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Autore Discussione
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Silma
Ent




Abruzzo


2934 Messaggi

Inserito il - 08 aprile 2009 : 12:27:42  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Silma Invia a Silma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Comincio a crederci, colle [:298]

La luth mi chiede dei monumenti. Ragazzi mi piange il cuore solo a dirlo. Ancora non avevano tolto i ponteggi alla facciata della Basilica di Collemaggio, il tetto centrale, ricostruito da pochi anni, è venuto giù. Il Duomo ha perso la cupola del transetto. La Chiesa delle Anime Sante, o anime del purgatorio, era stata "restaurata e consolidata" e restituita da un mese circa: metà abside è venuto giù, la cupola, precedentemente incendiata da un fulmine e rifatta da capo, è perduta. Anche il forte spagnolo ha delle lesioni nella parte settecentesca ed ottocrentesca. L'archivio di stato e palazzo della prefettura...mio dio, ci sono stata con l'università due settimana prima del sisma...è venuto già tutto, non so cosa recupereranno, c'erano testi di valore inestimabile e per di più vi avevano appena trasferito gli atti del processo del Vayont, visto che si sta tenendo a L'Aquila. S.Bernardino ha perso il campanile ed è lesionata. Il Torrione diroccato che dava il nome ad un quartiere...è rimasto solo un troncone.
I palazzi che vi feci vedere ricciolina, non so cosa sia rimasto...della mia università, non lo so cosa c'è più...
Sto cercando foto precise...ma coi palazzi crollati, non riconosco più le strade...

umilmente vostra
Silma

<<la vide fra le sue braccia splendere e brillare,
fanciulla elfica ed immortale>>
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balrog
Rossosaggio




Ireland


2052 Messaggi

Inserito il - 08 aprile 2009 : 12:47:35  Mostra Profilo Invia a balrog un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
leggere queste cose fa pensare molto ......

bal
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trilly
Laurelin




nell'isola che non c'è !


3022 Messaggi

Inserito il - 08 aprile 2009 : 15:08:04  Mostra Profilo Invia a trilly un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ciao piccola... ti invio un fortissimo abbraccio e non ti nascondo che leggerti mi ha fatto venire un groppo in gola... e come dice Balrog queste vicende fanno pensare molto

resta la mia offerta di ospitalita' in qualsiasi momento tu lo desideri
ancora un abbraccione

Trilly
---------------------

Non serve strappare le pagine della vita, basta saper voltar pagina e ricominciare
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Luthien82
Entino




Da chissà dove


1713 Messaggi

Inserito il - 08 aprile 2009 : 22:11:13  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Luthien82 Invia a Luthien82 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Stellina, sono senza parole, solo le lacrime.

Lo so che sembra superficiale, ma non ho potuto fare a meno di ripensare a quando sono stata in tua compagnia in città e di tutte le cose che mi hai spiegato sull'arte e sulla cultura dell'Aquila. Lo sai quanto amo queste cose e vedere le immagini di quella devastazione mi ha fermato il cuore, se almeno la facciate di collemaggio è in piedi sarà il simbolo di un nuovo inizio.

Piccola, non aggiungo altro sai bene che puoi contare su di noi in ogni momento. Abbraccia la tua famiglia.
Ti vogliamo bene stellina.



Anche la creatura più piccola muta le sorti del mondo.
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Alex the Ruler
Mallorn



Dove meno te lo aspetti


1019 Messaggi

Inserito il - 08 aprile 2009 : 23:19:16  Mostra Profilo  Invia a Alex the Ruler un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Alex the Ruler Invia a Alex the Ruler un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Sono felice della tua incolumità Silma. Dio mio e che esperienza infernale.

____________________________________________________

Il Lunatico, l'Amante e il Poeta hanno un'immaginazione molto complessa.
Uno vede più diavoli di quanti ne possa contenere l'Inferno. Quello è il Pazzo.
L'Amante, frenetico, vede la bellezza d'Elena nelle ciglia di una zingara.
L'occhio del Poeta, rapito dal suo bel delirio, passa dal Paradiso alla Terra e dalla Terra al Paradiso. E, come l'immaginazione riesce a dar corpo a quello che non si conosce,... così la penna del Poeta riesce a dare a un'aerea Chimera una locale dimora e un nome.
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AmonSûl
Sveltamente




Nowhere Land


4501 Messaggi

Inserito il - 09 aprile 2009 : 00:06:02  Mostra Profilo  Invia a AmonSûl un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di AmonSûl Invia a AmonSûl un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ho stampato anch'io quel brano... è stato un impatto incredibile... come quando nei sogni cerchi di scappare e non ci riesci, ti trovi bloccato, forse perché hai le coperte che ti trattengono, in realtà.
Ecco, quella stessa sensazione atroce di voler stendere le mani ed afferrare qualcuno di voi, senza poterci riuscire, senza arrivarci...

Si fa presto a dire che ti siamo vicini... ma non è facile per noi andare oltre le parole...

Questa Pasqua sarà difficile per voi e, nonostante gli scazzi che ognuno ha, nonostante il pessimismo e fastidio, tutti gli scoraggiamenti del mondo... io so che c'è del sole e non aspetta altro che filtrare tra le nuvole... Spero che questa domenica sia per tanti, ma soprattutto per te, Silma, un simbolo di speranza e di nuovo inizio...

buonanotte a tutti!

CollevEnt [:381]
_________
"Tutto ciò che accade, tu lo scrivi", disse.
"Tutto ciò che io scrivo accade", fu la risposta. [:115]
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Silma
Ent




Abruzzo


2934 Messaggi

Inserito il - 09 aprile 2009 : 10:06:58  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Silma Invia a Silma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Spero che i tuoi ragazzi trattengano soprattutto una cosa, narya: basta un soffio, e i ricordi di una vita vanno in pezzi. Ma non succede con le amicizie, con le persone che si ricordano di te. In mezzo a tanta devastazione, in mezzo a tanto dolore e paura e buio, la cosa più bella era vedersi illuminare quel cellulare e sapere che chi mi voleva bene mi stava pensando. Camminare su e giù per la strada, tra vicini che non si sono mai visti in faccia, abbracciarsi, condividere qualche biscotto, un piatto di pasta preparato chissà come, un sorriso. Il calore che viene fuori dalla gente.
Luth, io tremo al pensiero di quando camminerò di nuovo per la mia città, che mai come adesso è la mia città, e vedrò quel che adesso mostrano i telegiornali. Ma bisognerà rimboccarsi le maniche e farcela. Stiamo pregando riescano a tirare fuori il corpo di Celestino V, abbiamo scoperto dalla tv che è rimasto sotto le macerie del transetto: in questo momento più che mai, L'Aquila ha bisogno del suo pietro dal morrone.
Iniziano ad arrivare le prime storie. Ve le racconterò alla prossima turnata. vi voglio bene.


Riprendo a scrivere dopo aver ricevuto delle visite.
Si Colle, mai come quest'anno abbiamo bisogno della nuova vita in Cristo. Quando la terra si fermerà, ci rimboccheremo le maniche e raccoglieremo i cocci della nostra vita, per ricostruire di nuovo. Pregate che si fermi presto, perché ancora tutto trema, non sappiamo cosa vuole ancora accadere.
Arrivano le prime storire, oltre a quelle già raccolte prima di partire: la nipote sud-africana della vicina, salvatasi sulle scale del Convitto (non la casa dello studente), ma ancora sotto shock, muta e spaventata; una mia collega di università, che conosco dal primo giorno, rimasta con la coinquilina per sette ore nelle due stanze ancora in piedi del loro appartamento, prima che i soccorittori, chiamati da un ragazzo che si è accorto di loro, riuscissero a tirarle via da lì; un altro studente che conosco da sempre, Sebastiano, è presidente dell'Aquilasmus, l'associazione che si occupa degli studenti stranieri in entrata ed italiani in uscita: ha perso casa, tutto, ma si è preoccupato, lui e Lorenzo, di cercare tutti gli erasmus, di chiamare ESN Erasmus a Roma per allertare le ambasciate e farli venire a prendere appena aperte le strade e reimpatriare; il nosrto vescovo, salvato da un malore, che l'aveva fatto scendere al piano di sotto della curia, la sua stanza è crollata insieme al Duomo; l'insegnante giovanissima di hip-hop di mia sorella ha perso la mamma, e ancora non lo sa. Si trova anche modo di ridere e mandarsi affettuosamente a quel paese, sentendo frasi come "non ho più niente, ma ho salvato la tesi", oppure "fely, se avevo libri tuoi mi dispiace ma sono rimasti là sotto".
Si scorrono le liste dei morti, sperando di non trovare nomi che conosciamo. Si cerca di convincersi l'un l'altro che il peggio è passato, che le scosse finiranno. Cercando di prepararsi al momento in cui cammineremo per quelle strade
Le nostre strade. Non mi sono mai sentita aquilana in dieci anni che ci vivo, lo sono diventata con il terremoto. è la mia città, ci sono i miei ricordi, conosco ogni sua pietra. è casa mia. E la ritireremo in piedi. Dicono che gli abruzzesi sono un popolo "forte e gentile" : lo è anche chi non lo è di nascita. Ritireremo su tutto, ci riprenderemo le nostre strade, i nostri monumenti. ci vorranno anni, ma è casa nostra. come le rondini che trovano il nido distrutto dall'inverno, e lo ricostruiscono.
Non riesco ancora ad uscire dalla casa qui dei miei parenti, per paura che il contraccolpo di un'auto che passa mi faccia urlare; già qui, scatto se appena cade una pentola od uno sportello sbatte troppo forte. Non ho sempre il controllo dei miei movimenti. Ma l'affetto di tutti voi lentamente mi fa riprendere.
Mi riapproprio di riti che sembrano insignificanti, ma sanno di vita normale: lavarsi i denti, preparare il caffè, apparecchiare la tavola. Scrivere qui e sentirvi. Prego, il pensiero va alla mia Bibbia, la leggevo ogni sera, adesso è sepolta sotto i libri, ma l'anima è salda e restando in silenzio sento sotto le dita quelle pagine che da mesi tenevo sotto il cuscino quando andavo a dormire, sentendomi sicura. Irrazionalmente, ma è così.
C'è un'altra cosa irrazionale, che forse lentamente sparirà: i sensi di colpa. Quelli dei sopravvissuti. Quelli che "cosa ho fatto per essere qui, per non essere morta anch'io? perché io ho i miei cari accanto e c'è chi li piange?". Domande senza risposta: la fortuna, il caso, il fato, l'imperscrutabile volontà di Dio. (sopprimete quel tizio di radio Maria che ha detto ch'è stata una prova divina. qui non voglio fare né sentire polemiche, sterili in questo momento, ma quello deve starsi zitto. zitto. ). Passerà forse, per i sopravvissuti di guerra non è passato mai.
Ricostruiremo. Una pietra alla volta. Quando la terra si fermerà, ci riprenderemo il futuro.
Mi sono accorta che non sto bene, perché non riesco a sognare. La mia mente prima era immaginazione sempre in movimento, semmai dovevo costringermi a concentrami e lasciare in riposo la fantasia. Ora è un giardino pietrificato, dove non riesco a far fiorire un bocciolo. Tutto freddo, tutto muto, non riesco a concepire immagini che non abbiano a che fare col terremoto. Anche i sogni tremano. Mi vengono a trovare, cercano di farmi parlare d'altro...come fai? la vita era lì. E non riesco ad inventare. Penso ai miei racconti, le mie poesie, è tutto rimasto lì, tra pezzi di legno...i miei libri...
Strani pensieri, ininfluenti di fronte alla vita salvata. Ma cerco di figurarmeli per spezzare questo blocco. Cerco di rivedere con la mente quelle pagine, per incrinare quella pietra e far fluire di nuovo linfa. Cerco di sentire di nuovo le arpe degli elfi. Quando ci riuscirò, saprò che sto di nuovo bene...

umilmente vostra
Silma

<<la vide fra le sue braccia splendere e brillare,
fanciulla elfica ed immortale>>

Modificato da - Silma in data 09 aprile 2009 12:32:04
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Luthien82
Entino




Da chissà dove


1713 Messaggi

Inserito il - 09 aprile 2009 : 22:28:52  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Luthien82 Invia a Luthien82 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Lo sai che io adoro i tuoi racconti? forse non te l'ho mai detto ma è così.
Già da come scrivi si vede che il tocco magico è lì, il terremoto non l'ha intaccato.
Piccola, stai tranquilla, prenditi il tuo tempo e reimpossessati dei tuoi sogni, tornerai presto a "risentire il sapore delle fragole".

Anche la creatura più piccola muta le sorti del mondo.
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trilly
Laurelin




nell'isola che non c'è !


3022 Messaggi

Inserito il - 10 aprile 2009 : 08:54:38  Mostra Profilo Invia a trilly un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Un abbraccio a Silma e a tutto il popolo abruzzese in questo tristissimo giorno

[img]http://www.ilcannocchiale.it/blogs/bloggerarchimg/federicaurora/rosa-rosa.jpg[/img]

Trilly
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Non serve strappare le pagine della vita, basta saper voltar pagina e ricominciare
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Silma
Ent




Abruzzo


2934 Messaggi

Inserito il - 10 aprile 2009 : 10:30:34  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Silma Invia a Silma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Non lo so se il tocco magico c'è ancora, luth...oggi è un giorno irreale...
Fra poche ore ci saranno i funerali, nella stessa scuola della Guardia di Finanza in cui stavamo preparando il Galà di Primavera. Non valzer oggi, ma canti di arrivederci, il silenzio, il pianto. I cadetti sono lì, li ho visti, schierati, ordinati come non erano mai con noi ragazze. Vorrei poterli avvisare che sono viva, i tre che mi sono stati alternativamente cavaliere, vorrei poter sapere le altre ragazze come stanno, le signore dell'associazione. Io non so i cognomi, maledico questa pecca, li dimentico sempre, leggo quella lista e non so cosa sto leggendo.
Cominciamo a sapere che pezzi del nostro piccolo mondo non ci sono più. Mio fratello è sconvolto, ha perso il suo ex professore di laboratorio di chimica e dicono anche il professore d'italiano che adorava, ma sulla lista non c'è, non sappiamo se si siano sbagliati, se è in ospedale. Non c'è più la dottoressa della farmacia al centro, l'hanno fatta vedere al tg, era sempre così gentile con nonna quando dimenticava le ricette o le faceva scadere...non c'è più. Io leggo nomi che ho sentito mille volte negli appelli all'università e non lo so, non so se sono omonimie, o se quando tutto riprenderà quei nomi non li sentirò più.
Quella caserma era il luogo in cui si stava intessendo un piccolo sogno. Adesso, saluterà tanti sogni che si sono interrotte, tante ali spezzate strette nell'abbraccio di chi si chiede perché ce l'ha fatta.
Hanno estratto il corpo di S.Celestino integro. L'Aquila ha ancora il suo papa del gran rifiuto, un pezzo fondamentale della sua identità. Stasera non ci sarà la grande e solenne processione del Cristo morto, m va bene così. Va bene così, perché i cisti di oggi sono in quelle bare. E loro ci hanno preceduti sulla strada della Resurrezione.
Ieri le zie hanno voluto farci uscire, portarci a comprare delle maglie. Mi sembrava così assurdo. Non avevo niente a che fare con il centro commerciale. La musica che non riuscivo a cantare, mi sembravano canzoni di mille anni fa. La gente sui cui volti non riuscivo a soffermarmi, persone che di certo ascoltano i tg, magari hanno fatto il loro gesto di solidarietà, ma io ero lì tra loro e non sapevano, io che da quell'orrore sono scappata ed avrei voluto poterlo spiegare.
Mia madre ha insistito a farmi provare qualcosa, che ci dovevo provare. Io che continuavo a dire "ma le mie cose ce l'ho, sono a casa e ci toneremo a prenderle, a me non serve niente". La commessa ci ha sentite parlare. Mi guardava con degli occhi, muta...come chi vuole dire qualcosa ma non sa ce cosa. Ha preso mamma la parte, ha detto che le faceva compilare il modulo della tessera del negozio, così le faceva lo sconto. Mamma nello scrivere l'indirizzo ha avuto un tracollo. Ha scritto "L'Aq" e non riusciva a proseguire. Le è venuto da piangere "Non riesco nemmeno a scriverlo, non c'è più". Rita ha provato a proseguire ma la mano non si muoveva. La ragazza allora ha strappato il foglio, ha detto di lasciar stare, ha passato la sua tessera personale. Sono gesti piccoli forse, ma ti fanno sentire meno soli in un mondo che sta andando avanti.
Odio quando parlano di città fantasma. Non devono osare. L'Aquila la ritireremo su, pietra su pietra, tornerà bella com'era prima. Una città fantasma è abbandonata, L'Aquila non lo è, siamo andati via solo per un poco, torneremo e ricominceremo da dove ci siamo interrotti. Sarà lunga sarà difficile ma io da casa mia non me ne vado. Non devono nemmeno pensarci. Io voglio tornare, voglio andare a casa mia. Dalla mia comunità, con i nostri riti, la nostra vita. Ricominceremo di nuovo, vivremo un'altra volta. Non sarà abbandonata la nostra terra. Non siamo la prima regione terremotata d'Italia, faremo come hanno fatto gli altri.
Fra poco ci saranno i funerali. Non lo so, se tra quelle bare c'è qualcuno che mi camminava accanto, oltre a quelli che so. Ma oggi, tutti sono i cari di tutti. Erano concittadini, ogni viso sembra un viso noto. E lo è, oggi è il lutto di tutti. Noi che in quelle bare non siamo, ricostruiremo anche per loro. Per la loro memoria, per la dignità di tutti.
Come i due piccoli del mio quartiere. I ragazzi si passavano lentamente un pallone, a contarsi, a legarsi...i piccoli correvano, rievano. A L'Aquila torneranno a giocare, a ridere, si tornerà a fiorire. Dobbiamo solo aspettare che la terra si fermi, poi ritroveremo tutto, rimetteremo insieme i pezzi. Alcune cose non si possono aggiustare, ma ci siamo noi, possiamo rifarle o ricordarle almeno. Torneranno gli adolescenti a fare lo struscio sotto i portici, le contadine al mercato del mattino, torneranno i volantini per festeggiare goliardicamente i laureati, torneranno gli studenti. Tornerà tutto. Con chi c'è ancora. Vivremo.

umilmente vostra
Silma

<<la vide fra le sue braccia splendere e brillare,
fanciulla elfica ed immortale>>

Modificato da - Silma in data 10 aprile 2009 10:52:48
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Merry
Entino




Pepperland


1762 Messaggi

Inserito il - 10 aprile 2009 : 19:46:48  Mostra Profilo Invia a Merry un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Importa davvero che ci sia dell'ordine o meno in quegli scritti?

C'è un grande e meraviglioso coraggio.

------------------------
"Senza la mia paura mi fido poco"
Fabrizio de André

Mitakuye oyasin!
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Silma
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Abruzzo


2934 Messaggi

Inserito il - 11 aprile 2009 : 12:51:15  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Silma Invia a Silma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Le notti passano buie, solo brevi lampi che tremano senza raccontare nulla, al posto dei sogni. Nei momenti più impensati cado addormentata, forse cerco di non vedere, forse il mio corpo cerca di recuperare la magia di quando da bambina stai male e mamma ti dice "dormi, domani è passato tutto". Forse sto recuperando le forze per i mesi di lavoro che ci aspettano. Ma via via torna anche la lucidità. E sempre più forte la volontà di ritornare a casa.
E mi aggrappo a questo diario virtuale che consegno a voi, per rimettere in piedi le mura dell'anima.
Ho scoperto che l'insegnante con cui ho sostenuto l'esame di letterature comparate non c'è più. Una donna solare, allegra, disponibile...non tornerà nell'università distrutta. Ci è passata avanti.
Papà vuole tornare a casa domani. Non so se riusciranno a fermarlo stavolta, vuole vedere, vuole sapere. Lo capisco, anch'io non sopporto più questa sospensione con poche risposte e tante domande e la voglia che cresce di essere a casa di nuovo. Gli sono venuti i capelli bianchi non per scherzo, non sopporta più di stare senza far nulla, aspettando notizie. E come me, non sopporta questi vestiti prestati o regalati, quando le nostre cose le abbiamo ancora. Lo so quella dei parenti non è carità, ma vogliamo tornare a casa.
Sicuramente, per martedì salirà. Deve riprendere a lavorare a Roma, deve vedere il padrone di casa. Vorrei andare con lui, cercare i miei amici che sono nelle tende.
Francesco ha fatto vedere le fotografie che aveva scattato il giorno dopo la notte del terremoto. Ce n'è una in cui sorrido. O almeno ci provo. Istantanee dell'alternarsi di sollievo, riflessione, freddo, paura, coraggio. L'alternarsi dei sentimenti di tutti e di ciascuno in quel giorno, sotto un sole sempre più caldo, sotto l'aprirsi di gemme verdi sui rami, la primavera per la natura non si è fermata. Gli uccelli sembravano impazziti.
Non sappiamo quando la primavera tornerà nei nostri cuori. Quando sentiremo di nuovo il profumo dei fiori.
I miei genitori non hanno più le fedi di matrimonio. Il 5 Maggio faranno 25 anni, nozze d'argento, le avevano portate da un orefice a piazza duomo, papà voleva fare un regalo a mamma ed aveva commissionato un lavoro particolare. Fedi con i nomi incisi a mano, l'ultimo lavoro del genere dell'orafo qui a pomigliano. Il palazzo del negozio l'abbiamo visto, è in piedi, ma chissà quando le potranno riavere. V'immaginate cosa significhi esserne privi? Ogni tanto meccanicamente si toccano il segno sul dito e lo sguardo si smarrisce nel pensiero che oltre all'anello, avrebbero potuto essere senza l'uno o l'altra.
Canzoni passano e non riesco a cantarle. Ieri ho guardato la Via Crucis dal Colosseo. "è buio Signore e sono lontano da casa". Non ricordo in che punto si dicesse questa frase, ma mi è rieccheggiata dentro a lungo.
Stanotte c'è la Veglia. Credo di andarci, anche se trovarmi in mezzo alla gente mi fa ancora un brutto effetto. Ma lì, dovrebbe esserci abbastanza tranquillità.
Ci sistemavamo sempre tanto bene per la Messa grande. Questa volta non ho modo né voglia di acconciare i capelli o truccarmi. Andrò come sono e non m'importa se la gente del paese storcerà il naso a come si presenta la nipote di don Ciccio. Sappiano o meno che vengo da L'Aquila, loro avrebbero voglia di addobbarsi? Il vestito della festa quest'anno è questo corpo che il Signore ha preservato. Ce l'ho sull'anima, l'abito per le nozze di cui parla il Vangelo. I segni esteriori del rispetto, non sono per me adesso: li ho dentro. Li ho nella preghiera. Nel rendimento di grazie che mai come quest'anno ho nel cuore. E nella richiesta della forza di cui abbiamo un estremo bisogno.

umilmente vostra
Silma

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Modificato da - Silma in data 11 aprile 2009 13:35:19
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Alex the Ruler
Mallorn



Dove meno te lo aspetti


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Inserito il - 12 aprile 2009 : 10:55:16  Mostra Profilo  Invia a Alex the Ruler un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Alex the Ruler Invia a Alex the Ruler un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Auguri Ragazzi. Buona Pasqua a tutti. Un bacione

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Il Lunatico, l'Amante e il Poeta hanno un'immaginazione molto complessa.
Uno vede più diavoli di quanti ne possa contenere l'Inferno. Quello è il Pazzo.
L'Amante, frenetico, vede la bellezza d'Elena nelle ciglia di una zingara.
L'occhio del Poeta, rapito dal suo bel delirio, passa dal Paradiso alla Terra e dalla Terra al Paradiso. E, come l'immaginazione riesce a dar corpo a quello che non si conosce,... così la penna del Poeta riesce a dare a un'aerea Chimera una locale dimora e un nome.
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Silma
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Abruzzo


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Inserito il - 12 aprile 2009 : 13:17:34  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Silma Invia a Silma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Passate una Pasqua serena ragazzi. Possiate sentire tutta la Speranza del Risorto nei vostri cuori.
Ieri ho ricevuto la visita del Mit, Aer ed Alex. Quando sono andati via, mia zia era tutta sui di giri. "we mariafelì, che bei ragazzi!" [:-p] In effetti, tutti e tre in giacca di pelle facevano la loro figura. Mi han fatta sorridere i nostri moschettieri. Mi ha fatto bene riprendermi un pezzo della vita. Mi dispiace che mi abbiano trovata proprio impresentabile, la prossima volta vedrò di rimediare!
Adesso, stiamo pianificando cosa fare. Intanto, oggi è Pasqua. Oggi, comunque sia, si fa festa. Vediamo la Luce. Domani, è un altro giorno.

umilmente vostra
Silma

<<la vide fra le sue braccia splendere e brillare,
fanciulla elfica ed immortale>>
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Alex the Ruler
Mallorn



Dove meno te lo aspetti


1019 Messaggi

Inserito il - 12 aprile 2009 : 22:57:14  Mostra Profilo  Invia a Alex the Ruler un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Alex the Ruler Invia a Alex the Ruler un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ieri è stata proprio una bella giornata. La vigilia di Pasqua mi son venuti a trovare il Mit e l'Aer. Mi ha fatto piacerissimo rivederli (il milanese non lo vedevo da 3 anni. No, dico... 3 anni!!!!). Tra le altre cose, siamo anche andati a trovare la Silma. Anche con lei non ci si vedeva da tanto. Veramente una bella giornata. Silmuccia, ti ho trovato bene, altro che impresentabile. E' stato bello rivederti e scambiare due parole anche se l'occasione non è stata delle migliori. Bello anche risentire anche te Narya. Il tempo scorre decisamente troppo velocemente.
Ancora auguri per questo scampolo di giornata

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Il Lunatico, l'Amante e il Poeta hanno un'immaginazione molto complessa.
Uno vede più diavoli di quanti ne possa contenere l'Inferno. Quello è il Pazzo.
L'Amante, frenetico, vede la bellezza d'Elena nelle ciglia di una zingara.
L'occhio del Poeta, rapito dal suo bel delirio, passa dal Paradiso alla Terra e dalla Terra al Paradiso. E, come l'immaginazione riesce a dar corpo a quello che non si conosce,... così la penna del Poeta riesce a dare a un'aerea Chimera una locale dimora e un nome.
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Silma
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Abruzzo


2934 Messaggi

Inserito il - 14 aprile 2009 : 08:44:02  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Silma Invia a Silma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Una Pasqua strana, segnata da rimpianti, da ricordi.
Qui, a casa di nonno e della sorella nubile di mio padre, eravamo in quindici (le altre due con famiglia e un suocero, e noi), dove di solito abitano in due. Una gran confusione, il che significa un sacco di cose da fare e questo era bene. Solo preparare la tavola è stato uno show, tra le cugine (sedici e dieci anni) casiniste e gli zii polemici.
Sapori della tradizione, ma quel che ho gustato di più è stato un salame portato da L'Aquila. L'avevamo tolto dal frigo quel giorno famoso e ce lo siamo portato per non sprecarlo. Tra tant prelibatezze, era sapore di casa. Delle mie montagne.
Vi ho parlato altre volte dello zio fascista. Quello che mi gridò addosso a 14 anni, fino a farmi avere un attacco respiratorio. Ieri era scatenato, lui ed il suo santo regime. Ed io sono insofferente ai discorsi politici. Parlava con una supponenza, di quel che vrebbe dovuto essere fatto, di quel che si sarebbe fatto, di questo e di quell'altro. Avevo nella desra due tappi di quelli di metallo, seghettati, sapete, di bottiglie di vetro, qui si usano. Continuavo a rigirarmeli tra le dita, meditando di lanciarli, in rapida successione. Quando voglio, ho una mira elfica. Gli stampavo un bel marchio in mezzo alla fronte. Stile Caino.
Come osava parlare tanto, quando lui si può ancora sentire al sicuro in casa sua, ha tutti i suoi averi integri, sua figlia ha la scuola in cui andare ed il cinema per le uscite, intatta la chiesa e sua moglie ha ancora la scuola in cui lavora. Come osava parlare, non era la sua città ad essere andata in pezzi. Non è lui che ha perduto amici e figure familiari, che vede palazzi cari ridotti in briciole.
Non può permettersi tanta supponenza, lui non lo sa cosa vuol dire. Non ha idea di cosa significhi l'orrore della vita che in piena notte ti cade addosso, l'incertezza del futur, la precareità del presente.
Abbiamo sistemato la casa in modo da sembrare un po' meno sfollati di guerra. Non so quanto ancora rimarremo qui.
Nonostante l'ultima forte scossa, papà e Rita sono andati a L'Aquila oggi. Non han voluto portarmi. Andavano alla protezione civile, poi lui in azienda, lei ad una riunione in accademia. Con la scusa che la mia uni si riunisce domani e poi ci faranno sapere, mi hanno lasciata qui a mangiarmi le mani in ansia per loro. Pure, la più sicura entrando in casa ero io. Rita ha ancora paralisi ed attacchi di pianto, come alla Messa di Pasqua, quando hanno intonato l'alleluja che lei suona nella nostra chiesa.
Prego che vada tutto bene.

umilmente vostra
Silma

<<la vide fra le sue braccia splendere e brillare,
fanciulla elfica ed immortale>>
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Luthien82
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Inserito il - 15 aprile 2009 : 10:31:24  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Luthien82 Invia a Luthien82 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Sono in ritardo, ma le festività mi sono volate tra le dita, tra genitori e suoceri. BUONA PASQUA.
Sono sopravvissuta al fatidico incontro ora è tutta discesa.
Sono felice che le festività siano trascorse serena. Ma guarda i moschettieri che bello che sono venuti.[:))]

Silma tu quando pensi di tornare a casa?

Anche la creatura più piccola muta le sorti del mondo.
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Silma
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Inserito il - 15 aprile 2009 : 10:33:28  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Silma Invia a Silma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ieri, Rita doveva andare ad una riunione della sua accademia. Forse qualcuno di voi ha visto il servizio al TG, si vede anche Rita (occhiali e codino, che abbraccia una ragazza col cappotto nero). Papà l'ha accompagnata ed ha approfittato per fare un sopraluogo in casa. Mi ha portato i libri della tesi.
L'Accademia sembra pronta a ricominciare anche la prossima settimana. Pare che noi del centro storico ci metteranno in una tenda, capannone o similia accanto a quella struttura bunker.
Casa è ancora in piedi, anche se alcune crepe sono proprio brutte, ma papà dice ch'è solo intonaco. Vedremo...
Oggi pomeriggio si terrà il consiglio di facoltà, per conoscere la nostra sorte. Non so bene che cosa sperare. Quale soluzione si possa trovare, per questa metà di semestre che manca, gli esami, la tesi. Nella mia facoltà, due professori sono in ospedale, gli altri, una metà viveva altrove quindi non è stata colpita, l'altra metà è sfollata, le case distrutte, erano nel centro. Dei palazzi della facoltà, sono rimaste solo pietre. Palazzo Camponeschi, con la sua scalinata e gli stucchi splendidi, Palazzo Carli attorno all'ampio cortile, Palazzo Porcinari dove stvano la segreteria ed il dipartimento di storia e filosofia, le aule a Via Roma ed il centro linguistico a Via Assergi...tutto crollato. Tutto. Chissà come, hanno salvato la biblioteca. Ma del resto non c'è più nulla e non risorgerà, non puoi ricostruire palazzi come quelli.
Volete ridere un po' nella tragedia? Sono sopravvissuti i nostri pesci rossi. Il loro acquario di plastica non si è mosso.

umilmente vostra
Silma

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Modificato da - Silma in data 15 aprile 2009 10:58:31
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Luthien82
Entino




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Inserito il - 15 aprile 2009 : 22:33:38  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Luthien82 Invia a Luthien82 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Lo vedi che la vita non si arrende? anche se sono solo 2 pesciolini[:))]

Coraggio, vedrai che tutto si risolverà in un modo o nell'altro, anzi ora avrai un bel da fare perchè siete voi che dovrtete portare avanti la storia della città di com'era e di come tornerà ad essere.
Ovviamente ciò che è perduto non tornerà ma l'importante ora è quello che verrà dopo, che dovrà ricordare quello che fu ma rappresentare il domani.

E così anche la Narya si è accasata, dove???

Oggi giornata stancante ho girato come una trottola e non ho concluso niente. Nel lavoro che faccio capita spesso, a volte la prendo con filosofia, altre volte mi abbacchio un po'.
Teniamo duro.

Vi abbraccio titti.[:-xx]

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AmonSûl
Sveltamente




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Chissà se fritti son buoni i pesci rossi...
sai, alla bisogna... ^^

CollevEnt [:381]
_________
"Tutto ciò che accade, tu lo scrivi", disse.
"Tutto ciò che io scrivo accade", fu la risposta. [:115]
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Silma
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Inserito il - 15 aprile 2009 : 23:31:56  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Silma Invia a Silma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ho detto spesso che prima o dopo me li sarei fatti alla fish and chips, ma dopo che sono sopravvissuti al sisma, non si toccano, mio laconico Colle [:-p] I problemi di cui prima del tremblement de terre si sono risolti, lì da te? (mica lo so se è scritto giusto...sto constatando strani buchi nella mia memoria; ieri sera volevo dire la parola "depressione" e non riuscivo a trovarla; dovrà passare).

umilmente vostra
Silma

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Luthien82
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Inserito il - 18 aprile 2009 : 00:30:49  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Luthien82 Invia a Luthien82 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Venerdì 17 passato abbastanza incolume da sfighe varie, a parte che al lavoro non ho combinato un tubo. Va beh domani lavoro ma poi mi pregusto una domenica di dolce far niente. Speriamo ci sia il sole.

Buon fine settimana a tutti.
sbaciuk[:-xx]

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Silma
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Inserito il - 18 aprile 2009 : 15:12:27  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Silma Invia a Silma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Continua la vita da sfollati, anche se un poco più ordinata. Piano piano ci sistemiamo in un modo meno precario. Non è certo la nostra quotidianeità, ma ci accontentiamo.
Troviamo di nuovo la voglia di uscire ad acquistare piccole cose, a cui n principio non avevamo pensato: non capisci quanto sia utile il semplice burrocacao finché non passi più di dieci giorni senza usarlo. Avevo le labbra in fiamme.
Organizziamo l'economia domestica facend i turni noi ragazze e mamma, per non far ricadere tutto su zia, abituata ad un menage più contenuto: cucinare, lavare, rifare i letti, spazzare. Fa uno strano effetto, ancora, il modo in cui ti guardano i negozianti che, conoscendo zia o papà, sanno da dove vengono. Chi ti fa una carezza, chi assume l'espressione imbarazzata del non sapere come reagire, quando esci se ti lanci un'occhiata alle spalle vedi le teste che si avvicinano per commentare.
Sonni tranquilli, potersi lavare regolarmente, cibo caldo, ci ristabiliscono grado a grado. Ieri mi sono scoperta a canticchiare dietro alla radio, per la prma volta dalla notte del sisma.
Francesco sembra essersi ripreso quasi del tutto. Rita ed io lavoriamo sulla tesi. Papà vuole tornare a lavoro, ma non riesce ancora ad avere notizie precise, passa ore infruttuose al telefono; quest'ozio forzato lo consuma.
I miei cugini sono troppo piccoli per capire, come nonno è troppo anziano. Vivono tutto cme una vanza, sono contenti di avere qui Francesco (il più grande è quindicenne come lui, la piccola ha dieci anni). Quando le lancio un'occhiata delle mie, mia cugina si zittisce e si siede vicino alla mamma. Non è mia intenzione spaventarla, ma sono insofferente alle sue lagne. I miei piccoli del catechismo, non so dove si sono dispersi con le famiglie. Avrebber dovuto ricevere la cresima il tre di maggio.
Abbiamo saputo che Gabriella, la giovane rumena che da pochi anni viene ad aiutare a casa con e faccende, sta bene. Ormai è parte della famiglia, mamma l'aiutava a prenotare le visite all'ospedale, papà le ha dato gli agganci per i documenti, facciamo regali alla mamma e ai bambini che ha (la seconda nata in Italia). Una ragazza lavoratrice, onesta, generosa e solare. Comunicativa ed attenta, per nonna soprattutto era una compagnia, quelle due volte a settimana che veniva. Adesso sono in Romania, ma vogliono tornare presto: L'Aquila ormai era anche casa loro. E poi dopo tanta fatica per rimanerci, voi ripartireste?
All'uni fanno consigli, ma ancora nessuna decisione. è difficile organizzare tanti di noi. Dopo il ponte si vedrà. Penso alle giovani russe che avevo conosciuto: sposate ad aquilani, stavano facendo da capo gli studi. Penso agli Erasmus che non sono voluti ripartire ed a quelli degli anni passati che vogliono ritornare ad aiutarci. Alla gente da tutta Italia che si sta adoperando per noi.
Ai mesi che verranno, agli anni, quando l'onda emotiva finirà e ci rimboccheremo le maniche.
Penso alle decisioni per il futuro, che non sono più certe.


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Silma

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Luthien82
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Inserito il - 19 aprile 2009 : 18:37:28  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Luthien82 Invia a Luthien82 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Buona domenica a tutti.
Qui diluvia ma intanto ci riposiamo.

Buon Compleanno Alex!!![:))]

Stellina, non ti crucciare per il futuro pensa a riguadagnare la quotidianitàvedrai che con il tempo si sistemerà tutto.

Iniziate bene la settimana, a presto.

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Silma
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Inserito il - 19 aprile 2009 : 23:02:04  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Silma Invia a Silma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Buona fine e miglior principio!

E auguri compaesanooooooo [leg-gim-cin][leg-gim-cin][leg-gim-cin]

Cento di questi giorni al bel tenebroso dai lunghi capelli [:-p] Grazie Alex!

umilmente vostra
Silma

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Tradotto Da: Vincenzo Daniele & Luciano Boccellino- www.targatona.it | Distribuito Da: Massimo Farieri - www.superdeejay.net | Powered By: Snitz Forums 2000 Version 3.4.03