi che chi è a suo agio nel parlare di patate ^____^

**** **** ****
Veniamo al GiRSA, mi baso sull'esperienza del vecchio e su ciò che mi racconti del nuovo.
Parlavo con Amon Sul a Hobbiton, e gli raccontavo come sono arrivato a leggere ISdA perché giocavo al GiRSA. Lui mi ha fatto notare come è più facile che i giocatori di ruolo si avvicinino all'opera di Tolkien, che non i tolkieniani di ferro ai giochi di ruolo. Il vantaggio è far conoscere l'opera del professore.

Lo svantaggio è che, come dici, il nuovo GiRSA è squisitamente per tolkieniani, e di una certa levatura, come hai mostrato di essere.
L'assenza di una figura assimilabile al chierico non mi inorridisce più di tanto, un po' già so... Diciamo che la vivo come una possibilità "d'atmosfera" in meno, ma sono nella TdM di Tolkien, quindi poco male...

Ho visto che c'è gran libertà di scelta, in quanto un archetipo non è una classe fissa... ma dove si aggiunge, forse, si toglie da un'altra parte.

Che bello, sono nella TdM!
Però, a meno che non si decida di partire dalla Quarta Era, dove tutto è già successo... è tutto già scritto.
Qualsiasi periodo storico io scelga, i PG, per belli che siano, si muovono in una Storia di cui già si conosce il futuro... allora, o si partecipa ad avvenimenti minori, o nei grandi momenti non si muove il mondo più di tanto.

Non creo campagne già pronte, amo l'imprevedibilità del destino. Creo un'avventura, e da lì faccio partire il mondo. Può succedere di tutto, a seconda di come si muovono i PG... è questo il bello.
Il GiRSA richiede rispetto per l'opera di Tolkien, ed a spaziare troppo di fantasia si rischia di bestemmiare!

Quando giocavo senza aver letto nulla, avevo nel party un guerriero beorniano che si portava dietro un compagno animale:
un orango.
La tomba del Professore ancora ulula.

Quindi, se si è tolkieniani tutto fila liscio, se capitano giocatori che non lo sono... viste le limitazioni alla magia ed ad altro che racconti, c'è il rischio che qualcuno guardi altrove, e cominci a volere di più, anche senza essere un powerplayer od un "munchkin".

Mi piacerebbe giocare... Fabio, il tuo post invoglia ed incuriosisce
Rosie, se fai la spesa dimmelo! Avresti trovato un giocatore disposto a spendere [;)]

Scusate la lunghezza. W i GdR!

"...ed ora apprendiamo che Re Dain è caduto, combattendo nella Valle..." (Gandalf)
Metamorfosi da un'adunanza.

Mitakuye oyasin!
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Fabio
Ghianda


Piemonte


9 Messaggi

Inserito il - 11 settembre 2004 : 14:20:54  Mostra Profilo Invia a Fabio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Innanzi tutto ringrazio per i complimenti, mi fate arrossire.

Per quanto riguarda la spesa per i manuali, nel nostro gruppo ognuno ha più o meno un regolamento che preferisce e su cui investe i soldi, poi a rotazione o quasi giochiamo un po' a tutti i giochi, e chi ha i manuali in questione fa il master e fornisce tutto quello che serve. Ovviamente se qualcuno vuole solo giocare non è obbligato a comprare nulla, questo sistema non è "formalizzato" ma si è creato spontamenamente. Poi alcuni manuali, tipo quello del giocatore di D&D è doppio, per praticità.
Nessun manuale viene "buttato via": continuiamo a giocare un po' a tutto (molto peggio il passaggio dall'edizione 3 alla 3.5: lì si che i manuali dovevi buttarli).

Per quanto riguarda il powerplay, indubbiamente non volevo dire che D&D è un gioco pe powerplay, ma lascia ampiamente aperta questa possibilità. Con un gioco tipo Terza Era, per esempio, lo vedo già più difficile (anche se ci sono anche lì i modi per fare powerplay, volete saperli?). Sicuramente sono il gruppo e il master che fanno la differenza, e bisogna trovare un compromesso fra le varie esigenze e le varie idee di gioco che hanno tutti i membri. Anche io a volte ho fatto powerplay, ma alla lunga mi stanca. Ricordo di una volta (io non giocavo perchè con il mio Vampiro Ventrue era intento ad una caccia di sangue) che è stata organizzata una sessione espressamente powerplay. Tre giocatori hanno creato PG di livello 15 solo per vedere quanti mostri riuscivano a tirare giù prima di soccombere. Passando con un panino in mano ho colto solo qualcosa del tipo "Uso attaccare con lo scudo migliorato sull'Ettin e gli faccio 64 danni + 2D6..."
Ripeto, anche io gioco a D&D periodicamente (giriamo su praticamente tutti i GdR), ma se voglio fare vera interpretazione (come ha brillantemente definito i GdR Merry) allora prendo un altro manuale.

Per quanto riguarda l'abientazione, concordo che sia la parte più bella ma anche la più limitante. La più difficile da rispettare. I mostri sono due o tre (orchi e troll), altrimenti vai sui Balrog o nazgul, ma anche lì la scelta è limitata. Quindi devi coinvolgere in altro modo. La mia campagna è ambientata vent'anni prima della guerra dell'anello. Un potente mago ha riscoperto alcune cose a Carn Dum (la capitale del Re Stregone) che dovevano rimanere nascoste per sempre, e ha deciso di dare una mano all'Oscuro Sire attaccando i popoli liberi dal Nord. Il gruppo, dopo aver passato una decina di avventure a capire che qualcosa non andava, e cosa stava succedendo di preciso, adesso comincia a muoversi e a pianificare le azioni in vista della futura invasione che non tarderà ad arrivare. Se ho tempo di sistemarla vi invio l'inizio della campagna (non tutta. altrimenti i miei PG la sbirciano).

Noi giochiamo dalle parti di Torino, e credo che per la maggior parte di voi sia troppo scomodo, ma se qualcuno vuole aiutarci a difendere la Contea, una mano è sempre ben accetta.

Fabio
Sergente della Guardia della Citadella
"Per Gondor, per Minas Tirith"
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Tradotto Da: Vincenzo Daniele & Luciano Boccellino- www.targatona.it | Distribuito Da: Massimo Farieri - www.superdeejay.net | Powered By: Snitz Forums 2000 Version 3.4.03